La musica (Matisse)
La musica | |
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Autore | Henri Matisse |
Data | 1910 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 260×389 cm |
Ubicazione | Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo |
La musica[1] è un dipinto a olio su tela (260x389 cm) di Henri Matisse del 1910. È conservato nel Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu acquistato da Sergej Ščukin, un ricco imprenditore russo e grande collezionista di arte, già committente del più celebre La danza. Le due tele vennero esposte al Salon d'Automne ricevendo numerose polemiche, non convincendo nemmeno il loro acquirente Ščukin.[2] In una sua lettera del 31 marzo 1909 rivolta all'artista è scritto:
«Nella mia casa si tengono spesso concerti. Ogni inverno ci sono circa dieci concerti (Bach, Beethoven, Mozart), quindi il pannello della musica dovrebbe suggerire un po' l'atmosfera di casa.»
Oggi La musica e La danza sono entrambe situate all'Ermitage.
Stile e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La musica raffigura cinque personaggi lungo un presumibile prato verde. Due di essi, entrambi situati a sinistra, sono intenti a suonare rispettivamente un violino ed uno strumento a fiato, mentre gli altri tre intonano una canzone, come sottolineano le bocche aperte. Analogamente a La danza, sono stati impiegati solo tre colori: il rosso per i corpi, il blu per il cielo e il verde per la terra. L'opera è autografata e datata "HENRI-MATISSE 1910".
Nel 1929 Matisse dichiarò:[1]
«La musica è stato realizzato utilizzando un bel blu per il cielo, il blu più blu (la superficie era colorata a saturazione, cioè fino al punto in cui il blu, l'idea del blu assoluto, si manifestava a pieno), il verde per gli alberi e un vibrante rosso vermiglio per i corpi. Ho trovato, con questi tre colori, il mio accordo luminoso, e anche la purezza dei toni. La particolarità era una stretta proporzione tra colore e forma. La forma si modificava secondo le reazioni alla giustapposizione dei colori. Perché l'espressione deriva dalla superficie colorata che l'osservatore coglie nel suo insieme.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maria Cristina Maiocchi, Matisse e i Fauves - I grandi maestri dell'arte, Il Sole 24 Ore, 2007, pp. 230-233.
- Volkmar Essers, Matisse, L'Espresso, 2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Эрмитаж - Sito Ufficiale del Museo dell'Ermitage (in inglese e russo)
- Profilo del dipinto nel sito ufficiale del Museo dell'Ermitage (in inglese)