Hercules è un film d'animazione commedia-mitologica sentimentale della Walt Disney, distribuito nelle sale cinematografiche mondiali il 14 giugno 1997. È considerato il 35° Classico Disney secondo il canone ufficiale.
Il film narra le avventure di Eracle (nel film chiamato con il suo nome latino, Hercules), figlio di Zeus nella mitologia greca, centrandosi maggiormente non tanto sulle famose dodici fatiche, quanto sulla meno conosciuta wikipedia:it:Titanomachia titanomachia.
Trama[]
Molti secoli fa, Zeus, il potente sovrano degli Dèi del Monte Olimpo, sconfisse i Titani imprigionandogli nelle viscere della Terra. Anni dopo, Zeus e la moglie Era danno alla luce Ercole, che viene amato ed ammirato da tutti gli Olimpici, tranne Ade, il perfido dio dell'oltretomba, che vuole vendicarsi di Zeus per essere stato messo a capo dell'aldilà. Il dio della morte consulta così le Parche, le quali predicono che diciotto anni dopo un allineamento dei pianeti avrebbe indicato il punto dove si trovano rinchiusi i Titani, permettendo ad Ade di liberarli e conquistare l'Olimpo; tuttavia, se Ercole fosse intervenuto, Ade avrebbe perso.
Una notte, così, Ade invia i due diavoletti Pena e Panico a rapire Ercole, fargli ingerire una pozione per renderlo un comune mortale e quindi ucciderlo. Proprio quando sta per bere tutta la pozione, Pena e Panico vengono interrotti da Alcmena e Anfitrione, una coppia di contadini senza figli che decide di adottare il piccolo Ercole, il quale, siccome non ha bevuto tutta la pozione per la mortalità, è dotato di una forza sovrumana.
Sedici anni dopo, Ercole cresce vivendo tra gli altri mortali, che lo deridono poiché il giovane, non riuscendo a controllare la propria forza, combina numerosi disastri. Dopo aver per sbaglio distrutto il mercato, Alcmena e Anfitrione gli rivelano di averlo adottato, mostrandogli anche un medaglione che gli avevano trovato addosso, con inciso un simbolo divino. Ercole quindi decide di andare al Tempio di Zeus per trovare risposta sulle sue vere origini: la gigantesca statua del Tempio viene posseduta da Zeus stesso, e prende vita alle preghiere di Ercole. Zeus così spiega al figlio tutta la verità sulle sue origini e gli dice che potrà tornare all'Olimpo solo se avesse dimostrato "di essere un vero eroe sulla Terra". Zeus gli invia anche il cavallo alato Pegaso (un regalo che il dio gli aveva fatto già alla sua nascita), il quale lo conduce da Filottete ("Fil"), un vecchio satiro addestratore di eroi. Il satiro però è riluttante ad accettare l'incarico, perché ha sempre fallito nel creare un eroe perfetto, ma accetta di addestrare Ercole dopo essere stato fulminato da Zeus. Nonostante le difficoltà e i distruttivi fallimenti dell'addestramento, Ercole riesce a diventare un agile combattente.
Completata la formazione di Ercole, ormai adulto, Fil decide di condurlo a Tebe a cavallo di Pegaso, per mettere a frutto le sue eroiche abilità nella caotica città. Durante il tragitto i tre si fermano a soccorrere Megara (Meg), una donna che viene importunata dal prepotente centauro Nesso, e della quale Ercole s'innamora. All'insaputa di Ercole, tuttavia, Megara è al servizio di Ade, al quale ha venduto la sua anima per salvare un uomo che amava, ma che poi la lasciò per un'altra donna. Dopo aver scoperto dalla donna che Ercole è in realtà ancora vivo, Ade inizia a pianificare tutta una serie di attacchi contro il semidio. Intanto Ercole arriva nell'affollata città di Tebe, dove però tutti lo ignorano credendolo uno in cerca di pubblicità; ma, dopo aver sconfitto la mostruosa Idra (inviatagli contro proprio da Ade), viene acclamato da tutti come un eroe. Ade, furioso, tenta di annientare il ragazzo mandandogli in continuazione tutti i suoi mostri, ma l'eroe pare imbattibile. Divenuto una celebrità adorata da tutti, Ercole torna al Tempio di Zeus e racconta al padre le proprie imprese, dicendo infine di essere pronto a diventare un dio, visto che è l'uomo più amato dalla Grecia. Zeus si congratula con il figlio, ma gli spiega che non è la fama a rendere tale un vero eroe, bensì deve "guardare nel suo cuore".
Mentre passa del tempo con Ercole, Megara si rende conto di essersi innamorata di lui. Fil scopre per caso l'alleanza tra Meg e Ade e lo dice ad Hercules, che rifiuta di credergli, e dopo un litigio il satiro decide di andarsene. Ade decide allora di usare Meg, avendo capito che il vero punto debole di Ercole era l'amore verso di lei: incontrato Ercole gli chiede, in cambio dell'incolumità di Meg, di dare a lui a tutti i suoi poteri per un solo giorno (quello dell'allineamento dei pianeti), ed Ercole accetta. I Titani vengono così liberati e tutto sembra andare per il peggio, gli dèi dell'Olimpo vengono sconfitti e messi in catene da Ade; Ercole riesce a salvare Tebe da un gigantesco ciclope (inviato da Ade per ucciderlo, cosicché il dio a fine giornata non avrebbe più dovuto ridargli la sua forza) usando l'astuzia, anziché la forza a cui aveva rinunciato. Ucciso il ciclope, Ercole rischia di essere schiacciato da una colonna, ma viene spinto via da Meg che viene investita al suo posto ed è gravemente ferita. A questo punto l'accordo con Ade, che aveva promesso che Meg sarebbe rimasta illesa, è spezzato, ed Ercole riprende i suoi poteri. Così Ercole salva il monte Olimpo, libera il padre e gli dèi e insieme sconfiggono di nuovo di Titani. Sfortunatamente per Ercole è tardi per salvare Meg: le Parche, vedendola morente, si preparano a tagliare il suo "filo della vita", e nonostante la tempestività di Ercole in sella a Pegaso, Atropo recide il filo e Meg perde la vita.
Ercole scende così negli inferi per riottenere l'anima dell'amata, offrendo persino la sua anima in cambio. Ade accetta la sua anima, a patto che Ercole riesca da solo a recuperare l'anima di Meg dal fiume Stige. L'eroe si tuffa quindi nello Stige, che gli sottrae la forza vitale man mano che s'inabissa per raggiungere l'anima di Meg, e le Parche si preparano nuovamente, stavolta per porre fine alla vita dell'eroe. Tuttavia, grazie alla volontà di sacrificare la sua vita per Meg, Ercole ritorna trionfante in superficie con l'anima dell'amata trasformato in un dio immortale (il suo filo della vita diventa improvvisamente d'oro e quindi indistruttibile, per lo stupore delle Parche), e fa cadere nello Stige Ade stesso, che viene trascinato via da anime vendicative. Ercole riesce così a ridare la vita a Meg e viene trasportato nel Monte Olimpo, dove Zeus e gli dèi sono pronti ad accoglierlo. Ercole però, afferma di non poter vivere senza Meg e chiede quindi di restare sulla Terra in qualità di semidio. Zeus accetta la richiesta del figlio e gli permette di restare sulla Terra con l'amata. A quel punto, Ercole e Megara si scambiano un lungo e appassionato bacio d'amore.
Nel finale, Zeus crea una costellazione a forma di Ercole per far adorare a tutti quanti Ercole come un vero eroe, realizzando, così, il più grande sogno di Filottete.
Personaggi[]
Principali[]
- Ercole, figlio di Zeus, reso mortale da Ade. È un ragazzo molto dolce e timido, anche se ingenuo. Il suo sogno è diventare un eroe per tornare sull'olimpo con il padre. Quando però ci riesce, alla fine, sceglie di restare umano per rimanere con Meg, di cui si è innamorato.
- Megara (Meg), la ragazza è alleata di Ade a cui ha ceduto l'anima per salvare la vita all'uomo che lei amava ma che poi la lasciò per un'altra. È molto dura e allo stesso tempo sensuale, sebbene nasconda un lato malinconico e dolce. In seguito si innamora di Ercole e passa dalla sua parte.
- Filottete (Fil), il satiro che addestra gli eroi della mitologia greca. È burbero all'esterno, ma in realtà ha un cuore d'oro. Ama molto la compagnia delle Ninfe, ma la cosa non è reciproca, tuttavia, durante la celebrazione della vittoria di Ercole, viene baciato appassionatamente da Afrodite.
- Ade, il dio dei morti, fratello di Zeus, quindi zio di Ercole, è l'antagonista della storia. Esuberante e logorroico, tuttavia molto irascibile.
Secondari[]
- Zeus, padre di Ercole e re degli dei dell'Olimpo.
- Era, mamma di Ercole.
- Hermes, messaggero degli dei.
- Pena e Panico, gli scagnozzi di Ade. Hanno il potere di cambiare forma, ma dimostrano di avere poca fedeltà verso Ade.
- Pegaso, il cavallo alato donato da Zeus al figlio.
- Anfitrione e Alcmena, genitori adottivi di Ercole.
Produzione[]
Il film ha un taglio visivo originale e inusuale rispetto agli altri film Disney, dovuto al fatto che il caricaturista britannico Gerald Scarfe disegnò i tratti salienti dei personaggi.
Il personaggio di Ade avrebbe dovuto essere lento e minaccioso (più simile alla sua versione mitologica originale, dove è descritto come freddo e distaccato, temuto da dèi e uomini); quando James Woods si presentò per la parte usò un linguaggio veloce e compulsivo che fece buona impressione sugli autori, e quindi il personaggio venne cambiato in un affarista senza scrupoli, benché comico e chiacchierone (che sta simpatico solo a Zeus).
Il film guadagnò considerevolmente meno delle altre produzioni Disney distribuite in tutta Europa.
Colonna sonora[]
La colonna sonora del film è costituita dalle seguenti canzoni, interpretate nel corso della storia dai vari personaggi:
- Tanto tempo fa... (Long Ago): le Muse raccontano il combattimento di Zeus contro i Titani.
- Il racconto delle Muse (The Gospel Truth): le Muse raccontano le vicende di Ercole bambino, dal piano di Ade a quando diventa un mortale.
- Io posso farcela (Go the distance): Ercole pensa alla sua situazione attuale e decide lasciare i suoi genitori adottivi per raggiungere il tempio di Zeus e avere risposte sulla sua vita. Nella versione italiana è cantata da Alex Baroni.
- Io posso farcela - Reprise: Ercole continua la sua canzone mentre vola da Filottete in groppa a Pegaso.
- L'ultima speranza (The last hope): Filottete sottopone Ercole a un duro addestramento per renderlo un eroe.
- Ieri era Zero (Zero to Hero): le Muse cantano sul successo di Ercole mentre questo viene mostrato sconfiggere i molteplici mostri inviati da Ade.
- Ti vada o no (I Won't Say I'm in Love): canzone di Meg, dove la ragazza accompagnata dalle Muse scopre di essere innamorata di Hercules. È cantata da Barbara Cola nella versione italiana. Nei titoli di coda, invece è cantata da Paola e Chiara.
- È nata una stella (A Star is Born): canzone conclusiva del film sempre cantata dalle Muse.
Edizione italiana[]
Come per molte altre produzioni Disney, anche in Hercules si annoverano volti famosi tra le voci dei personaggi. Lo stesso Hercules (adulto) è stato doppiato da Raoul Bova, Filottete ha la voce di Giancarlo Magalli, Megara da Veronica Pivetti, mentre i due scagnozzi di Ade (Pena e Panico) hanno le voci del duo comico Zuzzurro e Gaspare (Nino Formicola è Panico e Andrea Brambilla è Pena).
Riconoscimenti[]
- 1998 - Premio Oscar
- Nomination Miglior canzone (Go The Distance) a Alan Menken e David Zippel
- 1998 - Golden Globe
- Nomination Migliore canzone originale (Go The Distance) a Alan Menken e David Zippel
- 1998 - Saturn Award
- Nomination Miglior film fantasy
- 1998 - Blockbuster Entertainment Awards
- Nomination Miglior film d'animazione
- Nomination Miglior canzone (Go The Distance)
- 1997 - Los Angeles Film Critics Association Awards
- 1998 - Golden Reel Award
- Miglior montaggio sonoro in un lungometraggio d'animazione
- Nomination Miglior montaggio negli effetti sonori
- 1998 - ASCAP Award
- Top Box Office Films a David Zippel
- 1997 - Annie Awards
- Miglior regia a Ron Clements e John Musker
- Miglior personaggio animato (Ade) a Nik Ranieri
- Migliori effetti animati a Mauro Maressa
- Miglior scenografia a Alice Dewey, Ron Clements e John Musker
- Nomination Miglior film d'animazione
- Nomination Miglior personaggio animato (Meg) a Ken Duncan
- 1998 - Artios Award
- Nomination Miglior casting per un film d'animazione a Ruth Lambert
- 1998 - Young Artist Awards
- Nomination Miglior attore giovane a Josh Keaton
- 1998 - Golden Screen
- Golden Screen
Differenze tra il film e la mitologia[]
- La versione Disney del mito di Eracle (per il quale venne usato il nome latino Hercules, piuttosto che il greco originale Ἡρακλῆς, Herakles, a causa della sua prominenza nella cultura Occidentale) è una libera e alternativa interpretazione del personaggio e dell'intera cultura dell'antica Grecia, basata comunque su fonti e personaggi ben noti. Gli sceneggiatori della Disney si presero molte libertà circa il mito originale, forse giudicando alcuni degli originali personaggi e avvenimenti inappropriati per il pubblico più giovane. La Disney ha fatto anche largo uso degli stereotipi nel delineare l'aspetto dei personaggi, in particolare degli Dei dell'Olimpo, come quello di descrivere le Parche come megere demoniache, le Muse come dive dello spettacolo e i Titani come grezzi e bruti giganti.
- Il film contiene numerosi riferimenti alle imprese di Eracle: dalle Dodici Fatiche, come quella dell'Idra di Lerna e quella del Cinghiale di Erimanto, ad altri miti che riguardano il personaggio, e la sua storia viene spesso integrata con imprese e particolari che nella mitologia sono invece compiute da altri eroi; l'esempio più vistoso è il cavallo alato Pegasus che è preso in prestito dal mito di Bellerofonte, mentre il viaggio nell'Ade alla ricerca dell'amata ricalca (ma con il lieto fine) il mito di Orfeo ed Euridice.
- Altre due differenze maggiori sono quella relativa alla nascita di Hercules e al personaggio di Megara. Nel film, Hercules è figlio di Zeus ed Era, ed è quindi un dio vero e proprio; rapito da Pena e Panico, viene reso quasi del tutto mortale da una pozione magica, ma il suo pianto attira una coppia di pastori, Alcmena e Anfitrione: Pena e Panico si trasformano in serpenti per uccidere il bambino, che però li mette fuori gioco grazie alla forza che gli era rimasta; egli viene quindi adottato dai due pastori. Nella mitologia, invece, Eracle è figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, che non è pastore bensì re di Trezene; poiché Alcmena è fedele al marito, Zeus assume il suo aspetto per sedurla. La legittima sposa di Zeus, Era, odia con tutta sé stessa il bambino ed è proprio lei ad inviargli contro i serpenti per ucciderlo (che vengono uccisi dal bimbo ancora in fasce).
- Nel film, Hercules conosce, s'innamora e vive "per sempre felice e contento" con una sola donna, chiamata Megara. Essa è la sovrapposizione di due figure mitologiche, Megara, dalla quale eredita poco più del nome, e Deianira. Dalla prima Eracle ebbe due figli, che vennero uccisi (assieme alla madre, secondo alcune versioni) dallo stesso Eracle, reso temporaneamente folle da Era. Deianira viene sposata successivamente, ed è lei che Eracle salva dal centauro Nesso, che, in punto di morte, dona alla donna il suo sangue, dicendole di usarlo sul marito se lui l'avessa tradita. Ciò effettivamente avviene - Eracle lascia Deianira perIole - e la donna bagna una tunica del marito col sangue di Nesso: quando Eracle la indossa, viene colpito da atroci sofferenze e si suicida bruciandosi su unapira funebre; anche Deianira, disperata, si toglie la vita. Asceso all'Olimpo dopo la morte, Eracle sposa infine la dea Ebe.
- Anche la figura di Filottete è rivisitata molto liberamente: nel mito, Eracle ha avuto molti maestri, fra i quali il centauro Chirone e Lino, mentre Filottete è un personaggio completamente umano, un arciere che, con l'aiuto di Eracle, partì per la guerra di Troia (noto anche grazie al mito della sua freccia avvelenata). IlFilottete disneyano, che è un satiro, prende da lui solamente il nome.
Altre differenze rispetto al mito o incongruenze storiche sono: rita supporta
- Le Parche fanno parte della mitologia romana, non di quella greca: il loro equivalente greco sono le Moire; l'aspetto orribile che hanno nel film Disney è però probabilmente ispirato a quello delle Graie. Da notare che però nel doppiaggio originale le tre dee sono chiamate "Fates", nome usato in inglese per indicare le Moire greche.
- Nel mito, Eracle ha un fratello gemello, Ificlo (con la particolarità di essere gemelli solo per parte di madre, poiché il padre di uno è Zeus, quello dell'altro è Anfitrione).
- Nel mito, Ade è fratello di Zeus e quindi zio di Eracle; nel film questa parentela non è citata
- Nel film sono presenti solo cinque delle nove Muse mitologiche: la leader del quintetto, la più alta, è Calliope, musa della poesia epica; la musa dai capelli lunghi, mossi e voluminosi è Melpomene, che presiede alla tragedia; la musa con la coda di cavallo è Clio, che presiede alla storia; la musa dai capelli ricci è Tersicore, che rappresenta la danza; la musa più bassa e paffuta è Talia, quella della commedia. Sono assenti Euterpe (poesia lirica), Erato (poesia amorosa), Polimnia(mimica) e Urania (astronomia).
- In alcune versioni del mito originale, Eracle non segue esattamente il "prototipo" dell'eroe perfetto, essendo spesso ingordo o ubriaco.
- Eracle non ha mai incontrato Medusa, che venne invece uccisa da Perseo
- L'idra di Lerna non venne sconfitta a Tebe, bensì, per l'appunto, presso Lerna; nel mito, essa è affiancata anche dal Carcino.
- Analogamente, la battaglia a Tebe contro il ciclope, che Hercules acceca con un tizzone ardente, è ripresa del mito di Ulisse, che fa lo stesso a Polifemo per poter fuggire dalla sua grotta.
- Nell'adattamento italiano della canzone Ieri era Zero (Zero to Hero) vi è una piccola imprecisione storica dovuta alla necessità di trovare una rima da sostituire alla versione inglese Zero/Hero: una delle ultime strofe recita infatti "Ieri era zero./Zero./Zero./Oggi è il più forte/Dell'impero", ma le città e i territori greci di quel periodo non furono mai riuniti sotto un impero, come invece sarebbe accaduto con la civiltà romana.
- Quando Ercole incontra Filottete, in casa del satiro c'è una trave di legno che, a quanto dice "Phil", «Apparteneva al pennone dell'Argo» presupponendo quindi che la spedizione degli Argonauti fosse già avvenuta. Nel mito invece essa si verifica solo quando Eracle è già adulto, e lui stesso prende parte alla spedizione per un breve periodo, per poi allontanarsi.
Riferimenti ad altre opere[]
- Quando Megara porta Hercules a teatro i due assistono alla rappresentazione di un "Edipo...", dato che il giovane semidio non ricorda il titolo completo; si tratta ovviamente dell'Edipo re o dell'Edipo a Colono di Sofocle (autore tra l'altro di una tragedia intitolata Filottete, come il satiro che allena il protagonista).
- Il modo in cui Ade chiama Zeus Mr. "Ehi, tu, fuori dalla mia nuvola" è una chiara citazione alla canzone dei Rolling Stones "Get Off My Cloud".
- La canzone "Go The Distance" è una citazione al film Rocky.
- Nel film appare per alcuni secondi Scar, il cattivo de Il re leone, come leone nemeo, la cui pelle è indossata da Ercole nella scena della villa. Andreas Deja, l'animatore che si è occupato di Ercole Adulto, ha animato anche Scar ne Il re leone.
- Mentre Hercules e Filottete si trovano a Tebe in cerca di un'impresa da compiere, il satiro, dopo essere stato sfiorato da una biga che procedeva a tutta velocità, pronuncia la celebre frase "Sto camminando qui!" (I'm walking here!), tratta dal film Un uomo da marciapiede, quando Rico Rizzo (Dustin Hoffman), mentre attraversa la strada, rischia appunto di essere investito.
- Durante la canzone Ieri era zero si nota nel cielo una costellazione simile a Marilyn Monroe. Nel trailer originale, invece, al posto della donna c'era Sebastian, il granchio coprotagonista de La sirenetta.
- Durante la canzone finale, "A Star is Born", Ermes suona il piano in maniera molto simile a Paul Shaffer, pianista e cantante al The Late Show With David Letterman. Questo perché a dare la voce e l'aspetto a Hermes è lo stesso Shaffer.
- Durante l'addestramento di Hercules, si possono notare lui, Fil, e Pegaso che sopra un ceppo, nella spiaggia, al tramonto provano la mossa dell'airone, chiaro riferimento al film The Karate Kid.
- Quando Hercules e Meg sono nel giardino, Hercules lancia una pietra contro una statua di Venere alla quale stacca per errore le braccia, trasformandola di fatto nella Venere di Milo
- Sempre nella stessa scena, mentre Meg canta con le muse, tra le statue si vede quella di Amore e Psiche eseguita da Antonio Canova.
Riferimenti alla cultura di massa americana[]
Il film presenta inoltre molti riferimenti alla cultura americana degli anni '90, visibili per lo più nella canzone Ieri era zero:
- La bevanda che Hercules sponsorizza si chiama Herculade, una parodia della bibita Gatorade.
- Air Herc, il marchio dei sandali che si vede nel film è un parodia della marca di scarpe Air Jordan.
- Viene creata per Hercules la Grecian Express, parodia della carta di credito American Express
- Nella scena in cui Ade tenta di convincere Hercules ad abbandonare i suoi poteri, il dio dei morti pronuncia la frase: "Ho dei programmi per il 2000", riferendosi alla teoria secondo la quale nel 2000 ci sarebbe stata la fine del mondo
- Filottete, nel descrivere la superaffollata città di Tebe, dice che è chiamata la "Grande Oliva", parodiando il soprannome di New York, la "Grande Mela"
- Nella versione inglese, nella scena in cui Hercules salva i due bambini (che in realtà erano Pena e Panico), uno dei due urla "Qualcuno chiami il IX I I". IX, I, I sono i numeri romani che stanno per 9-1-1, il numero del pronto soccorso negli Stati Uniti (nell'edizione italiana dice solamente "Chiamate i soccorsi")
Serie animata[]
Dopo il successo del film, è stata prodotta un'intera serie televisiva con gli stessi protagonisti della pellicola originale, più alcuni nuovi personaggi. Dato che in questa serie, Hercules è giovane (non ha ancora i muscoli sviluppati, indossa sempre la tunica bianca ed è goffo), Megara non appare, tranne in due episodi. Nel primo lei ed Hercules giovani si conoscono perché lei gli chiede una commissione, ma poi entrambi si dimenticano l'uno dell'altro per colpa dell'acqua dell'oblio di Ade. Nell'altro invece lei e Hercules si sono sposati e mentre sistemano le cose nella loro nuova casa, lui le racconta alcuni episodi di quando era giovane. Stranamente in questa serie Ade sa che Hercules è vivo, mentre nel film lo scopre solo quando suo nipote incontrerà Megara (anche se nell'episodio che vede il primo incontro fra Ercole e Megara lo stesso Ade è stato poi travolto dall'acqua dell'oblio).
Curiosità[]
- È il primo film Disney a essere basato sulla mitologia greca.
- Zeus e Pegaso erano già apparsi in Fantasia.
- Nel film quando Hercules si fa ritrarre, come copricapo/mantello ha la pelliccia di Scar, il cattivo de: Il re leone.