Ansegiso
Ansegiso (612 – 685[1]) fu Maggiordomo di palazzo di Austrasia e[senza fonte] consigliere di Sigeberto III d'Austrasia. Da lui discese la dinastia carolingia. Ebbe anche l'incarico di domesticus sotto lo stesso sovrano.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Ansegiso fu il figlio secondogenito del vescovo di Metz Arnolfo e di Doda, figlia del vescovo di Metz, Arnoaldo[2][3]. Ansegiso fu il fratello minore di Clodolfo[2], vescovo di Metz e, secondo gli Annales Xantenses, lo zio paterno di san Vandregisilo[3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ansegiso, che secondo il Liber de episcopis Mettensibus sembra che debba il suo nome ad Anchise, il padre di Enea, colui che, da Troia, raggiunse l'Italia[4], in quanto i Franchi credevano di discendere dai Troiani[4], sull'esempio del padre era dedito ad opere di bene[4]. Ansegiso, dopo il 639, sposò Begga, figlia di Pipino di Landen (figlio di Carlomanno[3], maggiordomo di palazzo in Neustria per il re Clotario II), e di sua moglie Itta[3].
Dal loro matrimonio nacque Pipino di Héristal, che fu il fautore della riunificazione dei regni franchi ed il fondatore della dinastia dei Carolingi. La sua discendenza è citata negli Annales Marbacenses, dove è scritto che Ansegiso sposò Begga che gli generò Pipino, maggiordomo dei regni Franchi, che generò Carlo (Maggiordomo dei regni Franchi), che generò Carlomanno e Pipino (maggiordomi dei regni franchi) e Pipino, che poi fu re, generò i re dei Franchi Carlomanno e Carlo, che poi fu imperatore e fu detto Magno[5].
Anche gli Annales Mettenses priores riportano che Ansegiso e Begga furono i genitori di Pipino[6].
Il re dei Franchi, Dagoberto I, qualche anno prima di morire, come già era successo a suo padre, Clotario II, fu costretto a dare all'Austrasia un proprio re, nominando il suo primogenito, Sigeberto, che era un fanciullo e Ansegiso fu nominato maggiordomo del palazzo d'Austrasia, governando il regno insieme a san Cuniberto, vescovo di Colonia e anche quando la carica di maggiordomo passò al cognato, Grimoaldo, Ansegiso fu consigliere di Sigeberto III.
Dopo il fallito tentativo di colpo di Stato di Grimoaldo, anche Ansegiso fu costretto a ritirarsi a vita privata.
Secondo gli Annales Xantenses, Ansegiso morì, nel 685[1].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Ansegiso da Begga ebbe due figli[3]:
- Pipino (645-714), maggiordomo di palazzo dei regni franchi, che fu il capostipite dei carolingi[3], che, come aveva predetto il nonno, generò una discendenza forte che avrebbe governato i Franchi[7]
- Clotilde o Rotilde, detta Doda (?- dopo il 692), che, secondo lo storico francese Christian Settipani, esperto di genealogie[8], fu regina consorte di tutti i Franchi, in quanto moglie di Teodorico III.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Arnolfo di Metz | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Ansegiso | ||||||||||
Arnoaldo di Metz | Ansberto (senatore) | |||||||||
Blithilde | ||||||||||
Doda di Metz | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (LA) Annales Xantenses, pag 35
- ^ a b (LA) Domus Carolingiae genealogia, pag 309, 17-18
- ^ a b c d e f (LA) Annales Xantenses, pag 34
- ^ a b c (LA) Liber de Episcopi Mittensibus, pag 264, 38-43
- ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 2
- ^ (LA) Annales Mettenses, pag 1 e pag 2
- ^ (LA) Liber de Episcopi Mittensibus, pag 265, 1-3
- ^ Settipani (1993), p. 115
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Annales Xantenses.
- (LA) Annales Marbacenses.
- (LA) Annales Mettenses Priores.
- (LA) Monumenta Germaniae historica: Liber de Episcopi Mittensibus.
- (LA) Monumenta Germaniae historica: Regum Francorum genealogiae.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 85986817 · CERL cnp01170840 · GND (DE) 137805616 |
---|