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Down Under (singolo)

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Down Under
singolo discografico
ArtistaMen at Work
Pubblicazione2 novembre 1981
Durata3:45
Album di provenienzaBusiness as Usual
GenerePop rock
Reggae rock
EtichettaCBS
ProduttorePeter McIan
Certificazioni originali
Dischi d'oroCanada (bandiera) Canada[1]
(vendite: 50 000+)
Germania (bandiera) Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Dischi di platinoDanimarca (bandiera) Danimarca[3]
(vendite: 90 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (2)[4]
(vendite: 1 200 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[5]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[6]
(vendite: 50 000+)
Men at Work - cronologia
Singolo precedente
(1981)
Singolo successivo
(1982)

Down Under è un singolo del gruppo musicale australiano Men at Work, pubblicato il 2 novembre 1981 come secondo estratto dal primo album in studio Business as Usual.

Per i suoi riferimenti all'Australia, divenne così popolare da essere considerata una canzone patriottica; è eseguita durante i titoli finali del film di Paul Hogan Mr. Crocodile Dundee 3 e in alcuni documentari sull'Australia.

L'equipaggio di Australia II, la barca vincitrice della America's Cup del 1983 la adottò come proprio inno, considerando che l'inno ufficiale dell'Australia (Advance Australia Fair) non fu adottato a partire dal novembre dell'anno seguente.[7]

«Do you come from a land down under? Where women glow and men plunder?»

Il termine "down under" è comunemente usato nei paesi anglosassoni per indicare gli antipodi e in generale l'Australia. Il testo narra di un viaggiatore australiano che, girando il mondo, si sente orgoglioso della propria nazionalità e del suo interagire con vari personaggi e che sono interessati alla sua terra d'origine.

Un verso si riferisce ad un panino al vegemite, il giro di flauto eseguito tra le strofe è basato sulla canzone popolare "Kookaburra", molto nota tra i bambini australiani.

Inizialmente, Down Under venne pubblicata come il lato B di Keypunch Operator, un singolo autoprodotto e molto raro. Riviste le melodie esso venne inserito nell'album d'esordio Business as Usual.

L'Australia viene ironicamente anche indicata come "land of plenty", come in uso nell'800.

Video musicale

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Il videoclip mostra ulteriori riferimenti all'Australia e ai prodotti di uso comune.

Dal koala di peluche al guinzaglio di uno dei membri del gruppo, passando per una confezione di Vitos E (cereali per colazione, assai popolari in Australia), oltre a molte lattine azzurre di birra Foster's lager (anche se il marchio è rimosso).

Inoltre il panettiere australiano lancia il sandwich al vegemite utilizzando la tecnica di colpire la palla con il pugno, tipica del football australiano.

Nella scena finale, il gruppo in marcia nel deserto è seguito da un gruppo di uomini che porta la cassa degli strumenti, seguita da un uomo che li frusta, a ricordare che l'Australia era stata inizialmente usata per deportare prigionieri condannati ai lavori forzati.

7"
CBS / BA 222891 Australia (bandiera)
  1. Down Under – 3:44
  2. Crazy – 2:34
7"
CBS / A 2066 Europa (bandiera)
  1. Down Under – 3:44
  2. Helpless Automaton – 3:23

Successo commerciale

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La canzone raggiunse il primo posto della classifica australiana nel dicembre 1981.[8] In seguito si rivelò un grosso successo nel resto del mondo, come Nuova Zelanda, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio e Germania.[9] Nell'ottobre 1982 conquistò il primo posto in Canada,[10] mentre un mese dopo fece il suo debutto nella Billboard Hot 100 americana, dove raggiunse la prima posizione (secondo singolo del gruppo a riuscirci dopo Who Can It Be Now?) per quattro settimane tra il gennaio e febbraio seguente,[11] segnalandosi come il quarto maggiore successo dell'anno.[12] Nel gennaio 1983, Down Under era simultaneamente in testa alla classifica dei singoli britannica e americana.[13]

Classifiche di fine anno

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Classifica (1981) Posizione
Australia[8] 88
Classifica (1982) Posizione
Australia[8] 24
Belgio (Fiandre)[19] 41
Canada[20] 11
Germania[21] 18
Nuova Zelanda[22] 19
Paesi Bassi[23] 15
Sudafrica[24] 8
Svizzera[25] 7
Classifica (1983) Posizione
Regno Unito[26] 6
Stati Uniti[12] 4

Riconoscimenti

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La canzone è da sempre favorita dalle radio australiane tanto da diventare una sorta di inno sportivo; i Men at Work la suonarono infatti durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Sydney del 2000 insieme ad altri artisti locali. Nel 2001 l'Australasian Performing Rights Association (APRA) la definì la quarta miglior canzone australiana di sempre.[27] Nell'ottobre 2006 è stata anche votata al 96º posto tra le migliori canzoni degli anni ottanta da parte di una giuria dell'emittente VH1.[28]

Una cover venne realizzata nel 1999 in stile punk rock dai Pennywise. È la diciottesima traccia bonus nell'edizione australiana del loro album Straight Ahead.

Anche il gruppo ska britannico British Spunge nel 2004 ne fece una propria versione.

Una versione è presenta nella colonna sonora del film Kangaroo Jack - Prendi i soldi e salta e venne usata nei trailer del film Disney/Pixar Alla ricerca di Nemo, anche se non appare nel film.

Vi è ancora una cover punk dei Funeral Dress.

Una versione acustica è dello stesso cantante dei Men at Work, Colin Hay nel suo album Man @ Work.

Ne esiste anche una versione in lingua finlandese, intitolata Tervetuloa Länteen, Andrej (Benvenuto in Occidente, Andrej) opera nel 1992 del gruppo Vilperin Perikunta. La storia viene stravolta e parla del proletario russo Andrej che si reca in Finlandia a cercare lavoro. La Finlandia è descritta come la strada "verso il paradiso" e la parte di flauto è eseguita con violino e banjo.

Nel 2001, una versione del Coro dell'Armata Rossa fu pubblicata su CD ed eseguita in stile tradizionale russo.

Una variazione della canzone è oggi usata come parte di uno spot della compagnia aerea Qantas.

In una puntata di Scrubs - Medici ai primi ferri, il protagonista John Dorian canta una parte della canzone.

Infine la canzone è stata usata nel video game Saints Row 2.

Down Under
singolo discografico
ArtistaLuude
FeaturingColin Hay
Pubblicazione19 novembre 2021
Durata2:38
GenereDrum and bass[29]
EtichettaSweat It Out
ProduttoreLuude
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroGermania (bandiera) Germania[30]
(vendite: 200 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[31]
(vendite: 140 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda (2)[32]
(vendite: 60 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[33]
(vendite: 600 000+)
Luude - cronologia
Singolo precedente
Wanna Stay
(2021)
Singolo successivo
Colin Hay - cronologia
Singolo precedente
(2021)
Singolo successivo

Il 19 novembre 2021, in concomitanza con il 40º anniversario della pubblicazione originale, il produttore australiano Luude ha pubblicato una versione remix di Down Under in collaborazione con Colin Hay, leader dei Men at Work.[34]

Luude aveva originariamente remixato la registrazione del 1982 in chiave drum and bass, rendendola disponibile in rete dove ha guadagnato popolarità.[35] In seguito ha avuto l'approvazione per pubblicarla ufficialmente, con Colin Hay che si è offerto di registrare nuovamente la parte vocale della canzone.[36]

Download digitale, streaming
  1. Down Under (feat. Colin Hay) – 2:38

Successo commerciale

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Al 20 gennaio 2022 il brano ha totalizzato oltre 6,5 milioni di riproduzioni in streaming e 1 200 download, che gli hanno permesso di entrare nella Billboard Global Excl. U.S. alla 125ª posizione.[37]

In Nuova Zelanda il remix ha raggiunto il vertice della Official Top 40 Singles in data 17 gennaio 2022 e ha speso un totale di quattro settimane al primo posto, tre in più rispetto alla versione originale che nel 1983 ne trascorse solo due.[38][39]

Classifiche di fine anno

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Classifica (2022) Posizione
Australia[52] 28
Austria[53] 18
Germania[54] 46
Lituania[55] 93
Nuova Zelanda[56] 4
Regno Unito[57] 23
  1. ^ (EN) Down Under – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 19 giugno 2019.
  2. ^ (DE) Men At Work – Down Under – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  3. ^ (DA) Down Under, su IFPI Danmark. URL consultato il 28 maggio 2024.
  4. ^ (EN) Down Under, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2023.
  5. ^ (EN) Men at Work - Down Under – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 19 giugno 2019.
  6. ^ Down Under (certificazione), su FIMI. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  7. ^ Australian National Anthem | Department of the Prime Minister and Cabinet, su web.archive.org, 18 gennaio 2017. URL consultato il 28 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).
  8. ^ a b c d (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  9. ^ a b c d e f g h (NL) Men At Work - Down Under, su Ultratop. URL consultato il 3 maggio 2017.
  10. ^ a b (EN) Top Singles - October 23, 1982, su Library and Archives Canada. URL consultato il 3 maggio 2017.
  11. ^ (EN) Joel Whitburn, The Billboard Book of Top 40 Hits, 8ª ed., Billboard Publications, 2004, p. 420.
  12. ^ a b (EN) Billboard Top 100 - 1983, su longboredsurfer.com. URL consultato il 3 maggio 2017.
  13. ^ (EN) Artist Biography - Men at Work, su billboard.com, Billboard, 2007. URL consultato il 14 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2009).
  14. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  15. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 3 maggio 2017.
  16. ^ (EN) Official Singles Chart: 23 January 1983 - 29 January 1983, su Official Charts Company. URL consultato il 3 maggio 2017.
  17. ^ a b (EN) Men At Work – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 3 maggio 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  18. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 - 1989 Acts (M), su rock.co.za. URL consultato il 3 maggio 2017.
  19. ^ (NL) Jaaroverzichten 1982, su Ultratop. URL consultato il 3 maggio 2017.
  20. ^ (EN) Top 100 Singles of 1982, su Library and Archives Canada. URL consultato il 3 maggio 2017.
  21. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1982, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 3 maggio 2017.
  22. ^ (EN) Top Selling Singles of 1982, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 3 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  23. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1982, su Dutch Charts. URL consultato il 3 maggio 2017.
  24. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1982, su rock.co.za. URL consultato il 3 maggio 2017.
  25. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1982, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 maggio 2017.
  26. ^ (EN) Chart Archive - 1980s Singles, su everyhit.com. URL consultato il 3 maggio 2017.
  27. ^ (EN) The final list: APRA'S Ten best Australian Songs, su apra.com.au, Australasian Performing Right Association, 28 maggio 2001. URL consultato l'8 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
  28. ^ (EN) The Greatest » Ep. 167 "100 Greatest Songs of the 80s (Hour 1)", su vh1.com, VH1. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2011).
  29. ^ (EN) Natalie Driever, Luude feat. Colin Hay - "Down Under", su Westdeutscher Rundfunk Köln, 28 gennaio 2022. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  30. ^ (DE) Luude – Down Under – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 29 giugno 2022.
  31. ^ (EN) ARIA Top 20 Australian Singles for week of 21 November 2022, su ARIA Charts. URL consultato il 18 novembre 2022.
  32. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 01 August 2022, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 30 luglio 2022.
  33. ^ (EN) Down Under, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 agosto 2022.
  34. ^ (EN) LUUDE flexes drum & bass chops to rework iconic anthem 'Down Under' featuring Australian legend Colin Hay, su findyoursounds.com, 20 novembre 2021. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  35. ^ (EN) Mitch Dodge, LUUDE, COLIN HAY – DOWN UNDER [SWEAT IT OUT], su musicis4lovers.com, 23 novembre 2021. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  36. ^ (FR) Sa version drum'n'bass d'un hit des eighties fait un tabac, su 20 minutes, 19 gennaio 2022. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  37. ^ (EN) Eric Frankenberg, New Around the World: Luude & Colin Hay Take Global Charts 'Down Under' With '80s Revamp, su Billboard, 28 gennaio 2022. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  38. ^ (EN) A GOOD START TO THE WEEKND!, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 18 febbraio 2022 (archiviato il 20 gennaio 2022).
  39. ^ (EN) LIFE'S A BEACH FOR BENEE, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 18 febbraio 2022 (archiviato il 18 febbraio 2022).
  40. ^ (EN) ARIA Top 50 Singles for week of 7 February 2022, su ARIA Charts. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  41. ^ (DE) Luude feat. Colin Hay - Down Under, su austriancharts.at. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  42. ^ (NL) Luude feat. Colin Hay - Down Under, su Ultratop. URL consultato il 20 marzo 2022.
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  46. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 17 January 2022, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  47. ^ (PL) airplay - top - archiwum - 12.03. - 18.03.2022, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 21 marzo 2022.
  48. ^ (EN) Official Singles Chart: 11 March 2022 - 17 March 2022, su Official Charts Company. URL consultato l'11 marzo 2022.
  49. ^ (CS) CZ - SINGLES DIGITAL - TOP 100 - LUUDE - Down Under (feat. Colin Hay), su ČNS IFPI. URL consultato il 29 giugno 2022.
  50. ^ (CS) SK - SINGLES DIGITAL - TOP 100 - LUUDE - Down Under (feat. Colin Hay), su ČNS IFPI. URL consultato il 29 giugno 2022.
  51. ^ (DE) Luude feat. Colin Hay - Down Under, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  52. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 2022, su ARIA Charts. URL consultato il 4 gennaio 2023.
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  54. ^ (DE) Single – Jahrescharts 2022, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 29 gennaio 2023.
  55. ^ (LT) 2022 metų klausomiausi (TOP 100), su AGATA. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  56. ^ (EN) Official Top 40 Singles - End of Year Charts 2022, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 1º gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2022).
  57. ^ (EN) End of Year Singles Chart Top 100 - 2022, su Official Charts Company. URL consultato il 5 gennaio 2023.

Collegamenti esterni

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