Dead Connection
Dead Connection videogioco | |
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Schermata di gioco | |
Titolo originale | デッドコネクション? |
Piattaforma | Arcade |
Data di pubblicazione | agosto 1992[1] ottobre 1992 |
Genere | Sparatutto a schermata fissa |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito |
Pubblicazione | Taito |
Direzione | Masaki Ogata, Ichiro Fujisue, Hidehiro Fujiwara |
Programmazione | Okazu Taiyaki, Yuichi Kōyama, Junichiro Noguchi |
Musiche | Yoshiro "Sousukun" Horie |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due giocatori in simultanea |
Specifiche arcade | |
CPU | MC68000 a 12 MHz[2] |
Processore audio | Sound CPU: Z80 a 4 MHz Sound chip: YM2610 |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 320x224 pixel |
Periferica di input | Joystick 8 direzioni, 2 pulsanti |
Dead Connection (デッドコネクション?, Deddo Konekushon) è un videogioco arcade con atmosfere da film noir ispirate a lungometraggi del genere quali Il padrino e Gli intoccabili.[3] Trattasi di uno sparatutto a schermata fissa edito dalla Taito nel 1992.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La storia si svolge nel 1953 in una città non specificata degli Stati Uniti (presubilmente New York o Chicago). Un potente boss della mafia di nome Don Nerozzia ha preso il controllo dell'intera città. Unendo la mafia a se stesso in cima alle loro operazioni, Nerozzia governa tutte le attività e ha le strade nella sua morsa. Un gruppo di vigilanti prende posizione per combattere la gang, anche per vendicare la morte della fidanzata di uno di questi (uccisa in un agguato), lanciando incursioni e imboscate nei nascondigli dei subordinati di Nerozzia.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver scelto uno tra i quattro personaggi giocabili (Philip, James, Eddie e Gary), il giocatore dovrà completate otto livelli in cui l'obiettivo sarà quello di eliminare un numero determinato di gangster entro il tempo limite.
Il personaggio scelto può sparare in tutte le direzioni per colpire i nemici e gli oggetti sparsi per lo scenario. Quando ci si trova a poca distanza da un nemico, il tasto di sparo attiva un attacco in mischia, utile in molte situazioni. Oltre al classico movimento direzionale, può sdraiarsi prono per eludere i colpi di arma da fuoco ed eseguire una capriola in tutto per ripararsi rapidamente dietro tavoli, piante, pilastri, statue e altri elementi dello scenario. La vita è rappresentata da una barra della salute che si svuoterà progressivamente per ogni colpo ricevuto; quando la barra è completamente vuota e non si hanno più crediti, la partita finisce. Nel corso della sessione si possono ottenere altre armi oppure dei soldi che andranno a incrementare il punteggio totale.
Dead Connection non presenta le classiche fasi a scorrimento, ma bensì uno sfondo non mobile ma ricco di dettagli, dove la maggior parte dell'ambiente è distruttibile. Il multigiocatore si svolge in forma cooperativa, dove i due giocatori devono collaborare e affrontare un maggior numero di nemici ma con meno tempo a disposizione rispetto alla modalità singola.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]In Giappone, la rivista Game Machine ha indicato Dead Connection nel numero del 1º ottobre 1992 come la diciassettesima unità arcade di maggior successo del mese.[4]
Tim Boone di Computer and Video Games ha apprezzato l'idea alla base di Dead Connection, ma ha criticato il livello di difficoltà, ritenendolo troppo semplice e quindi noioso a lungo termine. Sebbene la grafica fosse divertente e il sonoro abbastanza buono, l'azione non mancava, ma il gioco non invogliava a essere ripetuto. Valeva la pena provarlo almeno una volta, ma l'interesse dei giocatori tendeva a scemare a causa della mancanza di sfide sufficienti nel lungo periodo, nonostante i suoi punti di forza.[5]
Gary Harrod di Sinclair User ha descritto Dead Connection come un gioco impegnativo ma divertente, consigliando di provarlo almeno una volta, pur senza aspettative eccessive.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 44, ISBN 9784990251215.
- ^ (EN) Taito F1 System Hardware (Taito), su system16.com. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ (EN) Dead Connection, su hardcoregaming101.net, 31 luglio 2017. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ (JA) Game Machine's Best Hit Games 25 - テーブル型TVゲーム機 (Table Videos) (JPG), in Game Machine, n. 435, Osaka, Amusement Press, 1º ottobre 1992, p. 33.
- ^ (EN) Tim Boone, rcade Action - Dead Connection (PDF), in Computer and Video Games, n. 131, EMAP, ottobre 1992, p. 78-79. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ (EN) Gary Harrod, Coin Ops - Dead Connection - Taito, in Sinclair User, n. 128, EMAP, ottobre 1992, p. 42. URL consultato il 12 settembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dead Connection (JPG), in Computer and Video Games, n. 131, Peterborough, EMAP, ottobre 1992, p. 78, ISSN 0261-3697 .
- (EN) Dead Connection (JPG), in Sinclair User, n. 128, Londra, EMAP, ottobre 1992, p. 42, ISSN 0262-5458 .
- (EN) Unconverted, in Retro Gamer, n. 172, Bournemouth, Imagine Publishing, settembre 2017, ISSN 1742-3155 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dead Connection, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Dead Connection, su GameFAQs, Red Ventures.
- Dead Connection, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Dead Connection, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.