Gian Domenico Bertoli
Gian Domenico Bertoli (Mereto di Tomba, 13 marzo 1676 – Aquileia, 21 marzo 1763) è stato un archeologo, saggista, antiquario e canonico di Aquileia italiano. Fondò il Museo lapidario aquileiese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fratello maggiore di Daniele Antonio Bertoli, venne mandato a studiare a Venezia presso i padri somaschi. Nel 1700 ricevette gli ordini minori e fu nominato coadiutore dello zio Giovanni Daniele Bertoli, canonico di Aquileia. Raccolse i materiali antichi della zona, che confluirono in un museo privato.[1]
Bertoli fu il primo autore di uno studio ragionato sul patrimonio aquileiese. Viene definito un innovatore delle scienze storiche assieme a Ludovico Antonio Muratori. Il suo contributo ebbe una notevole influenza sulle successive ricerche antiquarie del Friuli.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]In seguito alle sue ricerche, nel 1715 pubblicò la Dissertazione sulle corniole antiche figurate, edita solo nel 1760. Nel 1740 pubblicò a Venezia Le antichità d'Aquileia profane e sacre, una raccolta di 665 schede che catalogano principalmente iscrizioni d'età romana, nonché monete, sigilli e pitture di epoca patriarcale.[1] Di Bertoli si possiedono un ricco epistolario, molti manoscritti e alcuni Scritti edificanti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Gian Domenico Bertoli, su Dizionario biografico dei friulani.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikisource contiene una pagina dedicata a Gian Domenico Bertoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Moretti, BERTOLI, Gian Domenico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967.
- Gian Domenico Bertoli, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
- Opere di Gian Domenico Bertoli, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Gian Domenico Bertoli, su Open Library, Internet Archive.
- Biografia (PDF), su uniud.it. URL consultato il 15 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36640312 · ISNI (EN) 0000 0000 4359 9018 · SBN BRIV007435 · BAV 495/172572 · CERL cnp02092251 · LCCN (EN) no2004122563 · GND (DE) 1044648244 · J9U (EN, HE) 987007292164805171 · CONOR.SI (SL) 33843043 |
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