A 14 anni entrò nella bottega dello scultore Francesco Griffo-Saporito di Palermo e successivamente proseguì la sua formazione presso lo studio di Benedetto Delisi (1831-1875). Sposò Teresa De Lisi, figlia di quest'ultimo, dalla quale ebbe il figlio Giuseppe Vittorio (1897 - 1987), architetto.
Massone, non si sa dove e quando fu iniziato, ma il 20 luglio 1889 fu affiliato Maestro massone nella LoggiaCentrale di Palermo[1].
Con una lettera datata 10 gennaio 1934 donò a Benito Mussolini la statua bronzea della Madonna di Littoria, inizialmente collocata a destra dell'ingresso della Chiesa parrocchiale di Littoria, ma rimossa nel dopoguerra e collocata nel 1956 nella Biblioteca comunale, dove rimase fino al dicembre 1994, quando venne spostata nel Palazzo comunale.
Nella sua lunga attività, Ugo espresse con grande sensibilità un linguaggio inizialmente aderente al simbolismo allegorico, poi dal sapore preraffaellita, giunse all'Art Nouveau con qualche accento di verismo meridionale che culminò nel periodo più tardo, a partire dagli anni venti, ad una progressiva semplificazione delle masse plastiche e l'accostamento al Novecento, con un monumentalismo accademico.
Importante nella carriera dello scultore fu la felice collaborazione con l'architetto Ernesto Basile con il quale realizzò parti scolpite di mobili per la ditta Ducrot di Palermo: ne sono esempi un trittico a bassorilievo per la spalliera di un letto con tema Madonna e Angelo, presentata alla prima esposizione d'arte decorativa di Torino del 1902, le figure allegoriche delle cerniere di un secrétaire in mogano e due nudi per un orologio in legno e bronzo e per una lampada da notte, presentati alla quinta Esposizione internazionale d'arte di Venezia del 1903. In tale occasione, presenta le seguenti sculture: un ritratto marmoreo del cardinale Michelangelo Celesia, arcivescovo di Palermo, Sotto la luna, Mattino azzurro e Dafne.
Sempre in collaborazione con Ernesto Basile (autore del basamento), realizza nel 1900 per l'atrio del Palazzo delle Finanze a Palermo, il busto di Emanuele Notarbartolo.[2]
Nella facciata della chiesa di Santa Rosalia a Palermo, realizzata dal Basile tra il 1922 e il 1928, venne collocata una scultura in bronzo della santa omonima, patrona della città, opera di Ugo.
Sempre con il Basile realizzò un Pannello in maiolica per la cappella Tasca-Lanza nel cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo.
1916-1917-1918 – Mostra “Pro Patria Ars” con sculture e medaglie in marmo e bronzo;
1934 – Mostra personale di circa 100 opere in marmo e bronzo nelle sale del Circolo Artistico di Palermo (all’epoca presso Palazzo Utveggio in Piazza G. Verdi) per festeggiare il suo cinquantennio di attività artistica;
1950 – Mostra personale nelle sale del Circolo Artistico di Palermo (all’epoca presso Villa Whitaker in via Cavour) in occasione del suo ottantesimo compleanno;
Dal 25 settembre al 7 novembre 2020 – Mostra “Lo scultore del sorriso. Bronzetti, Cartoline, Fotografie, Documenti di Antonio Ugo”, presso Antichità Athena (via Libertà 6, Palermo), in occasione del 150º anniversario della sua nascita;
Dal 16 aprile al 10 settembre 2023 – Mostra “Antonio Ugo scultore (Palermo 1870-1950). Opere dallo studio dell’artista”, presso Villa Zito a Palermo[3]
Antonio Ugo, Giacomo Serpotta (1932), chiostro di San Domenico, Palermo
fiori e spine1895 - ’U carusu, gesso, Galleria d'arte moderna di Palermo.
1897 - Medaglione con i profili di Giovan Battista Filippo Basile e del figlio Ernesto, Sala del consiglio di amministrazione della Fondazione "Teatro Massimo".
1910 – Italia e Sicilia, figure allegoriche in bronzo nel Monumento celebrativo del cinquantenario dell'Unità Nazionale (in collaborazione con Ernesto Basile), Palermo.
1921 - Monumento ai caduti della prima guerra mondiale, Misilmeri. Inaugurato il 10 aprile, e progettato in collaborazione con l'ingegnere Giovanni Raccuglia.
1921-1922 - Targa per il VI centenario della morte di Dante, atrio del palazzo Pretorio di Palermo[4].
1923 - Targa commemorativa per gli ex alunni caduti nella grande guerra, liceo Vittorio Emanuele di Palermo.
Inoltre eseguì ritratti di molti personaggi, quali: donna Franca Florio, Mariano Stabile, Emanuele Notarbartolo (busto marmoreo, posto nell'atrio del palazzo delle Finanze, in corso Vittorio Emanuele a Palermo, allora sede del Banco di Sicilia).
Filippo Pottino, Antonio Ugo, scultore (1870-1956), estratto dagli "Atti dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo", serie IV, vol. XVI, fasc. I, 1955-56.
Giuseppe Servello, Antonio Ugo, testimone di un'epoca, Giornale di Sicilia, 22 gennaio 1970, p. 3.
Luigi Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani. Scultura, Novecento, Palermo 1994, pp. 333–335 (M.A.S.).
Melchiorre Di Carlo e Maria Antonietta Spadaro, Commemorare a Palermo. Le medaglie di Antonio Ugo, Edizioni Kalós, 2014.
Paola Barbera, Maria Concetta Di Natale (a cura di), Antonio Ugo scultore (Palermo 1870-1950). Opere dallo studio dell’artista, Torri del Vento, Palermo 2023