Foresta Ercinia
La foresta Ercinia (latino: Hercynia Silva) si estendeva al tempo di Giulio Cesare in larghezza per nove giorni di marcia da nord a sud, per chi viaggiava senza bagagli.[1] Iniziava ai confini dei popoli degli Elvezi,[2] dei Nemeti e dei Raurici, e seguendo la direzione del fiume Danubio, giungeva fino al paese dei Daci nella Transilvania e degli Anartii nell'alta pianura del fiume Tibisco.[3] Da qui essa piegava verso nord scostandosi dal fiume Danubio e, a causa della sua estensione, toccava i territori di molti popoli,[4] probabilmente fino al Mar Baltico.
Nessuno all'epoca del grande condottiero romano poteva conoscere la sua fine anche dopo aver viaggiato all'interno della stessa per ben 60 giorni di cammino.[5] Si sapeva che, al suo interno, vivevano molte specie di animali selvatici sconosciute nel mondo romano mediterraneo.[6]
Strabone aggiunge che vicino a quella selva si trovavano le sorgenti dell’Istro (Danubio) e del Reno, e il lago di Costanza che sta fra questi due fiumi e le paludi formate dal Reno.[7] Aggiunge poi che questa selva fu primamente abitata dai Boi e che i Cimbri, giunti in questi territori furono respinti dai Boi, tanto da costringerli a continuare il loro viaggio verso il Danubio, fino a raggiungere il territorio degli Scordisci, per poi continuare fino a quello dei Taurisci, anch'essi di origine celtica.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cesare, De bello gallico, VI, 25.1; Plinio il Vecchio, XVI, 6.
- ^ Tacito, De origine et situ Germanorum, 28.2.
- ^ Cesare, De bello gallico, VI, 25.2; Plinio il Vecchio, IV, 80.
- ^ Cesare, De bello gallico, VI, 25.3.
- ^ Cesare, De bello gallico, VI, 25.4.
- ^ Cesare, De bello gallico, VI, 26-28.
- ^ Strabone, VII, 1.5.
- ^ Strabone, VII, 2.2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Cesare, Commentarii de bello Gallico. (testo latino oppure qui).
- (LA) Plinio il Vecchio, Naturalis historia. (testo latino e versione inglese).
- (LA) Tacito, De origine et situ Germanorum. (testo latino e traduzione inglese).
- (GRC) Strabone, Geografia. (traduzione inglese libri 1-9, libri 6-14 e traduzione italiana ).
- (GRC) Tolomeo, Geografia, II, 11, 3. (traduzione inglese).
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