Ex aequo
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Ex aequo è una locuzione latina che ha il significato di "parità di posizione" al termine di una competizione o in una classifica finale.
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]L'espressione viene utilizzata in ambito sportivo o in altri ambiti, ma sempre legati a competizioni o concorsi, con la valenza di un posizionamento nella graduatoria a "pari merito", ovvero quando due partecipanti o concorrenti arrivano o si piazzano nella medesima disposizione.[1][2][3][4][5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Nobel Prize in Literature 1904, su sito ufficiale del Premio Nobel. URL consultato il 23 agosto 2016.
- ^ Jerez 1997: la pole più serrata della storia della Formula 1, su Motori Fanpage. URL consultato il 17 dicembre 2019.
- ^ Atletica: Mondiali ancora tabù per Lavillenie nell'asta, Fraser si conferma regina dello sprint, su repubblica.it, 24 agosto 2015. URL consultato il 4 aprile 2016.
- ^ Pari merito: un po' di statistiche, su SciareMag, 2 gennaio 2013. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ Schwarz è il più veloce a Chamonix, Vinatzer miglior azzurro a 1”81, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 30 gennaio 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «ex aequo»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- ex aequo, su treccani.it, Vocabolario Treccani. URL consultato il 23 agosto 2016.