Catena di omicidi in Iran
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Per Catena di omicidi in Iran (in inglese Chain murders of Iran, in persiano قتلهای زنجیرهای ایران) si intende il periodo tra il 1988 e il 1998 in Iran caratterizzato dalla morte o scomparsa di numerosi intellettuali dissidenti del neo-nato regime islamico.[1][2][3]
Oltre 80 i cittadini dissidenti (principalmente intellettuali) uccisi in questo periodo.[4][5]
Tra le vittime più importanti si ricordano Dariush Forouhar e la moglie Parvaneh Forouhar, Fereydoun Farrokhzad, Shapur Bakhtiar, Abdul Rahman Ghassemlou, Sadegh Sharafkandi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Elaine Sciolino, Persian Mirrors: The Elusive Face of Iran, New York, Free Press, 2000, pp. 233–239, ISBN 0-7432-8479-8.
- ^ A. William Samii, Iran Report, su GlobalSecurity.org, Radio Free Europe/Radio Liberty, 5 febbraio 2001. URL consultato il 29 dicembre 2014.
- ^ The Chain Murders, su pbs.org.
- ^ OLTRE IL DUALISMO CONSERVATORI-MODERATI: UNA GUIDA ALLE FAZIONI POLITICHE DELLA REPUBBLICA ISLAMICA DI IRAN p.14 (PDF), su ispionline.it.
- ^ Victims of serial killings by the information ministry (Abbridged from Enghelabe Eslami NO. 477) (from 1988–1999), su iran-bulletin.org, 2000. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
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