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Deutsche Forschungsgemeinschaft

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Deutsche Forschungsgemeinschaft
Edificio della DFG a Bonn
AbbreviazioneDFG
TipoEingetragener Verein
Fondazione1951
ScopoFinanziamento della ricerca in Germania
Sede centraleGermania (bandiera) Bonn
Area di azioneRicerca scientifica
PresidenteGermania (bandiera) Peter Strohschneider
Lingua ufficialetedesco
Membricirca 100 università e istituti di ricerca (2017)
Sito web e Sito web

La Deutsche Forschungsgemeinschaft ("Associazione tedesca per la ricerca") è un'organizzazione pubblica tedesca che finanzia progetti di ricerca scientifica.

La DFG supporta la ricerca scientifica, ingegneristica e umanistica attraverso una varietà di programmi di sovvenzioni, premi e infrastrutture di finanziamento.[1] L'organizzazione auto-governata ha sede a Bonn ed è finanziata dagli stati tedeschi e dal governo federale.[2] Al 2017, l'organizzazione si componeva di circa 100 università di ricerca e altri istituti di ricerca[3]

La DFG conferisce vari premi alla ricerca, tra cui il Premio Gottfried Wilhelm Leibniz.[4][5] Il premio scientifico Copernicus viene conferito in collaborazione con la Fondazione per la scienza polacca (Fundacja na rzecz Nauki Polskiej, FNP).

Secondo un articolo del 2017 del Guardian, la DFG ha annunciato di pubblicare la sua ricerca su riviste online gratuite.[6]

Nel 1937, la Notgemeinschaft der Wissenschaft (NG) fu ribattezzata Deutsche Gemeinschaft zur Erhaltung und Förderung der Forschung ("Associazione tedesca per il supporto e l'avanzamento della ricerca scientifica"), in breve nota come Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG). Alla fine della seconda guerra mondiale in Germania, nel 1945, la DFG non era più attivo. Nel 1949, dopo la formazione della Repubblica federale, fu rifondata come NG e di nuovo dal 1951 come DFG[7][8][9].

Lo status giuridico della DFG è quello di un'associazione di diritto privato. In quanto tale, DFG può agire solo attraverso i suoi organi statutari, in particolare attraverso il suo Comitato esecutivo e l'Assemblea generale.[10]

La DFG è membro dell'International Council for Science e ha numerose controparti in tutto il mondo come la National Science Foundation (USA) e la Royal Society (UK).[11]

La DFG ha diversi uffici di rappresentanza in Asia, Nord America ed Europa.[12] Il 9 giugno 2012 la DFG ha collocato un centro a Hyderabad per espandere la sua presenza in India. La fondazione di ricerca con sede in Germania e il Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell'India lavorano insieme su 40 progetti bilaterali di ricerca in scienze e ingegneria[13]. La Deutsche Forschungsgemeinschaft è membro di Science Europe.

  1. ^ Mission statement of the DFG, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2017).
  2. ^ Facts and Figures, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017.
  3. ^ (EN) General Assembly - Member, su dfg.de. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2017).
  4. ^ DFG-Website "Prizewinners", su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017.
  5. ^ Funding information on prizes of the DFG, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017.
  6. ^ Is the staggeringly profitable business of scientific publishing bad for science?, su theguardian.com.
  7. ^ Hentschel, 1996, Appendix A
  8. ^ Heilbron, 2000, pp. 90-92.
  9. ^ On the history of the DFG, su dfg.de. URL consultato il 18 agosto 2017.
  10. ^ Organisation of the DFG, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2017).
  11. ^ On DFG's international Cooperation, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017.
  12. ^ The DFG abroad, su dfg.de, DFG. URL consultato il 18 agosto 2017.
  13. ^ German research foundation DFG opens centre in Hyderabad, 9 giugno 2012.
  • Heilbron, J. L., The Dilemmas of an Upright Man: Max Planck and the Fortunes of German Science (Harvard, 2000) ISBN 0-674-00439-6
  • Hentschel, Klaus (ed.), Hentschel, Ann M. (transl.), Physics and National Socialism: An Anthology of Primary Sources (Birkhäuser, 1996) ISBN 978-3034898652
  • Perspektiven der Forschung und ihrer Förderung. 2007–2011. Deutsche Forschungsgemeinschaft (Hrsg.); Wiley-VCH, Weinheim 2008, ISBN 978-3-527-32064-6.
  • Anne Cottebrune, Der planbare Mensch. Die DFG und die menschliche Vererbungswissenschaft, 1920–1970 (= Studien zur Geschichte der Deutschen Forschungsgemeinschaft 2). Franz Steiner, Stuttgart 2008, ISBN 978-3-515-09099-5.
  • Notker Hammerstein, Die Deutsche Forschungsgemeinschaft in der Weimarer Republik und im Dritten Reich. Wissenschaftspolitik in Republik und Diktatur 1920 – 1945. Beck, München 1999, ISBN 3-406-44826-7.
  • Thomas Nipperdey, Ludwig Schmugge, 50 jahre forschungsförderung in deutschland: Ein Abriss der Geschichte der Deutschen Forschungsgemeinschaft. 1920-1970. [Anlässl. ihres 50jährigen Bestehens], Bad Godesberg: Deutsche Forschungsgemeinschaft 1970

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