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Stanislao Canovai

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Elementi di fisica matematica, 1809

Stanislao Canovai (Firenze, 27 marzo 1740Firenze, 17 novembre 1812) è stato un religioso, matematico e storico italiano, che può considerarsi l'iniziatore del movimento fisico-matematico che si sviluppò nella Toscana del secondo Settecento.[1]

Nacque a Firenze nel 1740 e poco si conosce della sua infanzia. Entrò ancora ragazzo nell'ordine religioso degli scolopi, studiando dapprima a Firenze sotto la guida del matematico Gregorio Fontana e successivamente, trasferitosi a Pisa, ebbe come docenti Odoardo Corsini e Carlo Antonioli.[1]

Nel 1765 gli venne conferita la cattedra di filosofia e teologia presso il seminario vescovile di Cortona, dove ricoprì anche il ruolo di docente di matematica. Durante i quindici anni di docenza a Cortona, ebbe nel 1768 l'incarico temporaneo di pochi mesi di insegnare matematica e fisica presso il Collegio reale di Parma.[1]

Insieme ad altri colleghi e studiosi amici, manifestava la volontà di creare un insegnamento congiunto di principi di matematica e sperimentazione fisica, in cui il calcolo differenziale ed integrale fossero la base per la formulazione matematica dei fenomeni fisici secondo la tradizione newtoniano-euleriana. Partendo da questo principio, Canovai volle agire per stimolare e realizzare un proficuo dibattito scientifico che non rimanesse solo a livello speculativo ma che interessasse le attività didattiche sia nelle scuole sia nelle università.[1]

Questa sua visione si tradusse nella redazione di un grande manuale Lezioni elementari di matematiche, in cui Canovai, partendo dalle definizioni e dal fornire la base matematica arrivava alle applicazioni fisiche.[1]

Molti furono gli ambiti speculativi di cui si interessò Canovai, dall'ottica all'astronomia fino a giungere alle materie storiche e sacre.[1]

Morì nel 1812 a Firenze.[1]

  1. ^ a b c d e f g DBI.

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