Vai al contenuto

Galeazzo Benti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Galeazzo Benti ne La terrazza (1980)

Galeazzo Benti, nome d'arte di Galeazzo Bentivoglio (Firenze, 6 agosto 1923Bracciano, 20 aprile 1993), è stato un attore e sceneggiatore italiano.

Quando il conte Bentivoglio (discendente della famosa signoria bolognese) si accorse che il nipote Galeazzo stava trascinando "nel fango del cinematografo" il buon nome del casato, gli impose, per vie legali, di cambiare il cognome. Nacque così, dall'ira del nonno, un elegante nome d'arte: Galeazzo Benti. Impareggiabile viveur sul palcoscenico e sullo schermo, non fu la spalla più assidua di Totò (sette film da Mario Castellani e Aroldo Tieri), ma al suo fianco creò comunque personaggi indimenticabili: uno per tutti, il gagà Dodo della Baggina de L'imperatore di Capri (1949), nel quale fu anche aiuto regia. Per lui quel ruolo era, però, una condanna; tanto che, nel 1955, a trentun anni, arrivato in Venezuela per una manifestazione, vi si fermò a lavorare nel cinema e in tv per un quarto di secolo. In Italia tornò "vendicativo" come il conte di Montecristo, come raccontava spiritosamente, affermando che "quando un produttore mi proponeva di fare il gagà, gli dicevo di andare a...". La sua vicenda in Venezuela è raccontata non troppo ironicamente ne La terrazza di Ettore Scola (1980)[1].

Fu anche vignettista e scrittore umoristico per la rivista Marc'Aurelio e conduttore televisivo del programma Ottovolante con Flora Lillo, diretto da Antonello Falqui).

Morì nella sua villa di Bracciano a causa di un infarto[2].

Benti in La donna è mobile (1942)
Benti in Il dio serpente (1970)

Sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]

Varietà televisivi Rai

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Paolo D'Agostini, Addio Galeazzo Benti, su ricerca.repubblica.it, 21 aprile 1993.
  2. ^ Monica Luongo, Galeazzo Benti, ultimo gagà del cinema italiano (PDF), in La Repubblica, 21 aprile 1993. URL consultato il 4 gennaio 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN221474377 · ISNI (EN0000 0003 5985 4687 · SBN MILV203519 · BNF (FRcb16562178s (data)