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Diocesi di Worms

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Diocesi di Worms
Dioecesis Wormatiensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Magonza
 
Stemma della diocesi
 
StatoGermania
Parrocchie120 (nel 1748)
 
ErezioneIV secolo
Soppressione1º febbraio 1805
territorio unito alla diocesi di Magonza
Ritoromano
CattedraleSan Pietro
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?)
Chiesa cattolica in Germania
Mappa medievale della diocesi di Worms e di quelle confinanti.
Martin Lutero a Worms nel 1521.
L'ultimo vescovo di Worms, Karl Theodor von Dalberg.

La diocesi di Worms (in latino Dioecesis Wormatiensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica in Germania e un antico principato ecclesiastico del Sacro Romano Impero.

La diocesi, una delle più piccole della Germania, era compresa fra l'arcidiocesi di Magonza a nord, la diocesi di Würzburg ad est, quella di Spira a sud e la diocesi di Metz ad ovest. Era situata su entrambe le rive del Reno attorno a Worms a nord dell'unione con il fiume Neckar.

Sede vescovile era la città di Worms, nell'attuale Renania-Palatinato, dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Pietro. Tra le città più importanti della diocesi v'erano Kaiserslautern, Mannheim e Heidelberg.

Prima del XVI secolo arrivò a comprendere fino a 400 parrocchie; nel 1748 se ne contavano solo 120.

Borbetomagus, l'odierna Worms, era la capitale ed il centro amministrativo della civitas Vangionum, popolo di origini celtico-germaniche stanziatasi nella regione. In epoca romana, essa faceva parte della provincia della Germania prima, come testimoniato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[1]

La diocesi ha origini molto antiche ed è attestata già a metà del IV secolo. Tra i firmatari dello pseudo concilio di Colonia del 346 figura il nome di Victor, episcopus Vangionum. Il successivo vescovo di cui si conosce con certezza il nome è Bertulfo, che prese parte al concilio di Parigi del 614. Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Worms dipendeva dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Magonza, sede metropolitana provinciale.

A partire dall'epoca carolingia, iniziò il periodo d'oro di Worms e del suo territorio. La città fu una delle residenze preferite da Carlo Magno, che vi fece costruite un palazzo reale. Tra VII e VIII secolo furono definitivi i confini della piccola diocesi con l'occupazione di territori sulla riva destra del Reno; il vescovo, oltre alla residenza di Worms, aveva anche una propria residenza personale a Ladenburg nella parte orientale della diocesi.

La presenza della corte ed in seguito il legame con la dinastia ottoniana rafforzarono il potere dei vescovi. Nel X secolo essi riuscirono ad appropriarsi dei diritti comitali sulla città e nel 979 l'imperatore Ottone II conferì al vescovo Ildeboldo il diritto di amministrare la giustizia. Tra i vescovi più importanti di questo periodo troviamo Burcardo († 1025), che occupò la rocca, costruì mura difensive e dette inizio alla costruzione della cattedrale, all'origine dell'odierno edificio che risale al XII secolo.

Il potere temporale dei vescovi si accrebbe col tempo e la loro residenza comitale era a Ladenburg; nel 1184 tuttavia la città di Worms ottenne lo statuto giuridico di città libera.

L'importanza di Worms è testimoniata dal fatto che la città fu il centro di importanti riunioni nel corso del medioevo e dell'epoca moderna. A Worms si celebrarono diverse diete imperiali, nell'829, nel 1076, nel 1495 e soprattutto la dieta del 1521, quando fu convocato Martin Lutero per dissuaderlo dal continuare a sostenere le sue tesi ereticali. A Worms inoltre fu siglato un concordato nel 1122, che pose termine alla lotta per le investiture.

Con l'avvento della riforma protestante, la maggior parte della diocesi aderì alla nuova confessione religiosa. Il capitolo tuttavia continuò a funzionare e a nominare i vescovi, i quali a partire dalla metà del XVII secolo furono per lo più i medesimi metropoliti di Magonza, che ottennero dai papi il privilegio di poter amministrate le due diocesi.

Il principato era circondato dalle terre del Palatinato elettorale dei baliaggi di Oppenheim e Neustadt e si estendeva solo su borghi e villaggi con gli Amtskellereien di Neuhausen e Dirmstein, non avendo alcuna città dipendente. Possedeva fino al 1801 anche la signoria di Ahaus. La città di Ladenburg, posta sul fiume Neckar, apparteneva per metà al Capitolo del Duomo di Worms e per metà all'elettorato del Palatinato.

Nella seconda metà del Settecento finì in unione personale con la sua sede metropolitana. Nel 1792 e poi nel 1797 la città di Worms e l'intero territorio diocesano a sinistra del fiume Reno venne occupato e annesso al territorio della Prima Repubblica francese. In seguito al concordato francese del 1801, con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre dello stesso anno, la parte occidentale della diocesi entrò a far parte della nuova diocesi di Magonza, che corrispondeva al dipartimento di Mont-Tonnerre; mentre la parte orientale, sulla riva destra del Reno, il vicariato di Lampertheim, rimase amministrata dai vescovi magontini.

Nel 1803, con il Reichsdeputationshauptschluss, il principato ecclesiastico venne formalmente secolarizzato; la parte occidentale era già parte della Francia[2], mentre la parte orientale venne in larga misura annessa all'Elettorato di Baden (dal 1806 granducato di Baden).

La diocesi invece fu canonicamente soppressa da papa Pio VII il 1º febbraio 1805 con la bolla In universalis Ecclesiae.

Dopo il congresso di Vienna e la successiva riorganizzazione delle diocesi tedesche, il territorio dell'antica diocesi di Worms si trovò suddiviso fra le diocesi di Spira, di Magonza, di Friburgo e di Rottenburg.

Cronotassi dei vescovi

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  1. ^ Monumenta Germaniae Historica, Chronica minora Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive., I, p. 557.
  2. ^ Dopo il congresso di Vienna, questa porzione dell'antico principato ecclesiastico divenne parte di una exclave del regno di Baviera, il Rheinkreis.
  3. ^ Vescovo eletto dal capitolo, mantenne la sede di Worms benché non confermato dalla Santa Sede, che gli preferì il suo competitore Salomon Waldbott.
  4. ^ Eletto dal capitolo, non accettò. Cfr. Moroni.
  5. ^ Eletto dal capitolo il 4 maggio 1604, morì prima della conferma pontificia.
  6. ^ Eletto dal capitolo nel 1654, fu confermato dalla Santa Sede otto anni dopo.
  7. ^ Data dell'elezione fatta dal capitolo di Worms; la Santa Sede lo preconizzò solo nel 1681; di questo atto K. Eubel non riporta la data.
  8. ^ Eletto dal capitolo nel 1683, ma preconizzato da Roma solo nel 1688.

Voci correlate

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