Addio, figlio mio!
Addio, figlio mio! | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1953 |
Durata | 92 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Giuseppe Guarino |
Soggetto | Giuseppe Guarino |
Sceneggiatura | Guido Chiolo e Arpad De Riso |
Casa di produzione | Circe Film |
Distribuzione in italiano | Indipendenti Regionali |
Fotografia | Carlo Fiore |
Montaggio | Jenner Menghi |
Musiche | Tarcisio Fusco |
Scenografia | Neri Martinelli |
Trucco | Anchise Pieralli e Giuseppe Ranieri |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Addio, figlio mio! è un film del 1953 diretto da Giuseppe Guarino.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Italia, seconda guerra mondiale. Giorgio, sottotenente di aviazione, riceve l'ordine di partire per l'Africa insieme al suo stormo. La fidanzata Elsa lo accompagna a Livorno e l'interruzione della linea ferroviaria li costringe a fermarsi in albergo, per quella che sarà la loro unica notte d'amore. Qualche mese dopo, la madre di Elsa muore e Elsa, che scopre di essere in attesa di un bambino, decide di trasferirsi a Roma per sottrarsi alle dicerie del paese. A Roma, ospite di un'amica, trova lavoro come guardarobiera in un locale notturno. Qui riceve le attenzioni di un ingegnere, Riccardo De Angelis, che la assume come impiegata nel suo ufficio. Intanto arriva la notizia che Giorgio è dato per disperso e Riccardo, che ha familiarizzato con il bambino, decide di sposare Elsa.
La vita dei tre trascorre serenamente per alcuni anni, fino a quando Giorgio torna in Italia: non volendo turbare la tranquillità di Elsa e del bambino, Giorgio decide di farsi da parte ma, preso dalla disperazione, finisce in una banda di malavitosi che una sera tentano una rapina proprio nella villa dell'ingegnere. I compagni rapiscono il bambino e Giorgio, per salvarlo, sacrifica la propria vita[1].
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La pellicola è ascrivibile al filone del melodramma sentimentale, comunemente detto strappalacrime, molto in voga tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 10 marzo del 1953.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Segnalazioni cinematografiche, XXXIII, Roma, Centro Cattolico Cinematografico, 1953, p. 128.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Addio, figlio mio!, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Addio, figlio mio!, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Addio, figlio mio!, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Addio, figlio mio!, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Addio, figlio mio!, su Box Office Mojo, IMDb.com.