Arcidiocesi di Poitiers

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Arcidiocesi di Poitiers
Archidioecesis Pictaviensis
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Angoulême, La Rochelle, Limoges, Tulle
 
Sede vacante
Amministratore diocesanoJean-Paul Russeil
Arcivescovi emeritiAlbert Jean-Marie Rouet
Presbiteri155, di cui 150 secolari e 5 regolari
4.264 battezzati per presbitero
Religiosi31 uomini, 24 donne
Diaconi44 permanenti
 
Abitanti812.900
Battezzati661.000 (81,3% del totale)
StatoFrancia
Superficie12.989 km²
Parrocchie28
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleSan Pietro
Santi patroniSant'Ilario
Indirizzo1-3 place Sainte-Croix, 86035 Poitiers CEDEX, France
Sito webwww.poitiers.catholique.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
Rappresentazione iconografica di Sant'Ilario in un manoscritto del XIV secolo.
Il battistero di San Giovanni, che nella sua parte più antica risale all'epoca di sant'Ilario (IV secolo).
La chiesa Notre-Dame la Grande, menzionata per la prima volta nel X secolo.

L'arcidiocesi di Poitiers (in latino Archidioecesis Pictaviensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Francia. Nel 2021 contava 661.000 battezzati su 812.900 abitanti. La sede è vacante.

L'arcidiocesi comprende i dipartimenti francesi di Vienne e delle Deux-Sèvres.

Sede arcivescovile è la città di Poitiers, dove si trova la cattedrale di San Pietro.

Il territorio è suddiviso in 28 parrocchie, ottenute da una riorganizzazione di circa 600 parrocchie storiche.

Provincia ecclesiastica

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La provincia ecclesiastica di Poitiers, istituita nel 2002, comprende le seguenti suffraganee:

Istituti religiosi

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Istituti religiosi maschili
Istituti religiosi femminili

La diocesi è attestata a partire dalla metà IV secolo, suffraganea dell'arcidiocesi di Bordeaux, sede metropolitana della provincia romana dell'Aquitania seconda.

Primo vescovo storicamente documentato è sant'Ilario, che occupò la sede di Poitiers qualche anno prima del concilio di Béziers (356), nel quale, per non essersi piegato alle idee ariane dell'imperatore, fu esiliato in Frigia. Qui ebbe modo di partecipare al concilio di Seleucia in Isauria (359); l'anno seguente ritornò in Gallia e morì verso il 367 o 368. Nel 312 era stata istituita una scuola accanto alla cattedrale, nella quale fu allievo lo stesso sant'Ilario e nel VI secolo san Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers e celebre autore ecclesiastico.

In origine la diocesi era molto vasta e raggiungeva l'oceano Atlantico. Nel IX e nel X secolo le invasioni dei Bretoni e gli attacchi dei conti Angioini portarono alla cessione forzata di porzioni del suo territorio rispettivamente alla diocesi di Nantes e alla diocesi di Angers.

Poco dopo la metà del XII secolo fu iniziata la costruzione dell'attuale cattedrale, grazie al supporto di Aliénor d'Aquitania e del marito Enrico II d'Inghilterra. Fu consacrata il 17 ottobre 1379.

Il 13 agosto 1317, con una bolla di Giovanni XXII, fu sottratta a Poitiers tutta la parte centro-occidentale della diocesi con la quale il papa eresse le diocesi di Luçon e di Maillezais. Queste decisioni tolsero alla diocesi 3 arcipreture e 7 decanati, che comprendevano 456 parrocchie, 16 abbazie e 218 priorati.[1]

Carlo VII istituì l'università di Poitiers, in opposizione a quella di Parigi, che si era schierata con Enrico VI d'Inghilterra. Il 28 maggio 1431 papa Eugenio IV approvò l'università con una bolla pontificia.

Il 15 aprile 1583 il vescovo Geoffroy de Saint-Belin adottò il rito romano in tutta la diocesi.[2]

Il 29 novembre 1801 in seguito al concordato i confini della diocesi furono sostanzialmente modificati per farli coincidere con i dipartimenti di Vienne e delle Deux-Sèvres. Cedette 130 parrocchie alle diocesi circostanti, ma al contempo incorporò 93 parrocchie sottratte alla diocesi di La Rochelle e 35 che erano appartenute alla soppressa diocesi di Saintes.[3]

Il 1º settembre 1974 cedette alla diocesi di Angers la parrocchia di Puy-Saint-Bonnet, che dal 1º settembre 1973 faceva parte del dipartimento del Maine e Loira.

L'8 dicembre 2002, in seguito alla riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, Poitiers è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.[4]

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. Diversi sono i manoscritti che riportano il catalogo dei vescovi di Poitiers. Quattro di questi sono anteriori al XIII secolo e, secondo Duchesne, "sono documenti storici importanti in quanto rappresentano la tradizione riconosciuta nel XII secolo, nella Chiesa di Poitiers, sulla successione dei vescovi di questa sede". A partire dal VI secolo, il catalogo è in larga parte confermato dai documenti e dalle testimonianze storiche; non vi è invece certezza sui nomi precedenti questo periodo, perché su 23 vescovi menzionati, solo sant'Ilario è storicamente documentato.[5]

  • Sant'Ilario di Poitiers † (circa 350 - 13 gennaio 367 o 368 deceduto)
  • Pascenzio I †[6]
  • Quinziano †
  • San Gelasio †
  • Sant'Antemio †
  • San Massenzio †[7]
  • Perenne †
  • Migezio †
  • Lupicino I †
  • Pelagio †
  • Lupicino II †
  • Lupicino III †
  • Esico I †
  • Esico II †
  • Antonio †
  • Adelfio † (prima del 511 - dopo il 533)
  • Elapsio †
  • Daniele † (menzionato nel 541)
  • San Pienzo † (prima del 544 circa - circa 561)
  • San Pascenzio † (all'epoca del re Cariberto I)
  • Maroveo † (prima del 585 - dopo il 590
  • Platone † (circa 591/593 - circa 599 deceduto)
  • San Venanzio Fortunato † (599 - circa 607 deceduto)
  • Caregisilo †
  • Ennoaldo † (menzionato nel 614)
  • Giovanni I † (menzionato nel 627)[8]
  • Didone † (circa 628 o 629 - dopo il 669)
  • Ansoaldo † (prima del 677 - dopo il 696 o 697)
  • Eparchio †
  • San Massimino †
  • Gauberto †[9]
  • Godone de Rochechouart † (menzionato nel 757)[10]
  • Magniberto †
  • Bertaldo †[11]
  • Benedetto †
  • Giovanni II †[12]
  • Bertrando I † (menzionato nel 785 circa)
  • Sigebrand † (prima dell'818 - dopo novembre 830)
  • Fridebert ? † (menzionato nell'834)[13]
  • Ébroïn † (prima dell'838 - 18 aprile dopo l'848 deceduto)[14]
  • Engenold † (prima dell'860 - dopo l'871)
  • Frotier I ? †[15]
  • Hecfroi † (prima dell'878 - 900 deceduto)
  • Frotier II † (prima del 905 - dopo il 936)
  • Alboin † (937 - 962 deceduto)
  • Pierre I † (circa 963 - 975 deceduto)
  • Gislebert I † (975 - dopo il 1018)
  • Isembert I † (1021 - circa 1047 deceduto)
  • Isembert II † (1047 - 1086 deceduto)
  • San Pietro II † (1087 - 4 aprile 1115 deceduto)
  • Guillaume Gilbert † (1117 - 1123 deceduto)
  • Guillaume Adelelme † (1124 - 6 ottobre 1140 deceduto)
  • Grimoard † (1140 - ottobre 1140 deceduto)
  • Gislebert II † (1142 - 4 settembre 1154 deceduto)
  • Calo † (1155 - 4 novembre 1157 deceduto)
  • Laurent † (prima del 26 marzo 1159 - 28 marzo 1161 deceduto)
  • Jean aux Belles-Mains † (1162 - 1181 nominato arcivescovo di Lione)
  • San Guglielmo Tempier † (prima del 1184 - 29 marzo 1197 deceduto)
  • Adémar du Peirat † (1197 o 1198 - 1198 deceduto)
  • Maurice de Blazon † (21 dicembre 1198 - circa 1214 deceduto)
  • Guillaume Prévost † (1217 - 1224 o 1225 deceduto)
  • Philippe Balleos † (1226 - dopo il 1234)[16]
  • Jean de Melun † (circa 1235 - 11 settembre 1257 deceduto)
  • Hugues de Châteauroux † (prima del 1259 - 14 ottobre 1271 deceduto)
    • Sede vacante (1271-1279)
  • Beato Gauthier de Bruges, O.F.M. † (4 dicembre 1279 - 1306 dimesso)
  • Arnaud d'Aux † (4 novembre 1306 - 23 dicembre 1312 nominato vescovo di Albano)
  • Fort d'Aux † (29 marzo 1314 - 8 marzo 1357 deceduto)
  • Jean de Lieux † (27 novembre 1357 - agosto 1362 deceduto)
  • Raymond † (19 dicembre 1362 - ?)
  • Aimery de Mons † (prima del 4 giugno 1363 - 3 marzo 1370 deceduto)
  • Guy de Malesec † (9 aprile 1371 - 20 dicembre 1375 dimesso)
  • Bertrand de Maumont † (9 gennaio 1376 - 12 agosto 1385 deceduto)
  • Simon de Cramaud † (24 novembre 1385 - 17 marzo 1391 nominato antipatriarca di Alessandria)
  • Louis d'Orléans † (17 marzo 1391 - 2 aprile 1395 nominato vescovo di Beauvais)
  • Ythier de Martreuil † (2 aprile 1395 - 1403 deceduto)
  • Gérard de Montaigu † (27 settembre 1403 - 24 luglio 1409 nominato vescovo di Parigi)
  • Pierre Trousseau † (11 settembre 1409 - 14 aprile 1413 nominato arcivescovo di Reims)
  • Hugues de Combarel † (14 febbraio 1424 - dopo il 1438)
  • Guillaume Gouge de Charpaignes † (15 dicembre 1441 - dopo il 1445)
  • Jacques Jouvenel des Ursins † (3 marzo 1449 - 12 marzo 1457 deceduto)
  • Léon Guérinet † (1457 - 15 aprile 1462 nominato vescovo di Fréjus)
  • Jean du Bellay † (15 aprile 1462 - 3 settembre 1479 deceduto)
  • Guillaume de Clugny † (26 ottobre 1479 - 1480 deceduto)
  • Pierre d'Amboise, O.S.B. † (21 novembre 1481 - 1º settembre 1505 deceduto)
  • Claude de Husson † (10 settembre 1507 - 1521 deceduto)
  • Louis de Husson † (23 agosto 1521 - 1532 dimesso)
  • Gabriel de Gramont † (13 gennaio 1532 - 26 marzo 1534 deceduto)
  • Jean d'Amoncourt † (30 gennaio 1551 - ?)
  • Charles Pérusse des Cars † (13 marzo 1560 - 1569 nominato vescovo di Langres)
  • Jean du Fay, O.S.B. † (3 marzo 1572 - 5 novembre 1578 deceduto)
  • Geoffroy de Saint-Belin, O.Cist. † (27 marzo 1577 - 21 novembre 1611 deceduto)
  • Henri-Louis Chasteigner de La Roche-Posay † (19 marzo 1612 succeduto - 30 luglio 1651 deceduto)
  • Gilbert Clérembault de Palluau † (1º aprile 1658 - 4 gennaio 1680 deceduto)
  • Hardouin Fortin de la Hoguette † (15 luglio 1680 - 21 gennaio 1692 nominato arcivescovo di Sens)
  • François-Ignace de Baglion du Saillant † (23 novembre 1693 - 26 gennaio 1698 deceduto)
  • Antoine Girard de La Bornat (La Bournat) † (15 settembre 1698 - 8 marzo 1702 deceduto)
  • Jean-Claude de La Poype de Vertrieu † (25 settembre 1702 - 3 febbraio 1732 deceduto)
  • Jérôme-Louis de Foudras de Courcenay † (3 febbraio 1732 succeduto - 13 agosto 1748 deceduto)
  • Jean-Louis de La Marthonie de Caussade † (21 aprile 1749 - 12 marzo] 1759 dimesso[17])
  • Martial-Louis de Beaupoil de Saint-Aulaire † (9 aprile 1759 - 1798 deceduto)
    • Sede vacante (1798-1802)
  • Luc-Jean-Baptiste Bailly † (19 ottobre 1802 - 8 aprile 1804 deceduto)
  • Dominique-Georges-Frédéric Dufour de Pradt † (1º febbraio 1805 - 27 marzo 1809 nominato arcivescovo di Malines)
    • Sede vacante (1809-1817)
  • Jean-Baptiste de Bouillé † (1º ottobre 1817 - 14 gennaio 1842 deceduto)
  • André-Joseph Guitton † (23 maggio 1842 - 7 maggio 1849 deceduto)
  • Louis-Edouard-François-Desiré Pie † (28 settembre 1849 - 18 maggio 1880 deceduto)
  • Jacques-Edne-Henri-Philadelphe Bellot des Minières † (13 dicembre 1880 - 15 marzo 1888 deceduto)
  • André-Hubert Juteau † (14 febbraio 1889 - 25 novembre 1893 deceduto)
  • Henri Pelgé † (18 maggio 1894 - 31 maggio 1911 deceduto)
  • Louis Humbrecht † (1º settembre 1911 - 14 settembre 1918 nominato arcivescovo di Besançon)
  • Marie-Augustin-Olivier de Durfort de Civbac de Lorge † (3 settembre 1918 - 22 dicembre 1932 dimesso[18])
  • Edouard-Gabriel Mesguen † (7 dicembre 1933 - 4 agosto 1956 deceduto)
  • Henri-Louis-Toussaint Vion † (4 agosto 1956 succeduto - 5 luglio 1975 dimesso)
  • Joseph Jean Marie Rozier † (5 luglio 1975 succeduto - 12 giugno 1994 deceduto)
  • Albert Jean-Marie Rouet (12 giugno 1994 succeduto - 12 febbraio 2011 ritirato)
  • Pascal Jean Marcel Wintzer (13 gennaio 2012 - 6 agosto 2024 nominato arcivescovo di Sens)[19]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 812.900 persone contava 661.000 battezzati, corrispondenti all'81,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 580.000 613.487 94,5 792 666 126 732 152 1.703 643
1970 632.000 666.718 94,8 729 606 123 866 168 1.105 605
1980 665.000 698.000 95,3 543 456 87 1.224 2 129 851 604
1990 693.000 716.000 96,8 437 379 58 1.585 20 117 1.015 604
1999 672.610 725.942 92,7 314 300 14 2.142 25 47 699 604
2000 670.000 744.342 90,0 306 294 12 2.189 26 27 674 604
2001 669.000 743.416 90,0 303 290 13 2.207 26 44 665 604
2002 669.000 743.411 90,0 291 279 12 2.298 27 45 595 604
2003 670.000 743.417 90,1 277 268 9 2.418 30 39 558 604
2004 670.000 743.417 90,1 297 261 36 2.255 33 53 535 604
2013 670.000 790.900 84,7 223 198 25 3.004 39 47 379 604
2016 652.731 801.601 81,4 181 171 10 3.606 44 36 352 600
2019 659.400 810.813 81,3 157 157 4.200 43 26 32 28
2021 661.000 812.900 81,3 155 150 5 4.264 44 31 24 28
  1. ^ Beauchet-Filleau, op. cit., p. IX.
  2. ^ (FR) Abbé du Tressay, Histoire des moines et des évêques de Luçon, vol. II, Paris, 1869, p. 147
  3. ^ Beauchet-Filleau, op. cit., p. X.
  4. ^ (FR) Congrégration pour les évêques, Décret sur la nouvelle organisation des provinces ecclésiastiques en France, su eglise.catholique.fr, 8 dicembre 2002. URL consultato il 1º ottobre 2024.
  5. ^ L'intera lista del catalogo è riportata da Duchesne, op. cit., pp. 77-79, e dal sito ufficiale della diocesi di Poitiers. La presente cronotassi, sulla scia di Gallia christiana e di Duchesne, parte da sant'Ilario.
  6. ^ Secondo Duchesne (op. cit., p. 80), Pascenzio I non è altro che il raddoppiamento di Pascenzio II, realmente esistito nel VI secolo, frutto di un errore di interpretazione della biografia di sant'Ilario scritta da Venanzio Fortunato.
  7. ^ Gallia christiana esclude dalla sua cronotassi questo vescovo, perché sarebbe stato abate (e non vescovo) e comunque precederebbe sant'Ilario; cfr. anche Duchesne pp. 81-82.
  8. ^ Dopo Giovanni I, Gallia christiana inserisce Emmerano di Ratisbona, che secondo la tradizione fu vescovo di Poitiers prima di evangelizzare la Germania. Assente nel catalogo di Poitiers.
  9. ^ Gauberto, assieme ai precedenti Eparchio e Ansoaldo, sono menzionati in un documento del 794 come antichi benefattori di un monastero a Nouaillé.
  10. ^ Il riferimento al 757 è contenuto in Gallia christiana e Gams, ma è assente in Duchesne.
  11. ^ Assente in Gallia christiana.
  12. ^ L'epitaffio di Giovanni II fu composto da Alcuino attorno all'800.
  13. ^ Questo vescovo è assente nel catalogo di Poitiers. È ammesso da Gallia christiana e dagli autori che ne dipendono; secondo Duchesne, potrebbe essere stato vescovo, ma non di Poitiers.
  14. ^ Secondo Duchesne, il suo epitaffio indica il giorno di morte, ma non l'anno (op. cit., p. 86). L'ultima sua menzione risale all'848.
  15. ^ Questo vescovo è assente nel catalogo di Poitiers. È ammesso da Gallia christiana e dagli autori che ne dipendono, in base ad una tradizione, non documentata, secondo la quale prima di occupare la sede di Bourges, Frotier è stato vescovo di Poitiers.
  16. ^ Philippe Balleos è l'ultimo vescovo riportato dall'antico catalogo di Poitiers.
  17. ^ Il 9 aprile 1759 fu nominato vescovo di Meaux.
  18. ^ Nominato arcivescovo titolare di Soteropoli.
  19. ^ Già amministratore apostolico dal 12 febbraio 2011.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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