Vai al contenuto

Civo

Coordinate: 46°09′N 9°34′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Civo
comune
Civo – Stemma
Civo – Bandiera
Civo – Veduta
Civo – Veduta
Cevo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Amministrazione
SindacoBarbara Marchetti[1] (lista civica) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate46°09′N 9°34′E
Altitudine730 m s.l.m.
Superficie25,14 km²
Abitanti1 100[3] (31-7-2024)
Densità43,75 ab./km²
FrazioniAcquamarcia, Bedoglio, Cadelpicco, Cadelsasso, Caspano, Cevo, Chempo, Civo Centro, Marsellenico, Naguarido, Poira, Ponte del Baffo, Ponte di Ganda, Rebustella San Biagio, Regolido, Roncaglia di Sopra, Roncaglia di Sotto, San Bello, Santa Croce, Selvapiana, Serone, Vallate[2]
Comuni confinantiArdenno, Dazio, Mello, Morbegno, Novate Mezzola, Traona, Val Masino
Altre informazioni
Cod. postale23010
Prefisso0342
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT014022
Cod. catastaleC785
TargaSO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 3 091 GG[5]
Nome abitanticivesi
PatronoSant'Andrea
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Civo
Civo
Civo – Mappa
Civo – Mappa
Posizione del comune di Civo nella provincia di Sondrio
Sito istituzionale

Civo è un comune italiano sparso di 1 100 abitanti[3] della provincia di Sondrio in Lombardia. Esso non presenta un nucleo abitato di maggiore rilevanza, ma è l'insieme di numerose piccole frazioni piuttosto distanti fra loro. La sede comunale è situata nella frazione di Serone.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Civo si sviluppa nell'area della destra orografica valtellinese denominata Costiera dei Cech, che si estende dall'entrata della Val Masino fino al termine della Valtellina, situato nel comune di Dubino. Comprende nel suo territorio la valle di Spluga.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Civo deriverebbe dal latino clivium (letteralmente pendenza) in riferimento alla sua posizione geografica.[6]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 novembre 1989.[7][8] L'emblema civico è descritto come:

«D’azzurro, al colle all’italiana di verde, fondato in punta, in cui è conficcato il palo da vigna di nero, accollato dalla pianta di vite di verde, nodrita nel colle, pampinosa di uno a sinistra, e munita di un cirro a destra, fruttato del grappolo d’uva di porpora, a destra, il tutto accompagnato in capo e nei fianchi dall’arco di dodici stelle di sei raggi, d’argento, quattro stelle a destra poste in palo, quattro in capo poste in semicerchio, quattro a sinistra poste in palo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un:

«drappo partito di bianco e di verde…»

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Degne di nota sono le numerose chiese che il comune di Civo ospita. Grande impulso alla costruzione e ampliamento delle chiese venne dopo il Sacro Macello, quando la Chiesa cattolica appoggiò il massacro dei protestanti dalla valle; nella successiva opera di ricattolicizzazione forzata venne favorita la costruzione di chiese monumentali e magniloquenti, a volte notevolmente sproporzionate rispetto agli abitanti dei borghi.[9] Tra questi edifici sacri, i più importanti sono

  • la chiesa collegiata arcipretale di san Bartolomeo, nella frazione di Caspano, la più ecclesiasticamente importante del comune, edificata forse nel XII secolo, ampliata e modificata a partire dal 1527 e rimaneggiata fino al XVIII secolo.
    La chiesa di San Bartolomeo a Caspano
  • la chiesa prepositurale di san Giacomo, nella frazione di Roncaglia, eretta nel 1654 e consacrata nel 1674. Al suo interno conserva affreschi di Carlo Innocenzo Carloni[10]
  • la chiesa parrocchiale di sant'Andrea, nella frazione di Civo, già esistente nel XV secolo, ricostruita nel 1697; si avevano inoltre le confraternite del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, e del Santissimo Rosario, fondata nel 1575, alla quale risultavano ascritti sia le consorelle che i confratelli del Santissimo Sacramento.[11]
    Affresco dell’oratorio del Santissimo Sacramento nella chiesa Sant’Andrea di Civo Centro.
  • la chiesa parrocchiale della patrona S. Caterina nella frazione di Cevo.
  • la chiesa di Santa Croce, nell'omonima frazione, probabilmente del XVII secolo ma radicalmente restaurata nel 1933.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune di Civo erano 26[13].

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è articolato in diverse località, frazioni e maggenghi, elencati di seguito: Frazioni: Acquamarcia, Bedoglio, Cadelpicco, Cadelsasso, Caspano, Cevo, Chempo, Civo Centro, Marsellenico, Naguarido, Poira, Ponte del Baffo, Ponte di Ganda, Rebustella San Biagio, Regolido, Roncaglia di Sopra, Roncaglia di Sotto, San Bello, Santa Croce, Selvapiana, Serone e Vallate.

Località: Balestro, Cà Camero, Cà Donai, Cà Faitella, Cà Riatt, Camiraccio, Case di Roncaglia, Civasca, Pedrascin Predaguta e Riegno, San Bernardo[14]

Maggenghi: Careggio, Criagno, Fontanili, Giuoco, Gonchi, Ledino, Peccio, Pra Mezzo, Prasoccio e Rigorso.

Residenti nelle frazioni al 2023

[modifica | modifica wikitesto]

[15]

  • Civo, 238
  • Caspano, 74
  • Santa Croce, 172
  • Cevo, 97
  • Roncaglia Sotto, 61
  • Roncaglia Sopra, 21
  • Serone, 93
  • Chempo, 38
  • Cadelpicco, 86
  • Cadelsasso, 26
  • Bedoglio, 29
  • Naguarido, 26
  • Selvapiana, 11
  • San Biagio, 9
  • Rebustella, 11
  • Vallate, 22
  • Poira, 36
  • Regolido, 6
  • Naguarido, 26
  • Ponte del baffo, 6
  • Ponte di ganda, 15
  • Marsellenico, 3
  • San Bello, 16
  • Case sparse, 11
La chiesa di Sant'Andrea a Civo centro

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di Civo vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da STPS Sondrio[16].

  1. ^ Comune di Civo - Organi di indirizzo politico-amministrativo, su comune.civo.so.it. URL consultato il 30 gen 2020.
  2. ^ Comune di Civo - Statuto.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Comune di Civo (SO), su www.comune.civo.so.it. URL consultato il 7 ottobre 2024.
  7. ^ Civo, decreto 1989-11-25 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Ufficio araldico - Fascicoli comunali, Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  8. ^ Comune di Civo – (SO), su Araldicacivica. URL consultato il 29 settembre 2024.
  9. ^ jstor.org, https://www.jstor.org/stable/43130242.
  10. ^ Laura Valenti, Picapréda - L'antico mestiere della lavorazione della pietra in Val d'Intelvi, Tipografia Banfi, 2003, pp. 39-40.
  11. ^ Parrocchia di Sant'Andrea, sec. XVII - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 23 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  14. ^ Infopoint, Chiesetta di San Bernardo, su Porte di Valtellina, 8 marzo 2023. URL consultato il 13 ottobre 2024.
  15. ^ (EN) INFORMACIVO, su issuu. URL consultato il 12 ottobre 2024.
  16. ^ Società Trasporti Pubblici Sondrio - http://www.stps.it/files/area_line.aspx, su stps.it. URL consultato il 27 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2014).
  • Antonio Boscacci, Franco Gianasso, Massimo Mandelli, Guida Turistica della Provincia di Sondrio, Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, 2000.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN240130263
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia