Kristo Sotiri
Kristo Sotiri (Pogradec, 27 marzo 1870 – 28 febbraio 1953) è stato un architetto e ingegnere albanese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque il 27 marzo 1870 a Pogradec in una famiglia modesta[1] come ultimo di quattro fratelli. Le difficili condizioni economiche spinsero il padre, Vangjeli, a trasferirsi a Tuzla, in Romania, intorno al 1875, dove aprì una segheria e dove fu poi raggiunto nel 1880 dal resto della famiglia. A Tuzla Sotiri completò la sua istruzione primaria mentre continuò gli studi secondari a Galați. All'età di 23 anni decise di proseguire gli studi trasferendosi in Italia, dove si laureò in ingegneria civile presso l'Università degli Studi di Padova nel 1898[2] e in architettura presso l'Accademia di belle arti di Venezia nel 1904. Durante gli studi incontrò la sua futura moglie, la contessa Bianca Maria Querini[1], che sposò intorno al 1903 e dalla quale ebbe un'unica figlia, Querina.[3]
A Venezia lavorò in uno studio di architetti e curò il restauro della cupola della basilica di Santa Maria della Salute, progettando inoltre alcuni edifici a Genova, Venezia e Padova. Nel 1909[1] ritornò in Romania, lavorando presso la corte della regina Elisabetta e dirigendo uno studio di architettura a Costanza. In questo periodo progettò un casinò con terme e un cimitero monumentale a Costanza così come diversi edifici a Bucarest e Galați.
Tornato in Albania con la sua famiglia negli anni '20, si stabilì a Coriza dove insegnò presso il liceo francese e dove progettò diversi edifici. Fu poi chiamato nel 1924 nella capitale dal Primo ministro Fan Stilian Noli, che lo aveva conosciuto durante il suo esilio in Romania, e due anni dopo si trasferì a Durazzo. Dopo la morte della prima moglie nel 1932, Sotiri si risposò con Juliana Kaçinari[1], dalla quale ebbe altri due figli, Salvator e Vangjeli.
A Durazzo ricevette nel 1926 l'incarico di progettare una villa da donare all'allora Presidente della Repubblica Ahmet Zog, divenuta poi villa Reale ma successivamente demolita.[4] Curò negli anni '30 il piano regolatore della spiaggia di Durazzo, parzialmente realizzato fino al 1944, e progettò un'altra villa Reale a Shirokë, nei pressi di Scutari. Tra i suoi ultimi progetti vi fu il Mausoleo dei martiri di Durazzo, realizzato nel 1949.[2]
Morì il 28 febbraio 1953[1], venendo seppellito nel cimitero di Durazzo.[3]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa valacca, Coriza
- Palazzo della Principessa, Tirana (prima sede della Biblioteca nazionale d'Albania)
- Villa Reale, 1926, Durazzo (demolita)[4]
- Villa Reale, Shirokë, Scutari
- Mausoleo dei martiri, 1947-1949, Durazzo[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Highlight: Kristo Sotiri, su pikark.com. URL consultato l'11 ottobre 2024.
- ^ a b c (SQ) Kristo Sotiri, su architectuul.com. URL consultato l'11 ottobre 2024.
- ^ a b (SQ) Gëzim Kabashi, Arkitekt Kristo Sotiri, "Njeriu me karafil", in Shqiptaria.com, 31 luglio 2024. URL consultato l'11 ottobre 2024.
- ^ a b (EN) Facade and Form in Architecture. The Case of Kristo Sotiri's Buildings in Albania (PDF), su athensjournals.gr. URL consultato l'11 ottobre 2024.
- ^ (SQ) 4 personalitete nderohen me urdhrin “Mjeshtër i madh”, in Durrës Lajm, 17 giugno 2012. URL consultato il 14 ottobre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (SQ) Miho Koço, Profesor arkitekt Kristo Sotiri: jeta dhe vepra, Tirana, Extra, 2004.