Vai al contenuto

Oscar Boom

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Oscar Boom
UniversoDisney
Nome orig.Oscar Boom
Lingua orig.Italiano
Autori
EditoreThe Walt Disney Company
1ª app.1993
1ª app. inTopolino n. 1941
Caratteristiche immaginarie
Speciecane antropomorfo
SessoMaschio
Etniaitaliano

Oscar Boom è un personaggio immaginario dei fumetti Disney Italia creato dall'autore italiano Gianfranco Goria. È stato disegnato per la prima volta da Giampiero Ubezio nel 1993, nella storia Topolino e il furto archeologico,[1] e poi da Massimo De Vita nel 1995, nella storia Indiana Pipps e il sigillo Vallindo.[2] In Germania è noto come Professor Bommer.

È un orientalista ed esperto in traduzioni di lingue antiche, amico di Topolino, Pippo ed Indiana Pipps.

È dichiaratamente ispirato allo studioso torinese Oscar Botto, di cui l'autore Gianfranco Goria fu allievo all'Università di Torino. Nel 1993 il quotidiano La Stampa pubblicò un articolo sulla storia Topolino e il furto archeologico: intervistato, il professor Botto dichiarò di gradire molto l'omaggio.[3]

Alla successiva Indiana Pipps e il sigillo Vallindo furono dedicati articoli su La Stampa, Il Messaggero e La Repubblica: anche in questa occasione Botto espresse la sua approvazione, soprattutto perché nella seconda avventura il personaggio di Boom è un vero e proprio coprotagonista.[4]

Statuetta di Shiva, molto simile a quella ritratta nel fumetto.

Nella prima avventura in cui appare (Topolino e il furto archeologico,[5] ambientata a Torino), Boom è tra i sospettati per il furto di una preziosa statuetta di Shiva Nataraja, temporaneamente ospitata dal Museo Egizio.

Lo studioso si rivela poi innocente: Topolino scoprirà il vero colpevole aiutato da Pippo e da una pista di gianduiotti.

Nella seconda avventura (Indiana Pipps e il sigillo Vallindo, ambientata nel subcontinente indiano), il professor Boom si reca a fare ricerche in India, dove si è "adattato ai costumi del luogo" facendosi crescere una lunga barba e baffi che lo rendono quasi irriconoscibile.

Insieme a Indiana Pipps e Topolino, il professore scoprirà una biblioteca vallinda nella valle di Jyotishkalishabda (immaginario luogo del Kashmir abitato da monaci discendenti dei vallindi), e riuscirà a decifrare la misteriosa lingua dell'antico popolo.

  1. ^ Topolino N.1941 febbraio 1993. Scheda su INDUCKS.
  2. ^ Topolino N.2048, febbraio 1995. Scheda su INDUCKS.
  3. ^ Guido Tiberga, Nel prossimo numero del giornale un'avventura archeologica: protagonista, l'indologo Oscar Botto. Topolino indaga sul Museo Egizio di Torino. Un professore vero diventa fumetto tra la Mole e la Cittadella, La Stampa, 28 gennaio 1993. Vedi Archivio de La Stampa.
  4. ^ Dall'università al fumetto, Il Messaggero, 23 febbraio 1995. Edoardo Ballone, Oscar Botto fa Boom, La Stampa, 23 febbraio 1995. Beppe Ferrero, Botto ritorna Boom e ritrova Topolino, La Repubblica, 23 febbraio 1995. Vedi anche: Sigillo Vallindo - Oscar Boom e la stampa.
  5. ^ Topolino e il furto archeologico, in www.afnews.info by Gianfranco Goria. URL consultato il 29 agosto 2008.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]