Crassula compacta
Crassula compacta (Schönland, 1895) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, originaria del Sudafrica e dell'eSwatini[2].
L'epiteto specifico compacta si rifà alle dimensioni contenute della pianta, anche quando pienamente sviluppata[3][4][5].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]C. compacta è una pianta perenne di piccole dimensioni formata da una rosetta solitaria, a volte scarsamente ramificata alla base.
Le foglie carnose, che misurano tra 2 e 4 centimetri in lunghezza per 2-3,5 cm in larghezza, hanno una forma da ovata ad obovata e superficie glabra. Sono in genere di colore verde, tendente al rossastro con l'esposizione ai raggi solari, e presentano alcuni macchie puntiformi di una tonalità più scura. Sul margine è disposta una fila di ciglia ricurve.
Le infiorescenze a tirso si sviluppano in posizione terminale su di un peduncolo alto 10 cm, per un diametro di 4 mm, di colore rossastro e ricoperto da una fine peluria, che ramifica in diverse dicasia sessili. Su di esso si possono inoltre sviluppare fino a 5 paia di brattee di forma da ovata ad obovata e al massimo lunghe 8 mm per 4 mm in larghezza, di dimensioni decrescenti tanto più si trovano in alto.
I fiori, uniti alla pianta attraverso dei pedicelli lunghi circa 2,5 mm, sono composti da sepali di forma oblunga, di circa 2-2,5 mm in lunghezza, e da una corolla tubolare, di colore da bianco a crema. I petali che la compongono, brevemente fusi tra loro alla base e di forma oblungo-obovata, misurano fino a 7 mm in lunghezza per 1,2 mm in larghezza, e hanno delle estremità ricurve. Gli stami portano delle antere di colore da giallo a nero[6][7][8][9][1].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]C. compacta è una specie diffusa in Sudafrica e nell'eSwatini[9] e, nello specifico, la si può trovare nelle Province Settentrionali, nella provincia dello Stato libero ed in quella del KwaZulu-Natal[10].
È comune nelle praterie di montagna presenti nell'area e, in particolare, nell'ecoregione sudafricana nota come praterie montane dei monti dei Draghi[8][10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN, LA) Selmar Schönland, Some New Species of Crassula from South Africa, in The Journal of the Linnean Society. Botany., vol. 31, n. 1, Londra, Longman, 1º aprile 1897, pp. 550-551.
- ^ (EN) Crassula compacta Schönland, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 1º gennaio 2021.
- ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 116, ISBN 0-521-86645-6.
- ^ (EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 76, ISBN 3-540-38432-4.
- ^ (EN) Urs Eggli e Leonard E. Newton, Etymological Dictionary of Succulent Plant Names, Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 51, ISBN 978-3-662-07125-0. URL consultato il 13 dicembre 2020.
- ^ (EN) Urs Eggli, Illustrated Handbook of Succulent Plants: Crassulaceae, Springer Science & Business Media, 6 dic 2012, p. 45, DOI:10.1007/978-3-642-55874-0, ISBN 978-3-540-41965-5.
- ^ (EN) Doreen Court, Flora succulenta dell'Africa meridionale, CRC Press, 1º giugno 2000, p. 84, ISBN 9058093239.
- ^ a b International Crassulaceae Network, su crassulaceae.ch. URL consultato il 1º gennaio 2021.
- ^ a b Eswatini's Flora Database - Eswatini National Trust Commission website, su sntc.org.sz. URL consultato il 1º gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2018).
- ^ a b Threatened Species Programme | SANBI Red List of South African Plants, su redlist.sanbi.org. URL consultato il 1º gennaio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, LA) Selmar Schönland, Some New Species of Crassula from South Africa, in The Journal of the Linnean Society. Botany., vol. 31, n. 1, Londra, Longman, 1º aprile 1897, pp. 550-551.
- (EN) Urs Eggli, Illustrated Handbook of Succulent Plants: Crassulaceae, Springer Science & Business Media, 6 dic 2012, p. 45, DOI:10.1007/978-3-642-55874-0, ISBN 978-3-540-41965-5.
- (EN) Doreen Court, Flora succulenta dell'Africa meridionale, CRC Press, 1º giugno 2000, p. 84, ISBN 9058093239.
- (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 116, ISBN 0-521-86645-6.
- (EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 76, ISBN 3-540-38432-4.
- (EN) Urs Eggli e Leonard E. Newton, Etymological Dictionary of Succulent Plant Names, Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 51, ISBN 978-3-662-07125-0. URL consultato il 13 dicembre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crassula compacta
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