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Gamma Pop Records

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Gamma Pop Records
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1997
Fondata daFilippo Perfido
Carlo Masu
Chiusurain attività
Sede principaleBologna
SettoreMusicale
Prodottipubblicazioni discografiche

La Gamma Pop Records è una casa discografica indipendente italiana fondata nel 1997 da Filippo Perfido e Carlo Masu.

Origini dell'etichetta

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Verso la metà degli anni '90 Filippo Perfido stava progettando l'edizione cartacea della sua webzine musicale che aveva chiamato Gamma Pop, prendendo a prestito il nome da un brano di Alan Vega[1]. Il progetto prevedeva poi una etichetta discografica che pubblicasse una colonna sonora ideale da allegare a questo primo numero[1]. Nel frattempo, Carlo Masu, assieme ad alcuni amici, aveva fondato i CUT e conduceva un programma radiofonico su Radio Città del Capo. Dal sodalizio tra i due nacque la nuova etichetta e lo stesso programma radiofonico di Masu fu ribattezzato Gamma Pop[1].

1997-2010: La nascita della Gamma Pop ed il suo "periodo d'oro"

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La nuova rivista non vide mai le stampe, ma il connubio tra i due portò alla nascita della Gamma Pop Records nel 1997, con la pubblicazione dell'album compilazione intitolato Metal Machine Muzak e considerato poi album seminale della scena alternative italiana[2] con band come CUT, Massimo Volume, Headcleaner, Ulan Bator, Three Second Kiss, Motorama, Laundrette e molti altri.

La seconda pubblicazione della Gamma Pop uscì dopo qualche mese, con Operation Manitoba dei CUT, un album che riscosse un gran consenso di critica e pubblico, con Luca Frazzi che lo definì "..disco italiano dell'anno"[3].

Gli anni che seguirono questi due primi album videro l'etichetta lanciare alcune band importanti per il futuro panorama della musica indipendente italiana, e tra queste i Giardini di Mirò, i Julie's Haircut, i Laundrette, gli One Dimensional Man ed i Red House Blues. Pubblicarono poi artisti ormai affermati come Giorgio Canali.

Con il 2004 l'etichetta entrò in crisi, sospendendo le pubblicazioni fino al 2010.

2010 - in poi

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  1. ^ a b c Riccardo Cavrioli, INTERVIEW: CUT, su indie-roccia.it, 9 Marzo 2017.
  2. ^ Emanuele Tamagnini, Cut + The Chinese Casino live @ Mads - Roma, 14 gennaio 2010, su xtm.it, 14 Gennaio 2010.
  3. ^ Luca Frazzi, Operation Manitoba (recensione), in Rumore, n. 82, novembre 1998.

Collegamenti esterni

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