Isa Danieli

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Isa Danieli in Così parlò Bellavista (1984)

Isa Danieli, pseudonimo di Luisa Amatucci (Napoli, 13 marzo 1937), è un'attrice italiana.

Figlia d'arte, sua madre Rosa Moretti (nome d’arte di Maria Santoro vedova Amatucci, 1904-1959) è stata dal 1928 una delle voci di Radio Napoli con l'orchestra di Tito Petralia.[1] I nonni paterni furono una grande dinastia di attori: i Di Napoli. Il padre, Renato Di Napoli, è stato il compagno di sua madre per un certo periodo di tempo, prima di separarsi definitivamente senza aver mai contratto matrimonio. Nata e cresciuta nei teatri della sceneggiata napoletana, dove lavoravano la madre e gli zii Di Napoli, debutta a 14 anni con il nome d’arte di Luisa Moretti, in 'O curniciello nel ruolo di sedotta e abbandonata.[2] Mentre interpreta le sceneggiate napoletane conosce Eduardo De Filippo, come spiega lei stessa: «Seppi di questa grande figura, di quest’uomo che aveva rifatto il Teatro San Ferdinando. (…) Ho scritto una lettera a Eduardo dicendo che mi sarebbe piaciuto tanto lavorare nella loro compagnia e che ero una giovane attrice. Eduardo non mi avrebbe nemmeno pensato, probabilmente, se non fosse successo invece, dopo un paio di settimane o anche tre, venne a mancare una ragazza per un’appendicite urgente. Insomma stavano facendo Napoli milionaria! e aveva bisogno di una di queste ragazze che facevano la parte delle amiche della figlia, quella che più parlava delle amiche. (…) Gli venne questa lettera e la fotografia (…) e la locandina della sceneggiata. (…) Mi ha chiamato, sono andata e ho debuttato la sera stessa dello spettacolo.»,[3] ancora con il nome d’arte di Luisa Moretti.

Terminate le repliche di Napoli milionaria!, nel ruolo di Teresa, Eduardo la conferma come comparsa per Questi fantasmi! e scrive per lei le parti da cameriera in Mia famiglia, e Bene mio e core mio. Nel 1955, durante la tournée a Roma, cambia il nome d’arte, definitivamente, in Isa Danieli. La prima volta in televisione è sempre con la compagnia di Eduardo, nel ruolo di Gemma in Miseria e nobiltà, trasmessa in diretta il 30 dicembre 1955 dal Teatro Odeon di Milano.[4] Nel 1956, dopo Il dono di Natale e Quei figuri di tanti anni fa, insoddisfatta per i piccoli ruoli che Eduardo le assegna, decide di lasciare la compagnia De Filippo per l’avanspettacolo, comprendendo che per essere un’attrice completa deve imparare a ballare e cantare.[5] Ha così l’opportunità di recitare con Trottolino (nome d’arte di Umberto D'Ambrosio[6]) e Rino Marcelli.

Negli anni dal 1957 al 1963 viene scritturata da Nino Taranto che in quel periodo ripropone il teatro di Raffaele Viviani ma anche testi nuovi come Caviale e lenticchie di Scarnicci e Tarabusi nella ripresa della stagione 1957-58,[7] Bello di papà di Marotta e Randone,[8] Vado per vedove di Marotta e Randone[9], come pure gli episodi della serie Michele Settespiriti, trasmessi dalla Rai nel 1963.[10] Ha poi lavorato con Roberto De Simone, in particolare nella prima e nella seconda edizione de La gatta Cenerentola.

La sua filmografia è varia e costellata di collaborazioni con importanti registi: da Lina Wertmüller a Giuseppe Tornatore, da Ettore Scola a Giuseppe Bertolucci. Nel 1974 interpreta insieme a Monica Vitti Teresa la ladra, un film di Carlo Di Palma tratto dal romanzo di Dacia Maraini Memorie di una ladra, pubblicato nel 1972. Nel 1984 è tra i protagonisti del film Così parlò Bellavista, tratto dall'omonimo libro di Luciano De Crescenzo che ne curò anche la regia. Inizia così anche una carriera cinematografica parallela a quella teatrale che la porta ad aggiudicarsi nel 1986 un Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista per il film di Lina Wertmüller Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti, regista dalla quale è stata diretta in ben nove film. Negli anni novanta ha recitato a fianco di Paolo Villaggio in Io speriamo che me la cavo. Nell'estate del 1990 vinse con Kirie, di Ugo Chiti, il Biglietto d'argento Anicagis a Taormina.

Nel 1997 è diretta dal regista Angelo Serio nel cortometraggio Annibale Ruccello cut-up; Serio le dedicherà nel 2001 un docufiction Isa 9000, dove la Danieli recita il ruolo di se stessa.

A partire dal 2000 si è dedicata principalmente al teatro interpretando, tra l'altro, Tomba di cani di Letizia Russo; Filumena Marturano (grazie al quale vincerà nel 2001 il Premio Ubu come miglior attrice); La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt e Ferdinando di Annibale Ruccello che nel 2006 le frutterà il Premio Gassman come miglior attrice. Nel 2010 e 2011 è la protagonista, insieme a Veronica Pivetti, dello spettacolo allestito in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità Nazionale, Sorelle d'Italia, diretto dalla regista Cristina Pezzoli, un musicale confronto tra nord e sud, per ricordare quello che è accaduto in questo secolo e mezzo di vita nazionale e per ipotizzare ironicamente quello che potrebbe accadere nei successivi 150 anni.

Nell'estate 2011, nell'ambito del Positano Teatro Festival, la kermesse teatrale diretta da Gerardo D'Andrea, è l'autrice e la protagonista dello spettacolo Fragile, mentre nella stagione teatrale 2011 - 2012 interpreta con Barbara Enrichi e Massimo Salvianti, sempre in teatro, L'abissina - Paesaggio con figure di Ugo Chiti, uno spaccato di vita contadina sospeso tra cupezza e comicità dove, nel ruolo della protagonista, Isa Danieli interpreta un ruolo "verghiano" di serva - amante, in un balletto tragicomico, sospeso tra dramma e sottile ironia. Nel 2006, nel 2008 e nel 2010 è tra i protagonisti della fiction Rai Capri nel ruolo di Reginella. Nel 2016 è protagonista del reading di poesie "Il ventre di Scampia" del giovane poeta Emanuele Cerullo alla Biblioteca di Forcella intitolata ad Annalisa Durante. Nel 2017 partecipa alla realizzazione di Caina con i nipoti Luisa Amatucci e Stefano Amatucci.[11] L'11 maggio 2018 partecipa alla puntata 5000 della soap opera di Rai 3 Un posto al sole, nel ruolo di donna Filomena D'Avanzo, la defunta madre di Raffaele Giordano. Nel 2019 mette in scena, con Giuliana De Sio, la commedia Le Signorine di Gianni Clementi per la regia di Pierpaolo Sepe, che riscuote un grande successo in molti teatri d'Italia, tra i quali l'Ambra Jovinelli di Roma, ove lo spettacolo registra il tutto esaurito.

Isa Danieli in Il lumacone (1974)
Isa Danieli, fotografia di Augusto De Luca

Cortometraggi

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  • L'imbroglione onesto di Raffaele Viviani, regia di Vittorio Viviani, 3 gennaio 1961.

Riconoscimenti

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  1. ^ Gianni Lucini, Rosa Moretti, la rosa di Napoli, su dailygreen.it, 26 luglio 2018.
  2. ^ Barbara Tinghi, Ritratto d'attrice: Isa Danieli, dall'esordio teatrale all'incontro con la drammaturgia contemporanea, Università di Firenze, Anno Accademico 2003-2004, p. 6
  3. ^ Isa Danieli: "Vi racconto il mio debutto con Eduardo", su video.repubblica.it, 11 aprile 2019.
  4. ^ Radiocorriere, n. 52, 1955, p. 42
  5. ^ Intervista a Isa Danieli su web.archive.org
  6. ^ Biografia di Trottolino su blogger.com
  7. ^ Corriere d’informazione, 15-16 novembre 1957, p. 11
  8. ^ Corriere d’informazione, 23-24 ottobre 1957, p. 9
  9. ^ Corriere della Sera, 18 gennaio 1962, p. 6
  10. ^ Ezio Zefferi, Nino Taranto presenta lo squattrinato Miché, Radiocorriere TV, n. 25, 1963, pp. 10-11
  11. ^ Caina su cinematografo.it
  12. ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro 1986, su books.google.it. URL consultato il 12 aprile 2020.
  13. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  • Enrico Lancia, Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano. Le attrici, Gremese Editore, Roma, 2003, p. 95
  • Barbara Tinghi, Ritratto d'attrice: Isa Danieli, dall'esordio teatrale all'incontro con la drammaturgia contemporanea, Università di Firenze, Anno Accademico 2003-2004
  • Antonio Sciotti, Isa Danieli e la dinastia teatrale dell'800. 1800-2000. Arturo Bascetta Editore, Napoli, 2022, ISBN 9788872972526.

Altri progetti

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