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Sangiaccato di Kjustendil

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Sangiaccato di Kjustendil
Sangiaccato di Kjustendil
Il Sangiaccato di Kjustendil nel 1829
Informazioni generali
CapoluogoKjustendil
Dipendente daImpero ottomano (bandiera) Impero ottomano
Amministrazione
Forma amministrativaSangiaccato
Evoluzione storica
Inizio1395
CausaIstituzione
Fine1878
CausaScioglimento
Preceduto da Succeduto da
Principato di Velbazhd




Oggi parte di
Impero ottomano (bandiera) Sangiaccato di Monastir
Impero ottomano (bandiera) Sangiaccato di Salonicco
Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Grecia (bandiera) Grecia
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord
Kosovo (bandiera) Kosovo
Serbia (bandiera) Serbia

Il sangiaccato di Kjustendil era un'unità amministrativa-territoriale ottomana esistita dal 1395 al 1878.[1] Comprendeva le ex terre di Costantino Dragaš.[2]

Il sangiaccato di Kjustendil forniva il maggior numero di spahi per l'esercito ottomano di tutti i sangiaccati europei, ad eccezione della Rumelia. Nelle sue terre si trova il Monastero di Rila e la città di Veles, nell'odierna Macedonia del Nord.

La torre Pirgova del XV-XVI secolo, Kjustendil.

Il pascià di Kjustendil fu il primo ad essere mirmiran nell'Impero ottomano a causa della gloriosa storia militare della città con la battaglia di Velebusdo e a causa di Costantino Dragaš, nonno dell'ultimo imperatore romano (Costantino XI Paleologo) nonché trisavolo del primo zar russo (Ivan il Terribile).[3]

  1. ^ (EN) Abdeljelil Temimi, The first international conference on the Ottoman Archeology Code, Fondation Temini pour la recherche scientifique et l'information, 1997, p. 72, ISBN 978-9973-719-65-2. URL consultato il 26 settembre 2021.
  2. ^ (EN) Chris Kostov, Contested Ethnic Identity: The Case of Macedonian Immigrants in Toronto, 1900-1996, Peter Lang, 2010, p. 53, ISBN 978-3-0343-0196-1. URL consultato il 26 settembre 2021.
  3. ^ Енциклопедичен речник Кюстендил, стр. 337, БАН., 1988.

Collegamenti esterni

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