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Chuck Billy

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Chuck Billy
Chuck Billy nel 2016 con i Testament
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereThrash metal[1][2]
Speed metal[1]
Heavy metal[1]
Periodo di attività musicale1986 – in attività
StrumentoVoce
EtichettaAtlantic Records
Spitfire Records
Nuclear Blast
Gruppi attualiTestament
Album pubblicati14
Studio11
Live3
Raccolte6
Sito ufficiale

Chuck Billy (Contea di Alameda, 23 giugno 1962) è un cantante statunitense, membro del gruppo thrash metal Testament dal 1986.

Chuck Billy dal vivo con i Testament nel 2016

Nativo americano, appartenente al popolo Pomo, proveniente dal nord della California, assieme al chitarrista e leader del gruppo Eric Peterson è l'unico membro originario rimasto dall'uscita del primo disco, The Legacy (1987).

Dotato di una voce molto potente ed aggressiva, il suo stile ha subito un radicale cambiamento negli anni. Negli anni ottanta (considerati "epoca d'oro" dei Testament) aveva una voce rauca ma più incentrata sugli acuti e anche una timbrica pulita (specie in brani come The Legacy e Return To Serenity), mentre col passare degli anni (a partire da Low, album pubblicato nel 1994) la band ha incorporato elementi death metal nel suo stile e Chuck ha diversificato il suo canto introducendo toni growl.

Chuck ha sempre sostenuto la causa dell'integrazione degli indiani d'America nella società ed è fiero delle sue origini nativo-americane (due brani dei Testament, Trail of Tears e Allegiance, sono un tributo di Chuck al suo popolo). Prima di far parte dei Testament ha militato in diversi gruppi heavy metal della bassa California.

Dopo il tour mondiale "Riding The Snake" per promuovere l'album The Gathering, subì un intervento e una lunga degenza per seminoma, una forma di tumore maligno che normalmente colpisce le cellule germinali del testicolo e più raramente quelle del mediastino, come nel caso di Billy: il suo tumore riguardò infatti i polmoni ed il cuore.[3]

Ciò ha costretto la band a un lungo periodo di pausa, spezzato solo nel 2001 dalla pubblicazione di First Strike Still Deadly, album di pezzi ri-registrati provenienti dai primi due dischi, che ha visto il ritorno momentaneo di Alex Skolnick alla chitarra e di John Tempesta alla batteria.[4][5]

Il suo cancro venne curato con successo e nell'agosto del 2001, gli amici di Billy organizzarono un concerto di beneficenza in suo onore per aiutarlo nelle spese mediche. Fu intitolato Thrash of the Titans, e vi presero parte gruppi Thrash provenienti dalla Bay Area tra cui i Vio-lence, i Death Angel, gli Exodus, gli Heathen, ed altri. Lo show è stato anche una riunione dei Legacy, con Steve Souza alla voce, e l'ex chitarrista Alex Skolnick, che non aveva più suonato con la band dal 1992 e Greg Christian.

Oltre ai Testament, Chuck ha cantato dei brani nei due album solisti del chitarrista James Murphy e ha partecipato ad un tour recente con gli Exodus. Nel 2006 Billy ha dato la voce per la canzone Crazy dei Sadus e, insieme ad altri musicisti, ha cantato nella cover di Fear of the Dark degli Iron Maiden per l'album di tributo Numbers from the Beast.

Ha un fratello, Eddie, che suonò il basso nella band thrash metal, ormai sciolta, dei Vio-Lence. Con questo, e con il cugino Andy Billy, Chuck nel 2007 ha inciso un disco con i Dublin Death Patrol, che ha la "particolarità" di avere come cantante oltre al già citato Chuck, il primo cantante dei Testament e poi più noto come singer degli Exodus Steve "Zetro" Souza.

Chuck Billy al Sweden Rock Festival, 2008

Con i Testament

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Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Testament.

Album in studio

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Album dal vivo

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Collaborazioni

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Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Testament § Videografia.
  1. ^ a b c (EN) Testament, su allmusic.com. URL consultato il 26 dicembre 2009.
  2. ^ (EN) Testament, su metal-archives.com, 18 ottobre 2009. URL consultato il 26 dicembre 2009.
  3. ^ (EN) Testament, su metalupdate.com. URL consultato il 24 aprile 2010.
  4. ^ Testament, su icedtears.com. URL consultato il 29 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2010).
  5. ^ (EN) Brian O'Neill, First Strike Still Deadly review, su allmusic.com. URL consultato il 12 marzo 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN232968064 · ISNI (EN0000 0003 6740 7385 · Europeana agent/base/71104 · LCCN (ENn2012020200