Little Tony
Little Tony | |
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Little Tony in un'immagine tratta dal film Cuore matto... matto da legare (1967) | |
Nazionalità | San Marino |
Genere | Rock and roll Pop |
Periodo di attività musicale | 1958 – 2013 |
Etichetta | Durium, Little Records, RCA Italiana, Five Record |
Album pubblicati | 28 |
Little Tony, pseudonimo di Antonio Ciacci (Tivoli, 9 febbraio 1941 – Roma, 27 maggio 2013), è stato un cantante e attore sammarinese, interprete di numerosi successi come Cuore matto, Riderà e 24 mila baci, cantata in coppia con Adriano Celentano e classificatasi seconda al Festival di Sanremo 1961.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cittadino della Repubblica di San Marino, ma nato in Italia, a Tivoli, di famiglia sammarinese da sette generazioni, con i genitori entrambi originari di Chiesanuova, è vissuto quasi sempre in Italia, senza però mai richiedere la cittadinanza italiana.[1][2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Novino e di Candida Latini, ha incominciato giovanissimo a interessarsi di musica, grazie a una passione di famiglia che accomunava suo padre, cantante e fisarmonicista, uno zio, Settembrino, chitarrista, e i suoi due fratelli, anch'essi musicisti, Enrico,[3] (1942-2018) chitarrista, e Alberto (1938-2024), bassista. Le sue prime apparizioni canore sono nei ristoranti dei Castelli Romani, a cui seguono i locali da ballo, le balere e i teatri d'avanspettacolo.
Nel 1958, durante uno spettacolo al Teatro Smeraldo di Milano,[4] viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l'Inghilterra. Qui Antonio assume il nome d'arte di Little Tony, come omaggio a quello di Little Richard,[5] e nasce il gruppo "Little Tony and His Brothers". Gli spettacoli hanno tale successo da indurre Little Tony a rimanere in Inghilterra per alcuni anni.
Ricorderà anni dopo:[5]
«A 16 anni sono andato a Londra senza una lira e senza sapere una parola di inglese a misurarmi con gente come Cliff Richard. Prendevo il treno a carbone e andavo a Manchester da dove andava in onda il programma Boys Meet Girls che ha fatto la storia del rock in tv. L'anno dopo il programma si intitolava Wham! - è da qui che George Michael ha preso il nome della sua prima band - e io ero ospite fisso. Uno degli autori di Elvis scrisse per me Too Good, che arrivò nella top 20 inglese nel 1959.»
Cinema, Il festival e i primi successi
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1958 e il 1960 incide un notevole numero di dischi singoli, come Lucille, Johnny B. Goode, Shake rattle and roll. Alcune sue canzoni vengono scelte come colonne sonore di alcuni film, come Blue monday, Il gangster cerca moglie, Che tipo rock e I Teddy boys della canzone.
Rientrato in Italia, nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano. Canta 24 mila baci, classificandosi al secondo posto.
Sempre nel 1961 incide diverse canzoni per i film 5 marines per 100 ragazze, Rocco e le sorelle, Nerone '71, La bella americana e Pugni pupe e marinai. Il primo successo discografico italiano è del 1962: Il ragazzo col ciuffo (anni dopo ripreso dai Persiana Jones) porta l'artista nei primi posti della classifica. Partecipa al Cantagiro 1962 con il brano So che mi ami ancora, che però non riscuote successo; va meglio l'anno dopo, in cui ottiene il secondo posto con Se insieme ad un altro ti vedrò, scritta da suo fratello Enrico ed arrangiata da Detto Mariano su licenza del Clan Celentano, e incide con successo T'amo e t'amerò, già presentata da Peppino Gagliardi; in questo periodo ha inizio anche la sua carriera di attore in numerosi musicarelli, in cui viene in prevalenza doppiato da Massimo Turci.
L'anno dopo torna a Sanremo con Quando vedrai la mia ragazza e ottiene un buon successo estivo con Non aspetto nessuno, portata al Cantagiro, e col retro La fine di agosto. Nel 1965 è semifinalista a Un disco per l'estate con Viene la notte, canzone composta da Gianni Meccia. Il vero trionfo arriva nel 1966, quando porta al Cantagiro Riderà. La canzone non vince la manifestazione, ma venderà oltre un milione di copie.
L'anno dopo un altro boom: la sanremese Cuore matto (scritta da Totò Savio ed eseguita poi in spagnolo dal gruppo musicale spagnolo Los Catinos) arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per nove settimane consecutive. Questo nuovo successo apre a Little Tony la strada per molti paesi, in Europa e in America del Sud. Del 1968 è la sua quarta partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo piange solo per amore. Nell'autunno dello stesso anno partecipa a Canzonissima, dove lancia Lacrime e La donna di picche.
L'anno successivo incomincia con un altro successo sanremese, Bada bambina. Tony fonda una propria etichetta, la "Little Records", con cui esce E diceva che amava me/Nostalgia; nel 1970 c'è il grande successo al Festival di Sanremo con La spada nel cuore (composta da Mogol e Carlo Donida), che conquista un ottimo 5º posto finale in coppia con Patty Pravo. Il momento magico sembra però passato, anche se gli anni sessanta l'hanno proiettato definitivamente nella storia della canzone italiana.
Nel 1973 interpreta Come un anno fa (versione italiana di Vincent di Don McLean, il cui testo è tradotto da Francesco De Gregori che, curiosamente, si firma De Gregorio), che sarà la sigla dello sceneggiato Lungo il fiume e sull'acqua. Nel 1974 è di nuovo a Sanremo con Cavalli bianchi e a Saint-Vincent, semifinalista di Un disco per l'estate con Quando c'eri tu. Nel 1975 incide l'album Tony canta Elvis, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Nel 1978, tornando da un concerto tenutosi a Siena, il cantante sbanda nei pressi di Barberino Val d'Elsa con la sua auto e, a seguito di ciò, riporta danni all'arcata dentale superiore.
Negli anni successivi parteciperà a trasmissioni di revival, riproponendo un personaggio che il pubblico non ha mai smesso di amare. Nel 1980 incide The love boat (Profumo di mare), sigla italiana della fortunatissima serie televisiva Love Boat. In seguito, insieme con Bobby Solo e Rosanna Fratello, forma il supergruppo Ro.Bo.T. (dalle loro iniziali) che riscuote un certo successo partecipando come ospite fisso agli show di Canale 5 Premiatissima e Cantando cantando; da quest'ultima esperienza nascerà la pubblicazione dell'album omonimo. Nel 1985 incide Centomila volte ancora, singolo scritto da Toni Malco, Piero Calabrese e Carla Vistarini. Nel 1991 incide il 45 giri Welcome to Montebelluna e, in seguito, il comune trevigiano gli concede la cittadinanza onoraria.[6]
La televisione, il "Bonifacio VIII", i tour esteri e l'ultimo Sanremo
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno degli anni 2000 e 2001 conduce, su Canale 5, il varietà musicale I ragazzi irresistibili, insieme con Maurizio Vandelli, Rita Pavone e Adriano Pappalardo, nel quale interpreta un repertorio di canzoni che hanno segnato la storia della musica dagli anni sessanta.[7] Nel 2001 si esibisce al Concerto di Primavera tenutosi al Taj Mahal, casinò di Atlantic City, insieme con Mario Merola, Anna Calemme e Mino Reitano.[8] Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival con Non si cresce mai, in coppia con Bobby Solo, e l'anno successivo canta, insieme con Gabry Ponte, il brano Figli di Pitagora.
Il 18 marzo 2005 riceve "per i meriti conseguiti in Italia e nel mondo nel campo dello spettacolo, della canzone, della cultura", ad Anagni (FR) dall'Accademia Bonifaciana, su proposta del Rettore Presidente Sante De Angelis, il Premio Internazionale Bonifacio VIII "...per una cultura della Pace..." (III edizione).
Il 23 aprile 2006, durante un concerto tenutosi al "Contessa Banquet Hall" di Ottawa, organizzato per la comunità italo-canadese, viene colpito da un infarto, dal quale poi si ristabilisce.[9] Nel 2008 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo col brano Non finisce qui. In questo anno partecipa anche al film L'allenatore nel pallone 2, accanto a Lino Banfi, la sua ultima interpretazione. È scelto da SMRTV per presiedere la giuria che nominerà il rappresentante di San Marino all'Eurofestival; successivamente manifesta il desiderio di partecipare nel 2009. Nel 2011 festeggia 70 anni e, per l'occasione, pubblica l'album È impossibile.[10]
Fa la sua ultima apparizione pubblica il 9 marzo 2013 nel programma I migliori anni di Carlo Conti, cantando Riderà e Cuore matto. In quell'occasione, prima di cantare Cuore matto, ricorda il giorno in cui andò a fare le prove per poi inciderla, ed era poco convinto della canzone, che considerava una "canzoncina", e inoltre aveva già inciso Riderà; dopo le prove si sedette e dietro di lui sentì una voce dirgli: "Hai una canzone che venderà milioni di dischi, è un'idea... fantastica!". Quella voce era di Domenico Modugno.[11][12][13]
La morte
[modifica | modifica wikitesto]Muore a 72 anni la sera del 27 maggio 2013 presso la clinica Villa Margherita di Roma, dove si trovava ricoverato dal 16 marzo a causa di un tumore.[14]
La cerimonia funebre si è svolta il 30 maggio presso il santuario della Madonna del Divino Amore ed è stato tumulato nella cappella di famiglia del cimitero di Tivoli. Dopo la sua morte gli è stato dedicato un memorial presentato da Fanny Cadeo e Fernando Monteleone, durante il quale sono state premiate le associazioni con cui Tony collaborava.[15]
Il 3 settembre 2023, presente anche la figlia Cristiana, è stato svelato nel comune di Tivoli un busto in ricordo di Tony.[16]
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazioni a festival e manifestazioni
[modifica | modifica wikitesto]Cantagiro
[modifica | modifica wikitesto]- 1962 - So che mi ami ancora (poi sostituita con Liana)
- 1963 - Se insieme ad un altro ti vedrò
- 1964 - Non aspetto nessuno
- 1965 - Ogni mattina
- 1966 - Riderà
- 1967 - Peggio per me
Un disco per l'estate
[modifica | modifica wikitesto]- 1965 - Viene la notte
- 1974 - Quando c'eri tu
Canzonissima
[modifica | modifica wikitesto]- 1961 - Italian Lover
- 1968 - Cuore matto, Lacrime e La donna di picche
- 1969 - Bada bambina, Non è una festa, E diceva che amava me
- 1970 - Capelli biondi, Riderà e Azzurra
- 1971 - La mano del Signore e Angelo selvaggio
- 1972 - La spada nel cuore e Laggiù nella campagna verde
- 1973 - Giovane cuore e Don't You Cry For Tomorrow
- 1974 - Cavalli bianchi
Festivalbar
[modifica | modifica wikitesto]- 1965 - Ogni mattina
- 1966 - Riderà
- 1968 - Prega prega
Festival delle rose
[modifica | modifica wikitesto]- 1966 - Perdonala
Festival di Sanremo
[modifica | modifica wikitesto]- 1961 - 24 mila baci con Adriano Celentano (2º posto)
- 1964 - Quando vedrai la mia ragazza (2º posto a pari merito con gli altri partecipanti)
- 1967 - Cuore matto (10º posto)
- 1968 - Un uomo piange solo per amore (10º posto)
- 1969 - Bada bambina con Mario Zelinotti (12º posto)
- 1970 - La spada nel cuore con Patty Pravo (5º posto)
- 1971 - La folle corsa con Formula 3 (12º posto)
- 1974 - Cavalli bianchi (Finalista)
- 2003 - Non si cresce mai con Bobby Solo (16º posto)
- 2008 - Non finisce qui (9º posto)
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- I Teddy boys della canzone, regia di Domenico Paolella (1960)
- Rocco e le sorelle, regia di Giorgio Simonelli (1961)
- 5 marines per 100 ragazze, regia di Mario Mattoli (1961)
- Pesci d'oro e bikini d'argento, regia di Carlo Veo (1961)
- Canzoni a tempo di twist, regia di Stefano Canzio (1962)
- Nerone '71, regia di Filippo Walter Ratti (1962)
- Urlo contro melodia nel Cantagiro '63, regia di Arturo Gemmiti (1963)
- Un gangster venuto da Brooklyn, regia di Emimmo Salvi (1966)
- Riderà (Cuore matto), regia di Bruno Corbucci (1967)
- Peggio per me... meglio per te, regia di Bruno Corbucci (1967)
- Marinai in coperta, regia di Bruno Corbucci (1967)
- Cuore matto... matto da legare, regia di Mario Amendola (1967)
- Zum Zum Zum - La canzone che mi passa per la testa, regia di Bruno Corbucci (1968)
- Il professor Matusa e i suoi hippies, regia di Luigi de Maria (1968)
- Donne... botte e bersaglieri, regia di Ruggero Deodato (1968)
- Vacanze sulla Costa Smeralda, regia di Ruggero Deodato (1968)
- Zum Zum Zum nº 2, regia di Bruno Corbucci (1969)
- W le donne, regia di Aldo Grimaldi (1970)
- Cuando calienta el sol... vamos alla playa, regia di Mino Guerrini (1982)
- Sapore di mare 2 - Un anno dopo, regia di Bruno Cortini (1983)
- Piovono pietre, regia di Ken Loach (1993)
- L'odore della notte, regia di Claudio Caligari (1998)
- Sud Side Stori, regia di Roberta Torre (2000)
- Vita Smeralda, regia di Jerry Calà (2006)
- L'allenatore nel pallone 2, regia di Sergio Martino (2008) - cameo
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Non ho l'età 2 – miniserie TV (2002) - cameo
- I Cesaroni – serie TV, episodio 1x07 (2006) - cameo
Pubblicità
[modifica | modifica wikitesto]- Danone Danacol (2009) testimonial
Doppiatori
[modifica | modifica wikitesto]Nelle parti dialogate dei suoi film musicarelli, Little Tony è stato doppiato da:
- Massimo Turci in Riderà (Cuore matto), Peggio per me... meglio per te, Marinai in coperta, Cuore matto...matto da legare, Zum Zum Zum - La canzone che mi passa per la testa, Donne...botte e bersaglieri, Zum Zum Zum n°2, W le donne
- Riccardo Cucciolla in 5 marines per 100 ragazze
- Virginio Gazzolo in Un gangster venuto da Brooklyn
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Cittadinanze onorarie
[modifica | modifica wikitesto]Little Tony era cittadino onorario di Montebelluna dal 1996 "per i meriti conseguiti in Italia e nel mondo nel campo dello spettacolo, della canzone, della cultura".[6] Il cantante sammarinese era stato nominato cittadino onorario anche della città di Tivoli, il 14 luglio 2007.[17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ “Cuore matto” fa dietrofront, Little Tony non si candiderà, in sanmarinonotizie.com, 5 settembre 2011. URL consultato il 28 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013).
- ^ La scomparsa di Little Tony: "cuori matti" sui social network, in SMTV San Marino, 28 maggio 2013. URL consultato il 28 maggio 2013.
- ^ È morto il chitarrista Enrico Ciacci, in ANSA, 14 marzo 2018. URL consultato il 21 aprile 2019.
- ^ In quest'occasione conosce Adriano Celentano (che si esibisce assieme ai "Rock Boys"), che ritroverà anni dopo e con cui dividerà il successo del 2º posto al Festival di Sanremo del 1961 con 24 mila baci.
- ^ a b Musica a lutto è morto Little Tony, in ANSA, 27 maggio 2013. URL consultato il 28 maggio 2013.
- ^ a b Le chiavi d'oro della città in festa a Little Tony, in La Repubblica, 2 gennaio 1996. URL consultato il 29 maggio 2013.
- ^ Baroni, p. 377.
- ^ Free Daily Desktop, Android, iPhone Wallpaper by Webshots
- ^ Little Tony, infarto in scena il cantante ricoverato a Ottawa, in La Repubblica, 23 aprile 2006. URL consultato il 30 maggio 2013.
- ^ Buon compleanno Little Tony, i 70anni del 'ragazzo col ciuffo', in La Repubblica, 9 febbraio 2011. URL consultato il 30 maggio 2013.
- ^ https://www.youtube.com/watch?v=MBK7LR4WxMw
- ^ https://www.lamescolanza.com/2018/12/03/little-tony/
- ^ https://www.sanremonews.it/2007/08/08/amp/argomenti/eventi-1/articolo/sanremo-venerdigrave-al-roof-del-casinograve-c039eg.html
- ^ Addio a Little Tony e ai suoi 24mila baci, in Corriere della Sera, 27 maggio 2013. URL consultato il 28 maggio 2013.
- ^ Al Divino Amore cuore matto per Little Tony: primo memorial per il cantante scomparso - Il Messaggero, su ilmessaggero.it. URL consultato il 21 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2013).
- ^ Tivoli, svelato in piazza il busto di Little Tony, su canaledieci.it.
- ^ Alijay, Little Tony è Tiburtino! Consegna cittadinanza onoraria di Tivoli, su YouTube, 7 settembre 2009, a 3 min 26 s. URL consultato il 28 maggio 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005, ISBN 88-7078-972-1.
- Maurizio Maiotti, Armando Buscema, 1944-1963: i complessi musicali italiani, Maiotti Editore, 2010, pp. 100-103.
- Vittoria Siggillino Little Tony. Immagini della mia vita, Cristler Mediane
- Enzo Giannelli "Little Tony", in Gli urlatori, tutti i figli italiani di Elvis, Roma, Armando Curcio Editore, 2012, pag. 115.
- Diego Giachetti Little Tony. Con pochi soldi ma con i jeans, A Rivista Anarchica, n. 384, novembre 2013
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Little Tony
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Little Tony
- Wikinotizie contiene l'articolo Addio a Little Tony, 28 maggio 2013
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su littletony2013.wix.com. URL consultato il 2 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2013).
- Little Tony, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Little Tony, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- (EN) Little Tony, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Little Tony / Little Tony (altra versione), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Little Tony, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Registrazioni audiovisive di Little Tony, su Rai Teche, Rai.
- Little Tony, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Little Tony, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Little Tony, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Little Tony, su IMDb, IMDb.com.
- Scheda di Little Tony sul sito rai.it
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61732432 · ISNI (EN) 0000 0000 7839 4899 · SBN UBOV543617 · LCCN (EN) no2005102328 · GND (DE) 13550998X · BNE (ES) XX1001023 (data) · BNF (FR) cb13896710h (data) |
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