ACE 2088
ACE 2088 videogioco | |
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Schermata su Commodore 64 | |
Piattaforma | Commodore 64, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | 1989 |
Genere | Simulatore di volo |
Tema | Fantascienza |
Origine | Regno Unito |
Pubblicazione | Cascade Games |
Programmazione | Ian Martin (C64), Andrew Tuley (Spectrum) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick e tastiera |
Supporto | Cassetta, dischetto[1] |
Requisiti di sistema | ZX Spectrum: 48k |
Serie | ACE |
Preceduto da | ACE 2 |
ACE 2088, sottotitolato The Space-Flight Combat Simulation solo sulle confezioni delle prime edizioni, è un videogioco simulatore di volo spaziale pubblicato nel 1989 per Commodore 64 e ZX Spectrum dalla Cascade Games. È il terzo e ultimo capitolo di una serie, dopo ACE e ACE 2, l'unico di ambientazione fantascientifica. Nei titoli precedenti ACE era la sigla di Air Combat Emulator, ma in questo capitolo non viene scritto esplicitamente.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Lo scenario è costituito da 32 sistemi stellari, ognuno dei quali ha 3 o 4 pianeti abitabili, per un totale di 118 pianeti che devono essere liberati da invasori alieni. I pianeti non hanno caratteristiche visibili, a parte il colore della superficie, e le missioni sono sostanzialmente tutte uguali[2], con variazioni solo nel numero di avversari. Il gioco è diviso in due fasi alterne, una strategica preparatoria e una di azione di volo e combattimento.
Nella fase strategica si è al comando di un'astronave madre, la Deliverance. La schermata mostra un monitor di computer con relativa tastiera decorativa. Sul monitor compaiono testi in inglese e immagini per controllare le funzioni dell'astronave. Altri pannelli informativi secondari possono mostrare informazioni testuali aggiuntive. In uno dei pannelli, in basso a destra, il giocatore fa scorrere i possibili comandi da dare. In questa fase si può anche salvare la partita. La Deliverance può viaggiare liberamente tra i sistemi stellari e tra le orbite dei pianeti di ciascun sistema, selezionandoli sulle mappe che compaiono sul monitor. Si ha in dotazione una squadriglia di tre caccia ZAC (Ziegler II Assault Craft) ed è possibile regolare la quantità di armamenti che ciascuno ha a bordo, prendendoli da riserve limitate. Si deve posizionare la Deliverance presso un pianeta a scelta e inviare uno dei caccia alla sua conquista.
Nella fase di combattimento si pilota il caccia con visuale in prima persona frontale dall'abitacolo. La schermata di gioco è divisa circa a metà, con la visuale esterna in alto e il quadro degli strumenti di bordo in basso. Nonostante la menzione di grafica 3D sulla confezione, non sono presenti veri oggetti tridimensionali[3]. I principali componenti del quadro strumenti sono il radar che mostra gli avversari nelle vicinanze e un pannello per i testi informativi; inoltre quattro piccole barre colorate descrivono le condizioni del caccia. Oltre a controllare la barra di comando, tramite tastiera si può variare la velocità, selezionare un'arma, attivare l'autopilota per andare verso il pianeta o per tornare alla Deliverance, sostituire il radar con un pannello informativo sugli armamenti. Si dispone di un triplo laser con munizioni illimitate e di equipaggiamenti opzionali: missili guidati, missili difensivi lanciati dal retro, bombe aria-terra, scudo difensivo extra, siluri autoricaricanti.
Per prima cosa va fatto un tragitto di avvicinamento al pianeta, durante il quale ci si scontra con i caccia nemici, secondo il manuale più agili di quello del giocatore, ma meno armati e resistenti. Raggiunto il pianeta si passa automaticamente all'orbita ravvicinata e ci si sposta sopra la superficie per bombardare le basi nemiche di terra, mentre si continuano ad affrontare i caccia. Una freccia nel quadro comandi suggerisce la direzione della prossima base. Giunti in prossimità di una base, questa diventa appena visibile da lontano come un oggetto minuscolo[3][2], e la bomba va sganciata al momento giusto quando la base passa nell'apposito mirino. Se si eliminano tutte le basi il pianeta è libero e si conquistano rifornimenti di armamenti.
La presenza di audio nel gioco è minimale[3].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Contrariamente al buon successo di ACE e al successo variabile di ACE 2, ACE 2088 fu poco apprezzato dalla critica, soprattutto per la scarsa giocabilità e monotonia dell'azione. Molti giudizi di riviste europee furono decisamente negativi[3][4][5] o poco sotto la sufficienza[2][6][7][8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) ACE 2088, su retrocollector.org.
- ^ a b c Zzap! 33.
- ^ a b c d Videogame & Computer World 4.
- ^ Commodore User 67.
- ^ Micromanía 15.
- ^ MicroHobby 191.
- ^ Zzap!64 49.
- ^ Crash 64.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- ACE 2088 (JPG), in Zzap!, anno 4, n. 33, Milano, Edizioni Hobby, aprile 1989, pp. 26-27, OCLC 955306919.
- ACE 2088 (JPG), in Videogame & Computer World, anno 2, n. 4, Rho (MI), Derby, maggio 1989, p. 12.
- (EN) ACE 2088 (JPG), in Zzap!64, n. 49, Ludlow, Newsfield, maggio 1989, p. 27, ISSN 0954-867X .
- (EN) ACE 2088 (JPG), in Crash, n. 64, Ludlow, Newsfield, maggio 1989, p. 18, ISSN 0954-8661 .
- (EN) ACE 2088 (JPG), in Commodore User, n. 67, Londra, EMAP, aprile 1989, pp. 38-39, ISSN 0265-721X .
- (ES) ACE 2088 (JPG), in MicroHobby, anno 6, n. 191, Madrid, HobbyPress, settembre 1989, p. 32, ISSN 9955-8653 .
- (ES) ACE 2088 (JPG), in Micromanía, segunda época, anno 5, n. 15, Madrid, Hobby Press, agosto 1989, p. 22, ISSN 9955-8726 .
- (ES) ACE 2088 (JPG), in Amstrad Sinclair Ocio, n. 9, BMF, novembre 1989, pp. 22-23.
- (DE) ACE 2088 (JPG), in Aktueller Software Markt, n. 5, Eschwege, Tronic Verlag, maggio 1989, p. 39, ISSN 0933-1867 .
- (EN) ACE 2088 – The Space-Flight Combat Simulation (manuale), Cascade Games, 1989.