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Arcidiocesi di Madrid

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Arcidiocesi di Madrid
Archidioecesis Matritensis
Chiesa latina
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Alcalá de Henares, Getafe
 
Arcivescovo metropolitacardinale José Cobo Cano
AusiliariJuan Antonio Martínez Camino, S.I.[1],
Jesús Vidal Chamorro[2],
Vicente Martín Muñoz[3],
José Antonio Álvarez Sánchez[4]
Arcivescovi emeriticardinale Antonio María Rouco Varela,
cardinale Carlos Osoro Sierra
Presbiteri2.549, di cui 1.123 secolari e 1.426 regolari
1.327 battezzati per presbitero
Religiosi2.021 uomini, 5.185 donne
Diaconi33 permanenti
 
Abitanti4.282.000
Battezzati3.384.200 (79,0% del totale)
StatoSpagna
Superficie3.663 km²
Parrocchie476 (8 vicariati)
 
Erezione7 marzo 1885
Ritoromano
CattedraleSanta Maria dell'Almudena
IndirizzoBailén 8, 28071 Madrid, España
Sito webwww.archimadrid.org
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Il seminario arcivescovile di Madrid.

L'arcidiocesi di Madrid (in latino Archidioecesis Matritensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Spagna. Nel 2021 contava 3.384.200 battezzati su 4.282.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale José Cobo Cano.

L'arcidiocesi comprende 77 comuni nella parte settentrionale della comunità autonoma di Madrid.[5]

Sede arcivescovile è la città di Madrid, dove si trovano la cattedrale di Santa Maria dell'Almudena (Santa María La Real de La Almudena) e la basilica Collegiata di Sant'Isidoro, già pro-cattedrale. Sempre a Madrid si trovano inoltre le basiliche di Nostro Padre Gesù di Medinaceli, di San Vincenzo de Paoli, di San Michele, di Nostra Signora di Atocha e di San Francesco el Grande. All'Escorial vi è la basilica di San Lorenzo, a Colmenar Viejo la basilica dell'Assunzione di Maria Vergine e alla Valle de los Caídos la basilica della Santa Croce.

Il territorio è suddiviso in 476 parrocchie, raggruppate in 8 vicariati.

Provincia ecclesiastica

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La provincia ecclesiastica di Madrid, istituita nel 1991, comprende le seguenti suffraganee:

La diocesi di Madrid e Alcalá de Henares[6] fu eretta il 7 marzo 1885 con la bolla Romani pontifices praedecessores di papa Leone XIII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Toledo, di cui fu resa suffraganea. Da più di tre secoli Madrid era capitale della Spagna, ma l'opposizione degli arcivescovi di Toledo, primati di Spagna, timorosi di perdere la loro influenza sulla Corte, ostacolò costantemente l'erezione della diocesi.

Nello stesso anno 1885 fu istituito il seminario diocesano, dedicato a san Bonaventura.

Il 25 marzo 1964 la diocesi è stata elevata al rango di arcidiocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede con la bolla Romanorum Pontificum di papa Paolo VI e ha assunto il nome di arcidiocesi di Madrid.[7]

Il 1º giugno 1977, con la lettera apostolica Progredientibus aetatibus, papa Paolo VI ha confermato la Beata Maria Vergine Immacolata, con il titolo di Santa María La Real de La Almudena, patrona principale dell'arcidiocesi.[8]

Il 23 luglio 1991 l'arcidiocesi ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Alcalá de Henares e di Getafe e contestualmente ha acquisito il rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Cum Venerabilis Frater di papa Giovanni Paolo II.

Il 25 giugno 1993 lo stesso papa Giovanni Paolo II ha consacrato la cattedrale di Madrid, la cui prima pietra era stata posata il 4 aprile 1883 da re Alfonso XII.

Dal 16 al 21 agosto 2011 Madrid ha ospitato la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, alla presenza di papa Benedetto XVI.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 4.282.000 persone contava 3.384.200 battezzati, corrispondenti all'80,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.901.503 1.909.003 99,6 1.688 936 752 1.126 1.673 6.635 281
1970 3.673.424 3.682.874 99,7 3.278 1.500 1.778 1.120 3.501 12.365 559
1980 4.320.000 4.936.000 87,5 3.415 1.915 1.500 1.265 1 2.968 9.650 638
1990 4.108.268 4.964.486 82,8 3.139 1.664 1.475 1.308 5 2.705 10.866 636
1999 3.110.000 3.450.000 90,1 3.329 1.430 1.899 934 12 3.295 7.939 463
2000 3.110.000 3.456.406 90,0 3.320 1.431 1.889 936 16 3.241 7.845 469
2001 3.155.840 3.507.658 90,0 3.255 1.390 1.865 969 14 3.237 7.765 474
2002 3.235.000 3.595.000 90,0 3.263 1.390 1.873 991 10 3.192 7.735 474
2003 3.345.000 3.716.000 90,0 3.283 1.417 1.866 1.018 11 3.190 7.719 481
2004 3.359.000 3.746.000 89,7 3.259 1.408 1.851 1.030 15 3.143 7.673 476
2013 3.615.000 4.178.000 86,5 3.151 1.403 1.748 1.147 29 2.553 7.060 478
2016 3.511.000 4.040.000 86,9 3.066 1.390 1.676 1.145 36 2.218 6.648 481
2019 3.316.800 4.146.225 80,0 2.605 1.200 1.405 1.273 31 1.938 5.250 476
2021 3.384.200 4.282.000 79,0 2.549 1.123 1.426 1.327 33 2.021 5.185 476
  1. ^ Vescovo titolare di Bigastro.
  2. ^ Vescovo titolare di Elepla.
  3. ^ Vescovo titolare di Valliposita.
  4. ^ Vescovo titolare di Vergi.
  5. ^ Elenco dei comuni in: (ES) Municipios de la diócesis de Madrid, www.conferenciaepiscopal.es
  6. ^ Questa seconda città era l'antica Complutum, una grande città nelle vicinanze di Madrid (nota in seguito per essere stata la prima sede della celebre Università Complutense). Complutum fu sede (tra V e XI secolo) della prima diocesi sorta sul territorio dell'attuale provincia. La diocesi di Alcala de Henares, suffraganea della stessa arcidiocesi di Madrid, fu nuovamente eretta nel 1991.
  7. ^ Lo stesso giorno il papa elevò anche la diocesi di Barcellona ad arcidiocesi immediatamente soggetta; all'epoca erano (insieme al priorato nullius di Ciudad Real) le uniche diocesi spagnole fuori da una provincia ecclesiastica.
  8. ^ (LA) Lettera apostolica Progredientibus aetatibus, AAS 69 (1977), pp. 501-502.
  9. ^ Dal 1946 alla morte fu anche l'ultimo titolare del patriarcato delle Indie occidentali.
  10. ^ Già amministratore apostolico dal 30 maggio 1971.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN305880219 · ISNI (EN0000 0004 0546 8841 · BNE (ESXX125740 (data)
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