Salto in alto
Salto in alto | |
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Federazione | World Athletics |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Outdoor e indoor |
Campo di gioco | Campo |
Olimpico | dal 1896 (uomini) dal 1928 (donne) |
Campione mondiale | Maschile outdoor:![]() Femminile outdoor: ![]() Maschile indoor: ![]() Femminile indoor: ![]() |
Campione olimpico | Maschile:![]() (2024) Femminile: ![]() |
Il salto in alto è una specialità sia maschile sia femminile dell'atletica leggera in cui l'atleta deve superare con un salto un'asticella orizzontale messa a una certa altezza.
Il salto si può effettuare in qualsiasi modo, purché ci si stacchi da terra con un piede solo.[1] La tecnica di salto più utilizzata è lo stile Fosbury, introdotta a partire dagli anni 1960 e resa celebre da Dick Fosbury, oro ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968.[2]
La disciplina può essere praticata sia indoor che outdoor benché, a livello olimpico, solo in quest'ultima varietà.
Il record mondiale maschile è tra i più longevi dell'atletica leggera: appartiene al cubano Javier Sotomayor, che, nel 1993 a Salamanca, saltò 2,45 m; mentre quello femminile è stato stabilito il 7 luglio 2024 al Meeting de Paris dall'ucraina Jaroslava Mahučich con la misura di 2,10 m[3].
Ancora Sotomayor detiene dal 1989 il record indoor con 2,43 m conseguito a Budapest mentre più recente, in tale varietà, è il primato femminile, appannaggio della svedese Kajsa Bergqvist, che ad Arnstadt raggiunse i 2,08 m nel 2006.
Regole
[modifica | modifica wikitesto]In gara, all'inizio l'asticella è messa a un'altezza relativamente modesta, poi viene alzata con incrementi di 2, 3 o 5 cm, o a volte di un cm nei tentativi di record. Ogni atleta può scegliere a che altezza entrare in gara. Una volta effettuato un salto a quella altezza, nessuno può entrare ad una misura inferiore.
L'atleta ha 60 secondi di tempo da quando viene chiamato; quando rimangono 2-3 atleti ne ha 90, quando rimane un atleta ha 3 minuti. Dopo tre salti falliti consecutivi è eliminato. Vince l'atleta che ha saltato la misura maggiore. Se due o più saltano la stessa altezza massima, vince chi ha fatto meno errori a tale altezza. Se ancora pari, vince chi ha fatto meno errori in tutta la competizione. Se le serie degli atleti risultano identiche, si effettuano salti ulteriori (jump-off), le cui misure sono anch'esse valide ai fini dei record, ma se gli atleti ex aequo trovano un accordo, la gara può finire alla pari (cosa che è successa, ad esempio, ai Giochi olimpici di Tokyo 2020).
L'asticella è di vetroresina o altro materiale ma non metallo. Altri materiali sono permessi, ma entro certi limiti di peso e curvatura. L'asticella è lunga circa 4 m (la World Athletics regola la lunghezza a scopo di record), con una sezione trasversale circolare, e due punti di appoggio semicircolari con una superficie piatta alle estremità. È collocata all'altezza voluta su due montanti regolabili che prendono il nome di ritti.
L'altezza saltata si misura dal punto di decollo al bordo superiore della parte centrale dell'asticella. Al di là dell'asticella c'è un materasso molle di gommapiuma, che permette un atterraggio sicuro. Gli atleti devono saltare con un solo piede. Nel salto possono toccare l'asticella, ma il salto è nullo se questa cade per il tocco. In rari casi l'atleta è stato autorizzato a ripetere il tentativo, ma solo se il giudice dichiara che l'asticella è caduta per circostanze esterne, come il vento. Ci sono 4 parti dell'esecuzione: rincorsa, stacco, volo e atterraggio.
Nell'anno sportivo 2016-17, la revisione del regolamento tecnico internazionale ha introdotto la regola per cui un salto è nullo anche se l'atleta, nella rincorsa, tocca l'asticella o l'immaginario piano verticale posto tra i ritti e poi non effettua il salto.[4][5] Se invece l'atleta non supera il piano verticale tra i ritti, può ripetere il tentativo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anche se probabilmente il salto in alto era praticato già nei Giochi olimpici antichi, la prima gara documentata avvenne in Scozia all'inizio del XIX secolo, e fu vinta con un salto di 1,67 m.
I primi saltatori usavano un approccio diretto all'asticella (valicamento frontale) o una tecnica detta "a forbice": l'atleta si accostava all'asticella in diagonale e gettava al di là prima la gamba interna (la più vicina all'asticella) e poi l'altra, con un movimento che ricorda le lame delle forbici.
Verso fine secolo la tecnica di salto iniziò a evolversi, a partire da quella introdotta da Michael F. Sweeney: iniziato il salto come nella tecnica a forbice, si stende la schiena in orizzontale sopra l'asticella volgendo il fianco verso l'asticella; con questa tecnica il valicamento è più facile, e il saltatore portò il record mondiale a 1,97 m nel 1895.
Un altro atleta statunitense, George Horine, ideò una tecnica ancor più efficiente, detta western roll. La rincorsa è sempre diagonale rispetto all'asticella, ma lo stacco si fa con la gamba interna, mentre quella esterna è portata verso l'alto per proiettare il corpo oltre l'asticella mantenendo sempre il fianco verso l'asticella. Horine portò il record mondiale a 2,01 m nel 1912 e la sua tecnica fu largamente usata nella gara dei Giochi olimpici di Berlino 1936, vinta da Cornelius Johnson con 2,03 m.
I saltatori statunitensi e sovietici dominarono per i successivi quarant'anni, che videro l'evoluzione della tecnica ventrale, o straddle, in cui il saltatore scavalca l'asticella a pancia sotto, con il torso quasi parallelo a essa.
Fra i più grandi saltatori ventrali si ricordano Charles Dumas, che saltò 2,13 m nel 1956, John Thomas che valicò per primo i 2,23 m nel 1960 e Valerij Brumel', che dominò per oltre quattro anni, portando il record mondiale a 2,28 m e vincendo l'oro ai Giochi olimpici di Tokyo 1964, prima che la sua carriera fosse interrotta da un incidente in moto.
Gli allenatori statunitensi, incluso il due volte campione NCAA Frank Costello dell'Università del Maryland, migrarono in Russia per imparare da Brumel' e dai suoi allenatori. Tuttavia fu un solitario innovatore all'Università statale dell'Oregon, Dick Fosbury, a portare il salto in alto nel nuovo secolo. Grazie al materassino di atterraggio più alto e più soffice, egli aggiunse una nuova rotazione al vecchio salto ventrale. Passò l'asticella prima con la testa e le spalle, poi con la schiena arcuata, in una posizione che gli avrebbe fatto rompere il collo sulle vecchie buche di atterraggio in sabbia.[2]
Dopo la sua vittoria con lo stile Fosbury ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968, la tecnica iniziò a diffondersi in tutto il mondo e ben presto divenne la più in uso. L'ultimo uomo a stabilire il record mondiale con lo stile ventrale fu il sovietico Volodymyr Jaščenko, che saltò 2,33 m nel 1977 e poi 2,35 m (indoor) nel 1978; l'ultima donna fu Rosemarie Ackermann, la prima a superare la soglia dei 2 metri (1977).[6]
Dopo la rivoluzione Fosbury, si sono distinti gli statunitensi Dwight Stones (con un personale di 2,34 m) e Franklin Jacobs (alto 1,73 m, riuscì a valicare un'asticella posta a 59 cm più in alto, a 2,32 m); i cinesi Ni Zhiqin e Zhu Jianhua; i tedeschi Gerd Wessig e Dietmar Mögenburg; il campione mondiale svedese Patrik Sjöberg e il campione olimpico e mondiale cubano Javier Sotomayor. In campo femminile si sono affermate l'italiana Sara Simeoni, la tedesca Ulrike Meyfarth e la bulgara Stefka Kostadinova.
Record mondiale secondo quattro diverse tecniche di salto[7] | ||||
---|---|---|---|---|
Anno | Stile | Atleta | Misura | |
1895 | Forbice | ![]() |
1,97 m | |
1912 | Costale | ![]() |
2,01 m | |
1978 | Ventrale | ![]() |
2,35 m | |
1993 | Fosbury | ![]() |
2,45 m |
Record
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Il record mondiale maschile è di 2,45 m, stabilito nel 1993 dal cubano Javier Sotomayor, mentre il record mondiale femminile è di 2,10 m ed è stato stabilito nel 2024 dalla ucraina Jaroslava Mahučich. A livello indoor i record mondiali sono detenuti dallo stesso Javier Sotomayor con la misura di 2,43 m e dalla svedese Kajsa Bergqvist con 2,08 m.
Il miglior differenziale, ovvero la differenza tra la statura dell'atleta e la miglior misura saltata in carriera, è di 59 cm, realizzato nel 1978 dallo statunitense Franklin Jacobs (altezza 1,73 m, record 2,32 m) e nel 2005 dallo svedese Stefan Holm (altezza 1,81 m, record 2,40 m).[8] Tra le donne il miglior differenziale è di 35 cm ed è stato stabilito nel 2011 dall'italiana Antonietta Di Martino (altezza 1,69 m, record 2,04 m).[8]
Maschili
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 16 novembre 2023.[9]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
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2,45 m | ![]() |
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27 luglio 1993 |
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2,39 m | ![]() |
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28 luglio 1996 |
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2,38 m | ![]() |
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5 marzo 2005 |
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2,43 m | ![]() |
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5 settembre 2014 |
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2,42 m | ![]() |
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30 giugno 1987 |
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2,45 m | ![]() |
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27 luglio 1993 |
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2,36 m | ![]() |
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2 marzo 1997 |
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2,36 m | ![]() |
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26 agosto 2018 |
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2,33 m | ![]() |
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17 ottobre 1994 |
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2,39 m | ![]() |
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15 luglio 2016 |
Femminili
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 7 agosto 2024.[10]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
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2,10 m | ![]() |
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7 luglio[3] 2024 |
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2,06 m | ![]() |
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28 agosto 2004 |
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2,06 m | ![]() |
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31 agosto 2003 |
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2,00 m | ![]() |
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8 giugno 2021 |
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2,10 m | ![]() |
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7 luglio[3] 2024 |
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2,05 m | ![]() |
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26 giugno 2010 |
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2,03 m | ![]() |
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17 settembre 2023 |
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1,96 m | ![]() |
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8 settembre 1997 |
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2,03 m | ![]() |
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24 giugno 2007 |
Maschili indoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 16 novembre 2023.[11]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
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2,43 m | ![]() |
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4 marzo 1989 |
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2,32 m | ![]() |
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15 febbraio 2000 |
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2,41 m | ![]() |
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18 febbraio 2015 |
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2,42 m | ![]() |
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26 febbraio 1988 |
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2,43 m | ![]() |
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4 marzo 1989 |
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2,34 m | ![]() |
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14 febbraio 2023 |
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2,31 m | ![]() |
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20 marzo 2022 |
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2,38 m | ![]() |
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13 febbraio 2016 |
Femminili indoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 19 marzo 2022.[12]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
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2,08 m | ![]() |
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4 febbraio 2006 |
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1,97 m | ![]() |
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18 febbraio 2001 |
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1,98 m | ![]() |
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2 marzo 1996 |
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1,98 m | ![]() |
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19 marzo 2022 |
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2,08 m | ![]() |
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4 febbraio 2006 |
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2,02 m | ![]() |
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26 febbraio 2012 |
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2,00 m | ![]() |
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19 marzo 2022 |
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1,94 m | ![]() |
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9 febbraio 2000 |
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2,04 m | ![]() |
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24 giugno 2007 |
Legenda:
: record mondiale
: record olimpico
: record africano
: record asiatico
: record europeo
: record nord-centroamericano e caraibico
: record oceaniano
: record sudamericano
: record italiano
Migliori atleti
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Maschili outdoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 22 settembre 2021.[13]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 2,45 m | ![]() |
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27 luglio 1993 |
2. | 2,43 m | ![]() |
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5 settembre 2014 |
3. | 2,42 m | ![]() |
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30 giugno 1987 |
3. | 2,42 m | ![]() |
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14 giugno 2014 |
5. | 2,41 m | ![]() |
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4 settembre 1985 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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11 agosto 1985 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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20 giugno 1990 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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7 agosto 1991 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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5 agosto 2000 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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25 aprile 2014 |
6. | 2,40 m | ![]() |
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3 luglio 2014 |
Femminili outdoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 7 agosto 2024.[14]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 2,10 m | ![]() |
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7 agosto 2024 |
2. | 2,09 m | ![]() |
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30 agosto 1987 |
3. | 2,08 m | ![]() |
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31 agosto 2009 |
4. | 2,07 m | ![]() |
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20 luglio 1984 |
4. | 2,07 m | ![]() |
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22 luglio 2011 |
6. | 2,06 m | ![]() |
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26 luglio 2003 |
6. | 2,06 m | ![]() |
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31 agosto 2003 |
6. | 2,06 m | ![]() |
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28 agosto 2004 |
6. | 2,06 m | ![]() |
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14 giugno 2009 |
6. | 2,06 m | ![]() |
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6 luglio 2017 |
Maschili indoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[15]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 2,43 m | ![]() |
![]() |
4 aprile 1989 |
2. | 2,42 m | ![]() |
![]() |
26 febbraio 1988 |
3. | 2,41 m | ![]() |
![]() |
1º febbraio 1987 |
3. | 2,41 m | ![]() |
![]() |
18 febbraio 2015 |
5. | 2,40 m | ![]() |
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10 marzo 1991 |
5. | 2,40 m | ![]() |
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6 marzo 2005 |
5. | 2,40 m | ![]() |
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25 febbraio 2009 |
5. | 2,40 m | ![]() |
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8 febbraio 2014 |
9. | 2,39 m | ![]() |
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24 febbraio 1985 |
9. | 2,39 m | ![]() |
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1º marzo 1991 |
Femminili indoor
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[16]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 2,08 m | ![]() |
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6 febbraio 2006 |
2. | 2,07 m | ![]() |
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8 febbraio 1992 |
3. | 2,06 m | ![]() |
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20 febbraio 1988 |
3. | 2,06 m | ![]() |
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6 febbraio 2010 |
3. | 2,06 m | ![]() |
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4 febbraio 2012 |
3. | 2,06 m | ![]() |
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2 febbraio 2021 |
7. | 2,05 m | ![]() |
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3 marzo 2007 |
7. | 2,05 m | ![]() |
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15 febbraio 2009 |
7. | 2,05 m | ![]() |
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9 febbraio 2020 |
10. | 2,04 m | ![]() |
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3 marzo 1995 |
10. | 2,04 m | ![]() |
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7 marzo 2004 |
10. | 2,04 m | ![]() |
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9 febbraio 2011 |
Vincitori nelle competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Giochi olimpici
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV., L'atletica leggera per tutti, Gremese, p. 77.
- ^ a b Olimpiadi 1968, la rivoluzione di Fosbury: quel salto in alto cambiò tutto, su gazzetta.it, 20 ottobre 2018. URL consultato il 2 marzo 2021.
- ^ a b c Diamond League 2024 - Parigi - Risultati, su ps-cache.web.swisstiming.com. URL consultato il 27 agosto 2024.
- ^ Regola 2.c del Regolamento Tecnico Internazionale 2016-2017.
- ^ RTI 2016-2017: le novità, su fidal.it, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ La Ackermann 25 anni fa a Berlino abbatteva nell'alto il muro dei 2 metri, su gazzetta.it, 27 agosto 2002. URL consultato il 14 marzo 2022.
- ^ Fonte: La Stampa, 15 agosto 2007, pag. 52.
- ^ a b (EN) 50 cm club, su scholm.com, 3 agosto 2014. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2010).
- ^ (EN) Records - High jump men, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
- ^ (EN) Records - High jump women, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
- ^ (EN) Records - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
- ^ (EN) Records - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 19 marzo 2022.
- ^ (EN) All time Top lists - High jump men outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 22 settembre 2021.
- ^ (EN) All time Top lists - High jump women outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 7 luglio 2024.
- ^ (EN) All time Top lists - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.
- ^ (EN) All time Top lists - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tom McNab, The Complete Book of Track and Field.
- The World Almanac and Book of Facts, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Migliori prestazioni italiane nel salto in alto
- Sforbiciata (atletica leggera)
- Stile Fosbury
- Stile ventrale
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikiquote contiene citazioni sul salto in alto
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul salto in alto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) high jump, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Salto in alto, su worldathletics.org, World Athletics.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 27545 · LCCN (EN) sh85070999 · GND (DE) 4137490-3 · J9U (EN, HE) 987007536159705171 |
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