Vai al contenuto

Carlotta Caterina de La Trémoille

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carlotta Caterina de La Trémoille
Principessa di Condé
Stemma
Stemma
Nome completoCharlotte Catherine de La Trémoille
NascitaFrancia, 1568[1]
MorteParigi, 29 agosto 1629
Luogo di sepolturaÉglise des Religieuses de l'Ave Maria, Parigi, Francia
PadreLuigi III de La Trémoille
MadreGiovanna di Montmorency
ConsorteEnrico I di Borbone-Condé
FigliEleonora, Principessa d'Orange
Enrico, Principe di Condé

Carlotta Caterina de La Trémoille (Francia, 1568Parigi, 29 agosto 1629) è stata una nobildonna francese e Principessa di Condé per matrimonio. Fu un membro del Casato di La Trémoille.

La più giovane dei figli del Duca e della Duchessa di Thouars, era un membro della famiglia La Trémoille, una delle più antiche di Francia. Suo padre era strettamente legato con la famiglia reale francese (la Casata di Valois) e la famiglia era rinomata. Suo nonno materno, Anneo di Montmorency, fu catturato con il re Francesco I nella Battaglia di Pavia nel febbraio 1525.

Il suo futuro marito Enrico, Principe di Condé era figlio dello scomparso Luigi, Principe di Condè e di Eleonora di Roucy de Roye.

Enrico era uno degli uomini più importanti nel regno, detenendo il prestigioso rango di Primo Principe del Sangue (Prince du Sang). La coppia si sposò il 16 marzo 1586[1], Enrico era completamente innamorato della sua attrente moglie, di sedici anni più giovane di lui.

Come parte della sua dote di 60.000 lire, ella portò nella famiglia del marito numerose nuove proprietà che contribuirono a saldare i debiti della famiglia Borbone.[2]

Alla morte di Enrico, nel marzo 1588, Carlotta Caterina fu accusata del suo presunto avvelenamento. Incinta di tre mesi[3] fu imprigionata per sei anni durante i quali diede alla luce il figlio Enrico II di Condé.

In seguito, dopo l'estinzione della Casata di Valois nel 1589,[1] il re Borbone, Enrico IV di Francia, riconobbe il neonato Enrico come figlio dello scomparso Condé, restituendogli il rango di Primo Principe di Condé. Suo figlio fu erede presuntivo al trono fino alla nascita del futuro Luigi XIII nel 1601.[1]

Fu sepolta nella Église des Religieuses de l'Ave Maria a Parigi.

Carlotta Caterina ed Enrico ebbero due figli:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Charles de la Trémoille, visconte di Thouars Louis II de La Trémoille, visconte di Thouars  
 
Gabrielle de Bourbon-Montpensier  
François de La Trémoille, visconte di Thouars  
Louise de Coëtivy Charles François de Coëtivy  
 
Jeanne d'Angoulême  
Louis III de La Trémoille, duca di Thouars  
Guy XVI, conte di Laval Jean de Laval, barone di La Roche-Bernard  
 
Jeanne du Perrier, contessa di Quintin  
Anne de Laval  
Carlotta d'Aragona Federico I, re di Napoli  
 
Anna di Savoia  
Charlotte-Catherine de La Trémoille  
Guillaume, barone di Montmorency Jean II, barone di Montmorency  
 
Marguerite d'Orgemont  
Anne, duca di Montmorency  
Anne Pot Guy Pot  
 
Marie de Villiers de L'Isle Adam  
Jeanne de Montmorency  
Renato di Savoia, conte di Villars Filippo II, duca di Savoia  
 
Libera Portoneri  
Maddalena di Savoia-Villars  
Anna Lascaris, contessa di Tenda Gian Antonio II Lascaris, conte di Tenda  
 
Isabelle d'Anglure  
 

Titoli, appellativi, onorificenze e stemma

[modifica | modifica wikitesto]

Titoli e appellativi

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1568 – 16 marzo 1586 Mademoiselle de La Trémoille
  • 16 marzo 1586 – 5 marzo 1588 Sua Altezza Serenissima la Principessa di Condé
  • 5 marzo 1588 – 29 agosto 1629 Sua Altezza Serenissima la Principessa Vedova di Condé
  1. ^ a b c d Leo van de Pas, Charlotte Catherine de La Trémouille, su Genealogics .org. URL consultato il 21 marzo 2010.
  2. ^ Katia Béguin, Le Princes de Condé, in Googlebooks.org. URL consultato il 21 marzo 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  3. ^ Maximilien de Béthune, Memoirs of the Duke of Sully, in Googlebooks.org. URL consultato il 23 marzo 2010.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN16502866 · ISNI (EN0000 0000 3504 1823 · CERL cnp02010535 · LCCN (ENn97004368 · GND (DE1057580481 · BNF (FRcb12510482s (data)
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie