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Cromo picolinato

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Cromo picolinato
Nome IUPAC
Cromo(III) picolinato
Nomi alternativi
Cromo picolinato
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H12N3O6Cr
Massa molecolare (u)418.33
Aspettosolido rosso brillante
Numero CAS14639-25-9
Numero EINECS604-524-6
PubChem151932 e 56840998
DrugBankDBDB11255
SMILES
C1=CC=NC(=C1)C(=O)[O-].C1=CC=NC(=C1)C(=O)[O-].C1=CC=NC(=C1)C(=O)[O-].[Cr+3]
Indicazioni di sicurezza

Il cromo picolinato è un composto chimico venduto come integratore alimentare per prevenire o curare il deficit di cromo. Il composto di coordinazione di colore rosso brillante è derivato dal cromo(III) e dall'acido picolinico. Piccole quantità di cromo sono necessarie per l'utilizzazione del glucosio da parte delle cellule in risposta all'insulina, ma le deficienze di questo elemento sono estremamente rare e osservate esclusivamente nei pazienti ospedalizzati con diete restrittive a lungo termine.[1] Il cromo, a differenza del ferro, del rame, dello zinco, del selenio e del molibdeno, non è stato trovato in nessuna metalloproteina biologicamente attiva, per cui non se ne conoscono le basi biochimiche per il fabbisogno umano (1 mg/die).[2]

Studi e dibattito sull'efficacia

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Alcuni studi (peraltro limitati) hanno cercato di dimostrare effetti antidepressivi del composto avrebbe nel trattamento della depressione atipica.[3], ma follow-up più ampi non sono stati in grado di confermarlo.[4]

Alcune società commerciali promuovono il cromo picolinato come ausilio nello sviluppo fisico degli atleti e come sostanza dimagrante, ma numerosi studi non hanno dimostrato gli effetti del composto né sulla crescita del muscolo, né sulla perdita di tessuto adiposo.[5]

C'è chi sostiene che l'integrazione di cromo nella forma picolinata riduca l'insulino resistenza nei diabetici, ma una metanalisi di vari studi sull'argomento ha mostrato che non c'è alcuna associazione tra il cromo e la concentrazione di glucosio o insulina per i non-diabetici, mentre nei diabetici i risultati degli studi presi in considerazione sono inconcludenti e non significativi.[6] Questa metanalisi è stata accusata di avere escluso risultati di studi significativi.[7] Trials successivi hanno dato risultati ambigui sull'argomento[8][9]

Un resoconto di tutti i trial clinici ha tratto la conclusione che il cromo picolinato non ha nessun effetto sulle persone sane, mentre sui diabetici potrebbe avere un effetto benefico ma di ciò manca un'evidenza forte.[10]

Uno studio sostiene che il cromo picolinato dà più facilmente danno al DNA e mutazioni genetiche rispetto ad altre forme di cromo trivalente,[11] ma i risultati sono dibattuti da un altro studio.[12] Altri studi indicano che il composto è sicuro anche ad alti dosaggi.[13] Nei topi l'integrazione dietetica di cromo picolinato produce difetti scheletrici nella prole.[14] Nei moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) il cromo picolinato produce aberrazioni cromosomiche e impedisce lo sviluppo della progenie,[15] causa sterilità e mutazioni letali.[16]

  1. ^ Review of Chromium Archiviato il 7 febbraio 2012 in Internet Archive. EXPERT GROUP ON VITAMINS AND MINERALS REVIEW OF CHROMIUM, 12 August 2002.
  2. ^ Stearns DM, Is chromium a trace essential metal?, in Biofactors, vol. 11, n. 3, 2000, pp. 149–62, PMID 10875302.
  3. ^ Davidson JR, Abraham K, Connor KM, McLeod MN, Effectiveness of chromium in atypical depression: a placebo-controlled trial, in Biological Psychiatry, vol. 53, n. 3, 2003, pp. 261-264, PMID 12559660.
  4. ^ Docherty JP, Sack DA, Roffman M, Finch M, Komorowski JR, A double-blind, placebo-controlled, exploratory trial of chromium picolinate in atypical depression: effect on carbohydrate craving, in J Psychiatr Pract, vol. 11, n. 5, settembre 2005, pp. 302–14, PMID 16184071.
  5. ^ Vincent J.B., The potential value and toxicity of chromium picolinate as a nutritional supplement, weight loss agent and muscle development agent, in Sports Medicine, vol. 33, n. 3, 2003, pp. 213–230, PMID 16184071.
  6. ^ Althuis MD, Jordan NE, Ludington EA, Wittes JT, Glucose and insulin responses to dietary chromium supplements: a meta-analysis, in American Journal of Clinical Nutrition, vol. 76, n. 1, 2002, pp. 148–155, PMID 12081828.
  7. ^ Kalman DS, Chromium picolinate and type 2 diabetes, in American Journal of Clinical Nutrition, vol. 78, n. 1, 2003, p. 192, PMID 12816793.
  8. ^ Gunton JE, Cheung NW, Hitchman R, et al, Chromium supplementation does not improve glucose tolerance, insulin sensitivity, or lipid proFile: a randomized, placebo-controlled, double-blind trial of supplementation in subjects with impaired glucose tolerance, in Diabetes Care, vol. 28, n. 3, 2005, pp. 712–3, DOI:10.2337/diacare.28.3.712, PMID 15735214.
  9. ^ Singer GM, Geohas J, The effect of chromium picolinate and biotin supplementation on glycemic control in poorly controlled patients with type 2 diabetes mellitus: a placebo-controlled, double-blinded, randomized trial, in Diabetes Technol. Ther., vol. 8, n. 6, 2006, pp. 636–43, DOI:10.1089/dia.2006.8.636, PMID 17109595.
  10. ^ Balk EM, Tatsioni A, Lichtenstein AH, Lau J, Pittas AG, Effect of chromium supplementation on glucose metabolism and lipids: a systematic review of randomized controlled trials, in Diabetes Care, vol. 30, n. 8, 2007, pp. 2154–63, DOI:10.2337/dc06-0996, PMID 17519436.
  11. ^ Chaudhary S, Pinkston J, Rabile MM, Van Horn JD, Unusual reactivity in a commercial chromium supplement compared to baseline DNA cleavage with synthetic chromium complexes, in Journal of Inorganic Biochemistry, vol. 99, n. 3, 2005, pp. 787–794, DOI:10.1016/j.jinorgbio.2004.12.009, PMID 15708800.
  12. ^ Hininger I, Benaraba R, Osman M, Faure H, Marie Roussel A, Anderson RA, Safety of trivalent chromium complexes: no evidence for DNA damage in human HaCaT keratinocytes, in Free Radic. Biol. Med., vol. 42, n. 12, 2007, pp. 1759–65, DOI:10.1016/j.freeradbiomed.2007.02.034, PMID 17512455.
  13. ^ Anderson R, Cheng N, Bryden N, et al, Elevated intakes of supplemental chromium improve glucose and insulin variables in individuals with type 2 diabetes, in Diabetes, vol. 46, n. 11, 1997, pp. 1786–1791, DOI:10.2337/diabetes.46.11.1786, PMID 9356027.
  14. ^ Bailey MM, Boohaker JG, Sawyer RD, et al, Exposure of pregnant mice to chromium picolinate results in skeletal defects in their offspring, in Birth Defects Res. B Dev. Reprod. Toxicol., vol. 77, n. 3, 2006, pp. 244–9, DOI:10.1002/bdrb.20081, PMID p.
  15. ^ Stallings DM, Hepburn DD, Hannah M, Vincent JB, O'Donnell J, Nutritional supplement chromium picolinate generates chromosomal aberrations and impedes progeny development in Drosophila melanogaster, in Mutat. Res., vol. 610, n. 1-2, 2006, pp. 101–13, DOI:10.1016/j.mrgentox.2006.06.019, PMID 16887379.
  16. ^ Hepburn DD, Xiao J, Bindom S, Vincent JB, O'Donnell J, Nutritional supplement chromium picolinate causes sterility and lethal mutations in Drosophila melanogaster, in Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., vol. 100, n. 7, 2003, pp. 3766–71, DOI:10.1073/pnas.0636646100, PMID 12649323.

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