Chiesa Anglicana di St. Mark
Chiesa Anglicana di St. Mark | |
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Esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Coordinate | 43°46′03.28″N 11°14′57.65″E |
Religione | Cristiana anglicana |
Diocesi | Gibilterra in Europa |
Consacrazione | 1881 |
Stile architettonico | neorinascimentale |
Inizio costruzione | 1880 |
Completamento | 1906 |
Sito web | stmarksitaly.com/ |
La chiesa Anglicana di St. Mark è un luogo di culto protestante del centro storico di Firenze, situato in via Maggio 16-18, zona Oltrarno.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si trova in due palazzi unificati a livello del piano terreno (e degli interni) con un fronte ottocentesco che echeggia motivi propri della tradizione rinascimentale. Era qui nell'Ottocento un palazzo a sua volta nato dall'unione di almeno due case medievali, ritenute a torto o a ragione l'antica ed originaria dimora dei Machiavelli (che comunque vi risiedevano alla metà del Cinquecento), e che presentava "un prospetto su via Maggio ed un altro lungo la via del Presto di San Martino, maggiormente sviluppato in quanto si dilatava a comprendere anche una porzione della casa contigua verso nord"[1]. Nel 1880 questo immobile fu acquistato dal reverendo Charles Tooth, cappellano della chiesa anglicana, per dare una sede alla comunità inglese fiorentina vicina al movimento anglo cattolico[2].
Questa parte della popolosa comunità inglese, che non si riconosceva nell'orientamento della Trinity Church (la prima chiesa anglicana costituitasi a Firenze), si sciolse dalla chiesa madre nel 1877, stabilendo inizialmente la nuova sede in via dei Serragli, presso palazzo Del Rosso[3].
Nel 1880 si trasferirono qui e già nel 1881 venne celebrata la prima messa nella chiesa ricavata al piano terreno, con annessi, ai piani superiori, la residenza del cappellano e dei suoi collaboratori, il tutto su progetto dello stesso Tooth, fortemente orientato, anche per quanto riguarda gli interni, a ricreare uno spazio basato sulla rilettura di modelli rinascimentali legati alla tradizione locale, e questo nonostante l'affezione ai dettami dello stile gotico propria della cultura inglese del tempo. In questa fase le decorazioni murali, gli arredi lignei, le pitture e gli altri elementi d'arredo funzionali alla definizione di tale dimensione, furono realizzati con il concorso di figure di primo piano quali George Frederick Bodley e John Roddam Spencer Stanhope[2].
Cresciuta la comunità e verificata l'esiguità degli spazi disponibili, nel 1906 venne acquisito tramite una donazione l'attiguo edificio al numero 16, costituito da una tipica casa a schiera di origine medievale. Nei cinque anni seguenti fu attivo un ampio cantiere per la ridistribuzione degli interni e entro il 1908 fu definito il nuovo fronte: alle trifore già esistenti e corrispondenti alla chiesa furono affiancati, a destra, due portali con accesso al nuovo vestibolo, con una nicchia posta al centro, evidentemente pensata per accogliere una scultura ma rimasta vuota fino a pochi anni or sono anche in ragione di una vecchia legge toscana che vietava il "proselitismo protestante"[2].
Danneggiata dall'alluvione del 1966 la chiesa è stata successivamente restaurata, purtroppo con la scialbatura delle decorazioni parietali del 1880. In occasione di un nuovo intervento alla facciata, nel 2008, è stata inserita nella nicchia una statua in marmo raffigurante San Marco, opera dello scultore Jasons Arkles (svelata e consacrata il 13 aprile di quell'anno)[2].
La chiesa è utilizzata anche per concerti di musica classica e lirica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Catherine Danyell Tassinari, The History of the English Curch in Florence, Firenze, Barbéra, 1905;
- Varty Hubert A., A short History of St. Mark's English Church, Firenze, Tipografia E. Rinaldi, 1935;
- Ettore Allodoli, Arturo Jahn Rusconi, Firenze e dintorni, Roma, Istituto Poligrafico e Libreria dello Stato, 1950, p. 189;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, II, 1977, p. 183;
- Mauro Cozzi, La seconda metà dell'Ottocento, in Mauro Cozzi, Franco Nuti, Luigi Zangheri, Edilizia in Toscana dal Granducato allo Stato Unitario, Firenze, Edifir, 1992, pp. 163-201, pp. 180-181.
- Giampaolo Trotta, Chiesa Anglicana di St. Mark, in Giampaolo Trotta, Luoghi di culto non cattolici nella Toscana dell'Ottocento, Firenze, Becocci Scala, 1997, pp. 38-43.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa anglicana di Saint Mark a Firenze
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.
- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL).