Holy Holy
Holy Holy singolo discografico | |
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Artista | David Bowie |
Pubblicazione | 15 gennaio 1971 |
Durata | 3:13 |
Genere | Glam rock |
Etichetta | Mercury Records |
Produttore | Herbie Flowers |
Registrazione | Trident Studios, Londra, giugno 1970 |
Formati | 7" |
Note | Lato B: Black Country Rock |
David Bowie - cronologia | |
Holy Holy è un brano musicale scritto dall'artista inglese David Bowie e pubblicato come 45 giri il 15 gennaio 1971.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Holy Holy (Bowie) - 3:13
- Black Country Rock (Bowie) - 3:32
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- David Bowie - voce, chitarra
- Mick Ronson - chitarra
- Herbie Flowers - basso
- Mick Woodmansey - batteria
Il brano
[modifica | modifica wikitesto]«In questo brano l'influenza di Bolan emerge a tal punto da sembrare effettivamente un caso di possessione demoniaca...»
La prima versione di questo rock lento, un'oscura fusione di sesso e religione con un ritornello orecchiabile e accenni a Aleister Crowley («just the righteous brother»),[2] venne registrata ai Trident Studios nel giugno 1970, alla fine delle sessioni di The Man Who Sold the World. Alla registrazione parteciparono Mick Ronson e Mick Woodmansey, futuri Spiders from Mars, e Herbie Flowers al basso.
Il 45 giri venne prodotto da Herbie Flowers, anche se sul vinile è riportato "A Blue Mink Production",[2] e pubblicato il 15 gennaio 1971 nel Regno Unito, in Germania, Spagna e Australia, con un ritardo di sei mesi causato in parte da trattative contrattuali.[3] Pochi giorni dopo Bowie eseguì Holy Holy nel programma Six-O-One: Newsday di Granada TV, indossando un vestito della boutique londinese Mr. Fish e accompagnandosi alla chitarra acustica.[4] Ciò nonostante la promozione non produsse nessun effetto sulle classifiche e il singolo si rivelò un insuccesso.
Una seconda incisione di Holy Holy, caratterizzata da un ritmo più sostenuto e dalla presenza degli Spiders from Mars al completo con Trevor Bolder, ebbe luogo alla fine dell'estate 1971 e per un breve periodo fu presa in considerazione per un eventuale inserimento nell'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars.[2][4] Alla fine rimase nel cassetto finché non fu riciclata nel 1974 come lato B di Diamond Dogs e in seguito è ricomparsa nella raccolta non autorizzata Bowie Rare del 1982, come traccia bonus nelle riedizioni di The Man Who Sold the World del 1990 e di Ziggy Stardust del 2002 e nel CD Re:Call 1 uscito con il box set Five Years (1969-1973) nel 2015, in cui è presente anche la versione 45 giri.
Il lato B
[modifica | modifica wikitesto]Registrata durante le sessioni di The Man Who Sold the World nella primavera del 1970, Black Country Rock è un brano vivace con un testo piuttosto minimale. Bowie aggiunse un'imitazione del caratteristico "gorgheggio elettrico" di Marc Bolan, a quanto pare perché aveva sbagliato a cantare un verso: «Lo fece per scherzo, ma noi tutti pensammo che non era male», ha affermato in seguito il produttore dell'album Tony Visconti, «l'abbiamo registrata di nuovo e io ho assottigliato la voce di David mediante l'equalizzatore per farla assomigliare ancora di più a quella di Bolan».[5]
Cover
[modifica | modifica wikitesto]Cover di Holy Holy sono state eseguite dagli Shadow Project di Rozz Williams, nel loro album di debutto del 1991, e dai Marquee Moon nell'album tributo The Dark Side of David Bowie del 1997.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carr e Shaar Murray (1981), p. 32.
- ^ a b c Reissues: Holy Holy, su bowiesongs.wordpress.com, www.bowiesongs.wordpress.com. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Holy Holy, su bowie-singles.com, www.bowie-singles.com. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ a b Pegg (2002), p. 90.
- ^ Pegg (2002), p. 38.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nicholas Pegg, David Bowie. L'enciclopedia, Arcana, Roma, 2002, ISBN 88-7966-270-8.
- (EN) Roy Carr, Charles Shaar Murray, David Bowie: An Illustrated Record, Avon, NYC, 1981, ISBN 978-0-380-77966-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo di Holy Holy, su teenagewildlife.com. URL consultato l'11 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2009).
- Testo di Black Country Rock, su teenagewildlife.com. URL consultato il 2 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2016).