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Do You Believe? Tour

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Do You Believe? Tour
Cher si esibisce a Las Vegas
Tour di Cher
AlbumBelieve
InizioStati Uniti (bandiera) Phoenix
16 giugno 1999
FineStati Uniti (bandiera) Boston
4 marzo 2000
Spettacoli81 in Nord America
40 in Europa
1 in Africa
122 in totale
Cronologia dei tour di Cher
Love Hurts Tour
(1992)
Living Proof: The Farewell Tour
(2002/2005)

Il Do You Believe? Tour, anche conosciuto come The Believe Tour, fu il quarto tour solista della cantante e attrice Cher.

Il tour si svolse tra il 1999 e il 2000, in supporto al suo album di grande successo Believe.

Informazioni sul tour

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Cher tenne decine di concerti tra Nord America ed Europa. Un concerto singolo ebbe inoltre luogo in Egitto.

Nel dicembre 1999 fu annunciato che altri venti concerti sarebbero stati aggiunti in Nord America a concludere questo tour di grande successo.[1]

Per la prima volta nella sua carriera, Cher toccò l'Italia con un suo tour. La notizia venne resa nota nel luglio 1999, ed il concerto previsto per l'8 di novembre, ma la data venne anticipata.[2] Il 4 novembre il "Do You Believe? Tour" fa tappa al FilaForum di Milano, davanti a più di 7.000 persone.[3]

All'epoca questo fu il tour di Cher più imponente, sebbene in seguito sarebbe stato eclissato dalla sua maratona 2002-2005 del Living Proof: The Farewell Tour.

Registrazioni

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Il concerto del 28 agosto 1999 all'MGM Grand Garden Arena di Las Vegas fu ripreso e trasmesso in forma di special televisivo dal canale statunitense HBO con il titolo "Live at the MGM Grand in Las Vegas".

Lo special ricevette una nomination agli Emmy Awards.

Alla fine del 1999 il concerto fu pubblicato su VHS e DVD con il titolo "Cher: Live in Concert".

Sinossi del concerto

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Come la cantante era già solita fare, durante la performance Cher cambia d'abito diverse volte.

Il costume di apertura concerto, uno spettacolare completo costituito da una gonna di nastri, un top a rete da pesca e una imponente parrucca rossa e riccia, fu definito autoironicamente dalla stessa Cher "un look alla Bozo il clown incrociato a Braveheart" oppure ancora la Super Groundforce Girl in riferimento all'allora popolare show televisivo Groundforce Gardening.[4]

Durante tutto il concerto c'erano dai sette ai nove costumi di scena differenti, a seconda di come si considerano i cambi d'abito, nessuno dei quali tenuto per più di un paio di canzoni.

Cher emerge da sotto il palco su una pedana - ascensore, come una donna dei tempi di "Braveheart", in un'atmosfera da sabba magico, tra candelabri e fumi da caverna, con un parruccone rosso, circondata da ballerini - monaci nello stile "Il nome della rosa": intona una hit degli U2, "I Still Haven't Found (What I' m Looking for)". Per "We All Sleep Alone" sceglie un look alla Louise Brooks con feluca napoleonica e stivaloni sopra al ginocchio, per poi restare in una calzamaglia nera trasparente. Per "The Way of love" si ispira nei colori e nelle fogge al musical "Hair". "Walking in Memphis" la induce a proporsi in video travestita da Elvis. Il nuovo singolo "Dov'è' l'amore", dalla chitarra flamenco, lo propone con atmosfere spagnoleggianti, pantaloni a volants e corpetto con strascico. Le canzoni, in arrangiamenti spesso techno, sono scandite da video che la propongono con l'ex marito Sonny Bono dagli anni sessanta, o nei suoi film ("Le streghe di Eastwick", "Silkwood", "The Mask"). Gran finale con la hit del momento, "Believe": ballerini volteggianti su trapezi e Cher proiettata nel terzo millennio vestita d'argento spaziale.[5]

Apri-concerto

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Gli apri-concerto di Cher durante questo tour furono Cyndi Lauper, Michael McDonald, la girl band delle Wild Orchid e Julio Iglesias Jr.

Scaletta del tour

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  1. Video Intro
  2. I Still Haven't Found What I'm Looking For
  3. All or Nothing
  4. The Power
  5. Dancers Interlude
  6. We All Sleep Alone
  7. I Found Someone
  8. Video Interlude: Cher's good moments
  9. The Way of Love
  10. Medley: Half-Breed / Gypsys, Tramps & Thieves / Dark Lady
  11. Dancers Interlude: Take Me Home Intro
  12. Take Me Home
  13. Video Interlude: Cher's Movie Monologue
  14. After All
  15. Walking in Memphis
  16. Just Like Jesse James
  17. The Shoop Shoop Song (It's in His Kiss)
  18. Interlude: Flamenco Dance, Pt. 1 (eseguito dai ballerini)
  19. Dov'è l'amore
  20. Interlude: Flamenco Dance, Pt. 2 (eseguito dai bellerini)
  21. Strong Enough
  22. If I Could Turn Back Time
  23. Believe

Variazioni alla scaletta

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La canzone "Heart of Stone" veniva originariamente cantata dopo Just Like Jesse James, ma fu eliminata dopo i primi show in America.

Le recensioni allo show furono principalmente favorevoli. I critici musicali lodarono il ritorno di Cher all'apice della popolarità e il suo fascino sopra le righe.

Il New York Times scrisse che Cher aveva "la quintessenza della voce rock... stilizzata in modo spettacolare con un tocco di vaudeville scabroso".

Il Washington Post ritenne il concerto una "dinamica, fantasmagorica extravaganza".[1]

Gloria Pozzi del Corriere della Sera scrisse: "Il suo show ha i sapori esagerati dell'autocelebrazione ed è all'insegna del kitsch e dello stile Las Vegas che sconfina nel circense".[5]

Date del tour

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Data Città Paese Luogo di esibizione
Nord America
16 giugno 1999 Phoenix Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti America West Arena
18 giugno 1999 Houston C.W. Mitchell Pavilion
19 giugno 1999 San Antonio Alamodome
20 giugno 1999 Dallas Starplex Amphitheatre
23 giugno 1999 New Orleans Louisiana Superdome
25 giugno 1999 Tampa Ice Palace
26 giugno 1999 Ft. Lauderdale National Car Rental Center
29 giugno 1999 Nashville Nashville Arena
30 giugno 1999 Atlanta Lakewood Amphitheatre
2 luglio 1999 Cleveland Gund Arena
3 luglio 1999 Burgettstown Star Lake Amphitheatre
5 luglio 1999 Wantagh Jones Beach Amphitheatre
6 luglio 1999
8 luglio 1999 Wallingford SNET Oakdale Theatre
10 luglio 1999 Filadelfia First Union Center
11 luglio 1999 Bristow Nissan Pavilion
13 luglio 1999 New York Madison Square Garden
14 luglio 1999 Holmdel PNC Bank Arts Center
16 luglio 1999 Albany Pepsi Arena
17 luglio 1999 Mansfield Tweeter Center for the Performing Arts
19 luglio 1999 Toronto Canada (bandiera) Canada Air Canada Centre
21 luglio 1999 Montréal Molson Centre
2 agosto 1999 Milwaukee Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Bradley Center
4 agosto 1999 Minneapolis Target Center
5 agosto 1999 Kansas City Sandstone Amphitheatre
7 agosto 1999 Denver McNichols Arena
10 agosto 1999 Edmonton Canada (bandiera) Canada Skyreach Centre
11 agosto 1999 Calgary Saddledome
13 agosto 1999 Vancouver General Motors Place
14 agosto 1999 Seattle Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti KeyArena at Seattle Center
1º agosto 1999 San Francisco Shoreline Amphitheatre
18 agosto 1999 Concord Concord Pavilion
20 agosto 1999 Anaheim Arrowhead Pond
21 agosto 1999
24 agosto 1999 San Diego San Diego Sports Arena
25 agosto 1999 Sacramento ARCO Arena
27 agosto 1999 Las Vegas MGM Grand Garden Arena
28 agosto 1999
1º settembre 1999 Tinley Park New World Music Theatre
2 settembre 1999 Saint Louis Kiel Center
4 settembre 1999 Cincinnati Firstar Center
5 settembre 1999 Buffalo Marine Midland Center
7 settembre 1999 State College Bryce Jordan Center
8 settembre 1999 Virginia Beach Virginia Beach Amphitheatre
10 settembre 1999 Indianapolis Deer Creek Music Center
11 settembre 1999 Detroit The Palace of Auburn Hills
12 settembre 1999
14 settembre 1999 Madison Kohl Center
15 settembre 1999 Grand Rapids Van Andel Arena
17 settembre 1999 Columbus Polaris Amphitheater
18 settembre 1999 Chicago Rosemont Horizon
20 settembre 1999 Moline MARK of the Quad Cities
23 settembre 1999 Ft. Lauderdale National Car Rental Center
25 settembre 1999 Orlando Orlando Arena
26 settembre 1999 Atlanta Philips Arena
28 settembre 1999 Charlotte Charlotte Coliseum
Europa
15 ottobre 1999 Londra Regno Unito (bandiera) Regno Unito Wembley Arena
16 ottobre 1999
18 ottobre 1999
19 ottobre 1999 Birmingham NEC Arena
21 ottobre 1999 Glasgow S.E.C.C.
23 ottobre 1999 Manchester Manchester Evening News Arena
24 ottobre 1999
26 ottobre 1999 Amburgo Germania (bandiera) Germania Sporthalle
27 ottobre 1999 Rotterdam Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Ahoy
29 ottobre 1999 Colonia Germania (bandiera) Germania Kölnarena
30 ottobre 1999 Berlino Velodrom
1º novembre 1999 Francoforte sul Meno Festhalle
3 novembre 1999 Zurigo Svizzera (bandiera) Svizzera Hallenstadion
4 novembre 1999 Milano Italia (bandiera) Italia Fila Forum di Assago
6 novembre 1999 Stoccarda Germania (bandiera) Germania Schleyerhalle
7 novembre 1999 Innsbruck Austria (bandiera) Austria Olympiahalle
9 novembre 1999 Parigi Francia (bandiera) Francia Palais Omnisports de Paris-Bercy
10 novembre 1999 Dortmund Germania (bandiera) Germania Westfalenhalle
12 novembre 1999 Monaco di Baviera Olympiahalle
13 novembre 1999
14 novembre 1999 Kiel Ostseehalle
16 novembre 1999 Oslo Norvegia (bandiera) Norvegia Oslo Spektrum
17 novembre 1999 Stoccolma Svezia (bandiera) Svezia Globe Arena
19 novembre 1999 Göteborg Scandinavium
21 novembre 1999 Helsinki Finlandia (bandiera) Finlandia Hartwall Areena
24 novembre 1999 Copenaghen Danimarca (bandiera) Danimarca Forum
25 novembre 1999
27 novembre 1999 Hannover Germania (bandiera) Germania Preussag Arena
28 novembre 1999 Francoforte sul Meno Festhalle
30 novembre 1999 Vienna Austria (bandiera) Austria Stadthalle
1º dicembre 1999 Praga Rep. Ceca (bandiera) Repubblica Ceca Sazka Arena
2 dicembre 1999 Lipsia Germania (bandiera) Germania Leipziger Messe
5 dicembre 1999 Dublino Irlanda (bandiera) Irlanda The Point
6 dicembre 1999
8 dicembre 1999 Birmingham Regno Unito (bandiera) Regno Unito NEC Arena
9 dicembre 1999 Newcastle upon Tyne Telewest Arena
11 dicembre 1999 Sheffield Hallam FM Arena
12 dicembre 1999 Gand Belgio (bandiera) Belgio Expo des Flanders
13 dicembre 1999 Lisbona Portogallo (bandiera) Portogallo Estádio da Tapadinha
14 dicembre 1999 Madrid Spagna (bandiera) Spagna Palacio de los Deportes
15 dicembre 1999 Barcellona Palau Sant Jordi
Africa
18 dicembre 1999 Il Cairo Egitto (bandiera) Egitto Giza
Nord America
30 dicembre 1999 Atlantic City Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Boardwalk Hall
31 dicembre 1999
28 gennaio 2000 Salt Lake City Delta Center
29 gennaio 2000 Las Vegas MGM Grand Garden Arena
1º febbraio 2000 Phoenix America West Arena
2 febbraio 2000 Los Angeles Staples Center
3 febbraio 2000
5 febbraio 2000 San Jose San Jose Arena
9 febbraio 2000 Louisville Freedom Hall
11 febbraio 2000 Chicago Allstate Arena
12 febbraio 2000 Lansing Breslin Events Center
14 febbraio 2000 Dayton Nutter Center
15 febbraio 2000 Champaign Assembly Hall
17 febbraio 2000 Toronto Canada (bandiera) Canada Air Canada Centre
18 febbraio 2000 Ottawa Corel Centre
21 febbraio 2000 Miami Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti American Airlines Arena
24 febbraio 2000 East Rutherford Continental Airlines Arena
26 febbraio 2000 Raleigh Entertainment & Sports Arena
27 febbraio 2000 Washington MCI Center
29 febbraio 2000 Greenville Bi-Lo Center
1º marzo 2000 Roanoke Roanoke Civic Center
2 marzo 2000
4 marzo 2000 Boston Fleet Center

Incassi del tour

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  • Nord America: $116,8 milioni
  • Europa: $42,4 milioni
  • Africa: $800.000
  • Totale: $210 milioni

Staff

  • Tour director: Doriana Sanchez
  • Direttore musicale: Paul Mirkovich
  • Stilista: Bob Mackie

Band

  • Tastiere: Paul Mirkovich e Darrel Smith
  • Chitarre: David Barry
  • Basso: Don Boyette
  • Batteria: Mark Schulman
  • Coriste: Stacy Campbell e Patti Darcy Jones
  • Ballerini: Bubba Carr, Aaron Cash, Kristin Whillits, Suzanne Easter, Tovaris Wilson e Addie Yungmee
  1. ^ a b The Magic Continues With New Cher Tour Dates, su prnewswire.com. URL consultato il 7 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  2. ^ Autunno 'caldo' a Milano: Whitney, Cher ed Eurythmics in concerto in Rockol.it. 6 luglio 1999. URL consultato in data 10 marzo 2010.
  3. ^ Gloria Pozzi. Cher, concerto ispirato al cinema: da "Hair" a "Braveheart" in Corriere della Sera. 5 novembre 1999. URL consultato in data 10 marzo 2010.
  4. ^ Do You Believe? Tour", su angelic-cher.tripod.com. URL consultato il 7 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011).
  5. ^ a b Cher, concerto ispirato al cinema: da "Hair" a "Braveheart" (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
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