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Governo Fortis I

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Governo Fortis I
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAlessandro Fortis
(Sinistra storica)
CoalizioneSinistra storica
LegislaturaXXII
Giuramento28 marzo 1905
Dimissioni18 dicembre 1905
Governo successivoFortis II
24 dicembre 1905

Il Governo Fortis I è stato in carica dal 28 marzo[1] al 24 dicembre 1905[2] per un totale di 271 giorni, ovvero 8 mesi e 26 giorni. Il governo cadde in seguito al respingimento di un decreto di materia estera sui rapporti con la Spagna con 293 voti contrari e 145 a favore.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Sinistra storica 1 9 6 17
Destra storica - 1 2 3
Indipendente - 1 3 4

Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza PD (339), PLC (76)
415 / 508
Opposizione PR (37), PS (29), PRI (24), UEC (3)
93 / 508
Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
Alessandro Fortis
(Sinistra storica)
Carica non assegnata[4]
Ministero Ministri Sottosegretario
Affari Esteri Alessandro Fortis
(Sinistra storica)
Guido Fusinato
Agricoltura, Industria e Commercio Luigi Rava (Indipendente)[5] Girolamo Del Balzo
Lavori Pubblici Carlo Ferraris
(Sinistra storica)
Domenico Pozzi
Interno Tommaso Tittoni
(Destra storica)
Ignazio Marsengo-Bastia
Pubblica Istruzione Leonardo Bianchi
(Indipendente)
Luigi Rossi
Guerra Ettore Pedotti (Indipendente)[5] Paolo Spingardi
Marina Carlo Mirabello (Indipendente)[5] Augusto Aubry
Finanze Angelo Majorana Calatabiano (Sinistra storica) Giovanni Camera
Grazia e Giustizia e Culti Camillo Finocchiaro Aprile
(Sinistra storica)
Luigi Facta
Poste e Telegrafi Gismondo Morelli Gualtierotti (Sinistra storica) Alfredo Capece Minutolo di Bugnano
Tesoro Paolo Carcano
(Sinistra storica)
Giuseppe Fasce
  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
  1. ^ Il nuovo Ministero, 29 marzo 1905, p. 1.
  2. ^ Il giuramento dei nuovi ministri, su archiviolastampa.it, 25 dicembre 1905, p. 1.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
  5. ^ a b c Affiliato alla Sinistra storica.

Altri progetti

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