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Programma nucleare militare britannico

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Il Regno Unito fu la terza nazione a sviluppare un'arma nucleare, nell'ottobre 1952. È uno dei cinque "Stati con armi nucleari" (NWS) sotto il trattato di non proliferazione nucleare (TNP), che il Regno Unito ratificò nel 1968. Il Regno Unito tuttora pensa di conservare una riserva di armi per un totale di 160 testate operative.[1]

Sin dall'accordo di difesa reciproca del 1958 tra gli Stati Uniti ed il Regno Unito hanno cooperato sulle materie di sicurezza nucleare. I legami privilegiati tra le due nazioni incitò lo scambio di informazioni scientifiche e materiali nucleari come il plutonio. Il Regno Unito non diede inizio ad alcun sistema di consegna di armi nucleari indipendente ed un programma di produzione sin dalla cancellazione del Blue Streak negli anni '60 del Novecento, ma ha invece collaborato allo sviluppo del sistema di consegna statunitense, progettato e realizzato dalla Lockheed Martin, e li ha dotati di testate progettate e realizzate dall'Atomic Weapons Establishment. Nel 1974 una proliferazione statunitense notò che "In molti casi la tecnologia missilistica e nucleare britannica fosse basata su tecnologie ricevute dagli Stati Uniti e quindi non poteva essere trasferita legittimamente senza il consenso degli Stati Uniti.[2]

  1. ^ Federation of American Scientists :: Status of World Nuclear Fortes, su fas.org, 26 maggio 2010. URL consultato il 30 luglio 2010.
  2. ^ Prospects for Further Proliferation of Nuclear Weapons (PDF), Special National Intelligence Estimate, CIA, 23 agosto 1974, p. 40. URL consultato il 20 gennaio 2008.
  • Arnold, Lorna (2001). Britain and the H-Bomb. The official history up to the 1958 US-UK Mutual Defence Agreement. Copyright MoD. Published Palgrave. ISBN 0-312-23518-6 in North America, ISBN 0-333-94742-8 outside North America.
  • Gowing, Margaret and Arnold, Lorna (1974). Independence and Deterrence: Britain and Atomic Energy, 1945-1952. Volume 1: Policy Making. London: The Macmillan Press. ISBN 0-333-15781-8.
  • Gowing, Margaret and Arnold, Lorna (1974). Independence and Deterrence: Britain and Atomic Energy, 1945-1952. Volume 2: Policy Execution. London: The Macmillan Press. ISBN 0-333-16695-7.
  • Denys Blakeway and Sue Lloyd-Roberts (1985). Fields of Thunder: Testing Britain's Bomb London, Unwin.
  • Wynne, Humphrey (1997). RAF Strategic Nuclear Deterrent Forces, their origins, roles and deployment, 1946-69. The documentary history. Copyright MoD. Published by The Stationery Office. ISBN 0-11-772833-0.
  • Paul Rogers, "Possible Nuclear Attack Scenarios on Britain", Proceedings of the Conference on Nuclear Deterrence, Implications and Policy Options for the 1980s, International Standing Conference on Conflict and Peace Studies, London, 1982.
  • Roy Dommett, "The Blue Streak Weapon". Prospero, refereed journal of the BROHP, Spring 2005.
  • George Hicks and Roy Dommet, "History of the RAE [Farnborough] and Nuclear Weapons". Prospero, refereed journal of the BROHP, Spring 2005.
  • Proceedings of the Royal Aeronautical Society, Symposium on Chevaline 2004, ISBN 1-85768-109-6.
  • Dr Peter Jones, Director AWE (Ret), "The Chevaline Technical Programme". Prospero, the refereed journal of the BROHP, Spring 2005.
  • Peter Nailor, The Nassau Connection: the organisation and management of the British POLARIS project, London: H.M.S.O, (1988).
  • Dr Frank Panton, "The Unveiling of Chevaline". Prospero, the refereed journal of the BROHP, Spring 2005.
  • Dr Frank Panton, "Polaris Improvements and the Chevaline Programme". Prospero, the refereed journal of the BROHP, Spring 2004.

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