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Diritti LGBT in Thailandia

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La Thailandia è uno dei paesi del Sud-est asiatico più tolleranti nei confronti dell'omosessualità, sia maschile sia femminile: entrambe sono perfettamente legali, anche se le coppie composte da persone dello stesso sesso non hanno ancora le stesse protezioni legali disponibili di quelle eterosessuali.

Status giuridico

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I rapporti omosessuali privati tra adulti consenzienti non mercenari sono stati depenalizzati fin dal 1956[1]; l'età del consenso è fissata per tutti i tipi di rapporto a 16 anni.

A partire dagli anni '90 del secolo scorso, in termini di tematiche LGBT, ha cominciato a verificarsi un cambiamento sempre più favorevole nell'atteggiamento dell'opinione pubblica e nella politica generale del governo: nel 2002 il Ministero della Sanità thailandese ha pubblicamente dichiarato che l'omosessualità non è in alcun caso da considerarsi come un disturbo o una malattia[2].

Nel 2005 le forze armate hanno tolto il divieto rivolto fino alle persone LGBT di svolgere il servizio militare; prima di tale riforma si seguiva una legge del 1954 che le esentava in quanto affette da un "disturbo mentale". Nel 2007 il governo ha ampliato la definizione di violenza sessuale con la possibilità d'includere come vittime di stupro (compreso quello coniugale) sia le donne sia gli uomini[3].

Protezioni legali e costituzionali

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Manifestazione del Pride nel 2006 a Bangkok

Non vi sono ancora leggi, a tutto il 2012, contro i crimini d'odio o favorevoli ai diritti civili, anche se alcuni rapporti ufficiali parlano di discriminazioni o addirittura di sporadici atti di violenza contro le persone LGBT. Alcuni gruppi non governativi buddhisti impediscono a uomini apertamente gay o bisessuali di diventare monaci, ma varie altre associazioni sia pubbliche sia private sono tuttavia impegnate contro le ingiuste discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o l'identità di genere.
La tolleranza e l'accettazione di persone transgender sul posto di lavoro tende a esser sempre più alta, grazie anche a programmi televisivi e spettacoli di cabaret a loro favorevoli: un esempio notevole di ciò è rappresentato dal Teatro Alcazar di Pattaya. In altri settori invece, come quello aziendale, scolastico, abitativo, non è stata ancora formalmente studiata alcuna misura riguardante le pari opportunità.

Nessuna delle precedenti costituzioni della nazione prevedeva espressamente il riconoscimento e la tutela delle minoranze sessuali; la nuova Costituzione ha formalmente adottato nel 2007 il principio di rifiutare qualsiasi discriminazione basata sullo 'status personale', assicurando il rispetto delle libertà civili in conformità con la sicurezza dello stato e la moralità pubblica[3].

Diritti civili e famiglia

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La legge thailandese attualmente non riconosce né i matrimoni omosessuali né le unioni civili e non è del tutto chiaro se una coppia composta da due persone dello stesso sesso possa eventualmente avere il permesso di adottare od ottenere l'affidamento di figli avuti da precedenti matrimoni eterosessuali. Nonostante questa mancanza di formale riconoscimento giuridico le coppie omosessuali tendono a essere pubblicamente accettate senza problemi di sorta, soprattutto nelle zone più urbane, Bangkok, Phuket o Pattaya.
Nel 2011 la commissione nazionale per i diritti umani, un ente governativo, in collaborazione con ONG operanti sul territorio, ha presentato una proposta di progetto di legge per concedere la libertà alle coppie gay di sposarsi legalmente[4]; ciò anche a seguito delle critiche mosse al governo thailandese da parte di Elton John per la mancanza di riconoscimento giuridico di qualsiasi forma d'unione civile[5].
A partire dal dicembre 2012 è in corso di elaborazione, da parte di un comitato ufficiale governativo, di una legislazione che dia pieno riconoscimento legale alle coppie omosessuali[6]; l'8 febbraio 2013 si è tenuta la prima udienza pubblica riguardante il disegno di legge elaborato dalla commissione parlamentare per gli affari legali a favore delle unioni omosessuali, e che vorrebbe prendere a modello la legge sul matrimonio gay già esistente nel Regno Unito[7].

Vita della comunità LGBT

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Night party maschile a Pattaya

La Thailandia ha da lungo tempo una reputazione d'ampia tolleranza e liberalità nei confronti della libera espressione sessuale, esiste una notevole varietà di bar e locali notturni espressamente rivolti a una clientela gay, mentre la prima rivista che si occupava di tematiche LGBT ha cominciato le sue pubblicazione già nel 1983[8]. Almeno fino al 1989 però, pur non esistendo alcuna repressione diretta esisteva ancora in quasi tutti gli strati della popolazione una sottile negazione, attraverso l'invisibilità e la mancanza di consapevolezza sociale sulle persone omosessuali; anche se la maggioranza delle persone riconoscevano l'esistenza dell'omosessualità senza problemi, non vi era ancora piena comprensione della nozione di diritti civili per gay e lesbiche[9].
Le cose hanno lentamente cominciato a cambiare a partire dagli anni '90 del XX secolo anche grazie a eventi pubblici come la manifestazione del Gay pride e relativo Festival, il quale si è svolto con regolarità a cadenza annuale fino al 2007, quando a causa di controversie interne alla comunità LGBT e per problemi di finanziamenti se ne è dovuta interrompere la tradizione[10].

I transessuali sono abbastanza comuni all'interno degli spettacoli televisivi d'intrattenimento popolare, durante i concerti e all'interno di locali e discoteche: nel 2007 l'Assemblea nazionale ha discusso e poi approvato la proposta di consentire alle persone transgender di cambiare legalmente nome a seguito dell'operazione di cambio del sesso[11]. Kathoey è il nome di dato alle persone transessuali che lavorano all'interno del mondo dello spettacolo.

Media e censura

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Un'attrice transessuale thailandese Kathoey durante una delle sue esibizioni

Fin dagli anni '80 molte pubblicazioni a tema LGBT sono disponibili in Thailandia, mentre è almeno dagli anni '70 che al cinema e in televisione abbondano personaggi LGBT, seppur quasi sempre con risvolti comici; mentre è dalla metà degli anni '90 che se ne è cominciato a dare un aspetto più equilibrato e profondo (vedi ad esempio il film Beautiful Boxer).
La censura vigente nel paese eminentemente rivolta alla protezione della sicurezza dello stato e all'immagine pubblica della religione buddhista e della monarchia regnante. Pur essendo illegale la pornografia un'ampia gamma di giocattoli sessuali vengono liberamente commercializzati, tanto che nel 2010 il primo sexy shop in stile occidentale è stato aperto nella capitale Bangkok[12].
L'ex primo ministro Thaksin Shinawatra aveva a suo tempo lanciato una campagna anti-pornografia, che era stata spesso utilizzata per sequestrare o vietare molte riviste gay; in seguito la politica governativa si è fatta decisamente più liberale nei confronti delle pubblicazioni a tematica LGBT[8].

Rappresentazioni nella filmografia

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La Thailandia è tra i paesi asiatici, dopo il Giappone e assieme alle Filippine, uno di quelli che maggiormente hanno raccontato tramite la sua cinematografia, apertamente e senza inibizioni, le condizioni di vita e la realtà quotidiana degli omosessuali maschi, ma soprattutto dei transessuali. Tra i film che dall'inizio degli anni 2000 hanno riscosso un maggior riscontro di critica e pubblico ci sono:

Diverse sono le serie televisive prodotte in Thailandia interamente incentrate su protagonisti, soprattutto adolescenti o giovani adulti, che scoprono di essere innamorati di ragazzi dello stesso sesso, cosiddette Boy Love; tra le più famose (con coppie omosessuali come elemento assolutamente protagonista) vi sono:

Tabella riassuntiva

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Attività e relazioni sessuali legali Si (dal 1956)
Parità dell'età di consenso Si (dal 1997)
Leggi anti-discriminazione sul lavoro Si (dal 2015)
Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi Si (dal 2015)
Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (incluse le espressioni d'odio) Si (dal 2015)
Matrimonio egualitario Si (dal 2024)
Step-child adoption Si (dal 2024)
Adozione Si (dal 2024)
Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate Si (dal 2005)
Diritto di cambiare fisicamente sesso Si
Diritto di cambiare anagraficamente sesso Si (dal 2007)
Accesso alla fecondazione in vitro per le lesbiche Si
Surrogazione di maternità No
Permesso di donare il sangue No
  1. ^ Shivananda Khan, Assessment of sexual health needs of males who have sex with males in Laos and Thailand (PDF), su nfi.net, febbraio 2005.
  2. ^ (EN) Gay Rights in Thailand 2007, su globalgayz.com (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2009).
  3. ^ a b Gay Thailand News & Reports 2007.
  4. ^ Commission for marriage rights.
  5. ^ NHRC will support gay marriage rights, su nationmultimedia.com. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2019).
  6. ^ Thai government drafting same-sex civil partnership law, su gaystarnews.com. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2019).
  7. ^ Hundreds back civil unions for gay couples.
  8. ^ a b Gay Thailand News & Reports 2007.
  9. ^ Peter Tatchell Human Rights (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2009).
  10. ^ Gay Thailand News & Reports 2007.
  11. ^ Gay Thailand News & Reports 2007.
  12. ^ Sex Shop in Thailand.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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