Saluki
Saluki | |
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Classificazione FCI - n. 269 | |
Gruppo | 10 Levrieri |
Sezione | 1 Levrieri a pelo lungo o frangiato |
Standard n. | 269 (en ) |
Nome originale | Saluki |
Origine | Mezzaluna fertile[1] |
Altezza al garrese | maschi cm, femmine cm |
Peso ideale | tra i 16 e 25kg |
Razze canine |
Il Saluki o levriero persiano è forse la più antica fra le razze canine conosciute, selezionata in epoca protostorica nella c.d. "Mezzaluna fertile" quasi 7000 anni fa[1]. Largamente ammirato per la sua bellezza, velocità e resistenza il Saluki ha viaggiato nella storia attraverso il Medioriente con le tribù nomadi del deserto; difatti l'habitat e l'origine della razza includevano una regione compresa tra il Sahara e il Mar Caspio. Come risultato diretto, i tipi variavano in questa vasta area, principalmente nella taglia e nel mantello. Il Saluki, come tutti i levrieri fa parte della famiglia dei "cacciatori a vista" (sighthound in inglese); assomiglia al tazy.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Forme canine simili al Saluki sono state selezionate nella Mezzaluna fertile per la caccia in branchi veloci[1]: diverse porcellane rinvenute a Susa e databili al 4000 a.C. raffigurano agili cani da caccia del tipo levriero, seppur cristallizzino l'immagine di cani a orecchie diritte. Altri levrieri (sia Saluki sia Tesem) sono massicciamente raffigurati nei reperti egizi del Medio Regno[2] ed a partire dalla XVIII dinastia egizia rileviamo la predominanza del Saluki sulle altre tipologie di levriero[3].
In Medioriente, i cani erano spesso considerati impuri, ma il Saluki era molto apprezzato dai Beduini. Talvolta i cani cacciavano in tandem con i falchi: questi ultimi trovavano la preda e poi il Saluki la raggiungeva. I Beduini in medio-oriente apprezzavano tale razza e li selezionavano secondo criteri estetici e di funzionalità nella caccia; essi dormivano con i padroni nelle tende per proteggersi dal calore del giorno e dal freddo della notte.
Il Saluki fu portato in Inghilterra nel 1840; non vi fu un vero interesse comunque, fino a che Florence Amherst importò il primo Arabian Saluki nel 1895 dai canili del principe Abdullah della Transgiordania. I cani del re Abdullah erano probabilmente originari delle aree curde della Siria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Salute fisica
[modifica | modifica wikitesto]Come la maggior parte dei levrieri, il Saluki è una razza molto sana. Il Saluki ha un'aspettativa di vita discretamente lunga, in media 12-13 anni.
Carattere
[modifica | modifica wikitesto]Un vero Saluki mantiene le qualità dei cani da caccia. Possono sembrare riservati e indifferenti. Essi apprendono velocemente ma si possono annoiare dalla ripetizione, così le sessioni di addestramento dovrebbero essere brevi e variate. Il Saluki necessita di esercizio regolare, però si comporta in modo tranquillo in casa. Essi non abbaiano molto ma "cantano" quando sentono che qualcosa non va o quando un membro della famiglia sta via per un lungo periodo di tempo. Vanno d'accordo con i bambini ma devono essere rispettati quando vogliono essere lasciati soli e riposare. Sensibile e intelligente, il cane Saluki non dovrebbe mai essere addestrato usando la forza o le maniere forti. Sono di solito tranquilli e non abbaiano senza ragione. Il Saluki è più lento del Greyhound ma è molto più resistente. Può mantenere la sua notevole andatura anche fino a 4-6 chilometri, mentre lo sprint del Greyhound si esaurisce dopo 400-600 metri.
Media
[modifica | modifica wikitesto]Nel film d'animazione Disney Oliver & Company del 1988, uno dei personaggi principali, Rita, è una femmina di razza Saluki.
Nel DLC del videogioco Cuphead, una dei boss è una femmina di Saluki, aiutata dai suoi compagni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Freedman, A, Genome Sequencing Highlights the Dynamic Early History of Dogs, in PLoS Genet., vol. 10, 2014, pp. e1004016, DOI:10.1371/journal.pgen.1004016, PMC 3894170, PMID 24453982.
- ^ Thomas T. Allsen, The Royal Hunt in Eurasian History, University of Pennsylvania Press, 2006, ISBN 978-0-8122-3926-3.
- ^ Goldwasser O (2002), Prophets, Lovers and Giraffes, Harrassowitz Verlag, ISBN 978-3-447-04590-2, p. 106.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Duggan BP (2009), Saluki : The Desert Hound and the English Travelers Who Brought It to the West, McFarland & Co Inc., ISBN 978-0-7864-3407-7.
- Goldwasser O (2002), Prophets, Lovers and Giraffes, Harrassowitz Verlag, ISBN 978-3-447-04590-2.
- Goodman G (1995), The Saluqi : Coursing Hound of the East, Midbar Inc., ISBN 0-9639224-0-8.
- Leighton Robert (1907), The New Book of the Dog, Cassell and Company.
- Palika L (2007), The Howell Book of Dogs : The Definitive Reference to 300 Breeds and Varieties, John Wiley & Sons, ISBN 978-0-470-00921-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su saluki
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) saluki, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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