Aphis fabae
L'afide nero della fava (Aphis fabae Scopoli, 1763) è un insetto fitomizo dell'ordine dei Rhynchota (superfamiglia Aphidoidea, famiglia Aphididae). Nell'àmbito di questo taxon, la più importante, ai fini applicativi, è la sottospecie A.f.fabae, dioica tra Euonymus europaeus Linnaeus e disparate piante erbacee, spontanee e coltivate.
Generalità
[modifica | modifica wikitesto]L'Aphis fabae è diffuso in quasi tutte le regioni temperate dell'emisfero Nord, anche in Sud America e Africa, eccetto l'Australia. È una specie dioica con olociclo tra le evonimo (Evonymus europaeus), viburno (Viburnum opulus), filadelfo (Philadelphus coronarius) ospiti primari e un notevole numero di piante coltivate (ospiti secondari) quali: Leguminose (fava, fagiolo e medica), Chenopodiacee (bietola e spinacio), patata, Ombrellifere, Composite.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- Alata virginopora .
Corpo di colore nero o bruno olivaceo. Sifoni lunghi circa la metà della distanza tra le loro basi. Codicola tanto lunga quanto larga, setolosa (12-16 setole). Dimensioni: mm 3,9 di lunghezza.
- Attera virginopora
Corpo di colore nerastro opaco. Sifoni e codicola come nella forma alata. Dimensioni: circa 2,5 mm. Di lunghezza.
- Sessupara ginopora
Simile nell'aspetto alla femmina virginopora con il V segmento delle antenna provvisto al massimo di un sensillo secondario
- Maschio
Più piccolo della ginopora con antenne fornite di una decina di sensilli secondari sul V segmento.
- Anfigonica
Corpo di colore bruno-nerastro con sifoni molto brevi e tibie posteriori con sensilli placoidei sub circolari. Dimensioni: mm 2,5 lunghezza.
- Uovo
Nero lucente. Dimensioni: mm 2,5 x 0,25.[1].
Parti attaccate e danni
[modifica | modifica wikitesto]Le dense colonie dell'afide infestano foglie, germogli e organi riproduttive provocando accartocciamenti fogliari, deperimenti vegetativi. Oltre al danno diretto la specie è in grado di trasmettere oltre 50 virus. Tra questi ultimi sono importanti gli agenti del:
- Mosaico comune del fagiolo (BCMV);
- Mosaico e ingiallimento della bietola (BMV);
- Accartocciamento fogliare della patata (PLRV).
Ciclo biologico
[modifica | modifica wikitesto]L'A. fabae è una specie dioica olociclica che sverna come uova durevoli su alcune piante spontanee come i Viburni e gli evonimi. Su questi ospiti primari nascono in aprile le fondatrici dalle quali prende origine per partenogenesi una discendenza di femmine partenogenetiche (fondatrigenie). Dopo diverse di queste generazioni compaiono forme alate che migrano sugli ospiti secondari. Su questi ultimi si susseguono più generazioni di virginogenie, tra la fine della primavera e l'estate, portandosi anche su piante infestanti come i Romici che divengono veri e propri serbatoi di inoculo. La ricolonizzazione dei primari ha luogo in autunno con la comparsa delle sessupare, quindi gli anfigonici, e, con la deposizione di 2-4 uova durevoli da parte della femmina fecondata, si chiude il ciclo annuale dell'afide.
Oltre al ciclo completo, la specie può compiere altri cicli:
- Paraciclo sugli ospiti secondari
Successione di generazioni partenogenetiche (virginopare) in ambienti con inverno mite.
- Analociclo sugli ospiti secondari
Scomparsa delle sessupare e degli anfigonici
- Olociclo paramonoico sull'ospite primario
L'afide svolge l'intero ciclo solo sugli ospiti primari con relativo ibernamento.
- Olociclo paramonoico sull'ospite secondario
L'afide svolge il ciclo completo sull'ospite secondario. In tal caso le fondatrice che nascono dalle uova deposte su piante erbacee persistenti (es. Rumex spp.) vanno incontro a mortalità primaverile.[2].
Antagonisti
[modifica | modifica wikitesto]- Predatori: larve e adulti di Coccinellidi (Coleoptera: Coccinellidae); larve di Sirfidi (Diptera: Syrphidae); larve di Crisopidi (Neuroptera: Chrysopidae).
Difesa
[modifica | modifica wikitesto]La lotta contro gli afidi prevede un'integrazione tra metodi agronomici ed oculati interventi chimici.
- Lotta agronomica
Consiste essenzialmente nell'attuazione di pratiche agronomiche, come:
- Lotta chimica
La lotta chimica si attua quando si notano le prime colonie infestanti, in assenza di antagonisti. I prodotti da utilizzare possono essere:
- Aficidi specifici come: Pirimicarb, imidacloprid su ortive;
- Prodotti a largo spettro di azione ed utili anche contro altri fitofagi, come: Dimetoato, Metomil, Etofenprox.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pollini et al., pp. 279-280.
- ^ Tremblay, pp. 134-135.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- S. Barbagallo et al., Afidi delle principali colture fruttifere. Milano, Bayer, 1996, distribuito da: edizioni l'Informatore agrario.
- M. Ferrari et al., Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata. Bologna, Edagricole, 2006. ISBN 88-529-0062-4.
- G. Goidànich et al., La difesa delle piante da frutto. Bologna, Edizioni agricole, 1990. ISBN 88-206-3076-1.
- L. Masutti et al., Entomologia generale ed applicata. Padova, Cedam, 2001. ISBN 88-13-23135-0.
- Mario Muccinelli, Prontuario dei fitofarmaci. 11º ed., Bologna, Edagricole, 2006. ISBN 88-506-5198-8.
- A. Pollini, Manuale di entomologia applicata, Bologna, Edagricole, 1998, ISBN 88-206-3954-8.
- A. Pollini et al., Fitofagi delle piante da frutto, Verona, Edizioni L'informatore agrario, 1988.
- Ermenegildo Tremblay, Entomologia applicata, vol. II, parte I, 1ª ed., Napoli, Liguori Editore, 1986, ISBN 88-207-1405-1.
- Gennaro Viggiani, Lotta biologica e integrata nella difesa fitosanitaria, vol. I e vol. II, Napoli, Liguori Editore, 1997, ISBN 88-207-2541-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aphis fabae
- Wikispecies contiene informazioni su Aphis fabae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Taxon profile: Aphis fabae, su BioLib.cz, Biological Library. URL consultato il 19 settembre 2010.
- (EN) Taxon details: Aphis fabae, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 19 settembre 2010.