Tranvia Milano-Binasco-Pavia
La tranvia Milano-Binasco-Pavia era una linea della rete tranviaria interurbana di Milano in servizio dal 1880 al 1936 che collegava i due capoluoghi lombardi.
Tranvia Milano-Binasco-Pavia | |
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Convoglio a vapore lungo il Naviglio Pavese | |
Inizio | Milano |
Fine | Pavia |
Inaugurazione | 1880 |
Chiusura | 1936 |
Gestore | MMC (1933-1936) |
Vecchi gestori | Haute Italie (1880-???) SFT (???-1933) |
Lunghezza | 34 km |
Tipo | tranvia interurbana |
Mezzi utilizzati | tram a vapore |
Scartamento | 1.445 mm |
Trasporto pubblico | |
Il tracciato si snodava lungo la strada provinciale Pavese, poi SS 35, costeggiando il Naviglio Pavese.
Storia
modificaFra i diversi progetti presentati per collegare Milano a Pavia lungo il Naviglio la Deputazione provinciale del capoluogo lombardo approvò quello presentato al degli ingegneri Lué e De Righetti il 7 novembre 1887, sulla base del quale furono stipulati il capitolato tecnico e l'atto di concessione[1].
La costruzione e l'esercizio della linea furono affidate dalla Société des Tramways et Chemins de fer economiques de la Haute Italie, società francese a capitale belga Consiglio d'Amministrazione a Parigi che aveva ottenuto la concessione in data 23 febbraio 1879[1].
La linea da Milano a Binasco fu aperta all'esercizio il 23 luglio 1880 e nell'agosto dello stesso anno venne aperta la tratta tra Binasco e Pavia.[2][3] [4].
Dopo pochi anni, la compagnia belga cedette l'esercizio alla Società Anonima Ferrovie del Ticino (SFT)[5]. Il primo orario prevedeva sei coppie di corse tra Milano e Pavia, una coppia tra Milano e Binasco e una tra Pavia e Binasco: il percorso tra Milano e Pavia era coperto in due ore e venti minuti[6].
La tranvia si rivelò importante nel servire le campagne tra Milano e Pavia, in particolare per quanto riguarda il trasporto delle merci, ruolo nel quale soppiantò il Naviglio Pavese[7].
All'inizio degli anni trenta del XX secolo la SFT dismise gradualmente la propria rete tranviaria, che si estendeva nelle province di Pavia, Novara e Vercelli. La Milano-Pavia, unica rimasta in esercizio, venne ceduta nel 1933 alla MMC, che già gestiva la linea Milano-Magenta con diramazione per Castano Primo.
Nonostante il cambio di gestione, la Milano-Pavia, che dal 1927 subiva la concorrenza di un'autolinea[7], ebbe un destino analogo a quello delle molte tranvie a vapore che venivano soppresse in quegli anni: il 29 febbraio 1936 compì l'ultimo viaggio[8], per essere sostituita dal giorno successivo da autoservizi della Società Generale Esercizi Automobilistici (SGEA)[9].
Nel 1930 la linea fu utilizzata per il trasferimento di alcune vetture acquistate usate dall'ATM di Milano per il servizio sulla tranvia urbana di Pavia[10].
Caratteristiche
modificaStazioni e fermate[6] | ||||||
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Milano Porta Lodovica | 122 m s.l.m. | ||||
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Milano Porta Ticinese | |||||
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Milano via Torricelli | |||||
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Isola dei Pescatori | |||||
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Chiesa Rossa | |||||
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Conca Fallata | |||||
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Cascina Annone | |||||
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Valle Ambrosia | |||||
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Cassino Scanasio | |||||
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Rozzano | |||||
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Moirago | |||||
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Badile | |||||
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Naviglio Pavese | |||||
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Binasco | |||||
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Casarile | |||||
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Villa Rasca | |||||
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Conca Nivolta | |||||
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Giovenzano | |||||
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Torre del Mangano | |||||
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Conca Cassinisio | |||||
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Ferrovia Milano-Genova | |||||
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per Sant'Angelo Lodigiano | |||||
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ferrovia Pavia–Cremona | |||||
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Pavia Porta Milano | |||||
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Pavia piazza Petrarca | 77 m s.l.m. |
La linea era una tranvia interurbana a binario semplice e a scartamento ordinario da 1445 mm.
Le rotaie impiegate furono di tipo Vignoles dal peso di 20 kg per metro lineare e lunghe 6 metri ciascuna. Erano appoggiate sopra traversine di rovere distanziate di 900 mm che si riducevano a 600 mm in corrispondenza dei giunti sospesi[11].
Percorso
modificaLa stazione milanese della linea era posta perpendicolarmente all'allora viale di Porta Lodovica n. 8 (oggi Viale Bligny) in un'area all'angolo della moderna via Röntgen oggi occupata da edifici dell'Università Bocconi.
La linea percorreva il viale di circonvallazione, successivamente denominato viale Col di Lana e poi Bligny, fino a Porta Ticinese, dove svoltava in corso San Gottardo e quindi in via Torricelli, attraverso la quale raggiungeva via Ascanio Sforza che segnava l'inizio della strada per Pavia.
Seguendo tale strada toccava Rozzano e Binasco, ove il Naviglio veniva incrociato; da qui erano raggiunte la Certosa di Pavia con la fermata di Torre del Mangano e infine Pavia.
Il tratto urbano presso Pavia era comune alla linea per Sant'Angelo Lodigiano, così come la stazione capolinea, posta in piazza Petrarca.
Materiale rotabile
modificaInizialmente prestarono servizio locomotive a tre assi (di cui due motori) costruite dalla belga Société Anonyme la Métallurgique di Tubize[12], affiancate prima e sostituite poi da locomotive a due assi motori di costruzione Henschel & Sohn, Couillet, e St. Léonard.[13]
Le carrozze, coperte e scoperte, fornite dalla Métallurgique avevano capienza di quaranta passeggeri, di cui ventiquattro all'interno del vagone e 16 sulla pensilina; erano lunghe 6,35 m e avevano un peso a vuoto di 2,8 t.[14]
Materiale motore - prospetto di sintesi
modificaUnità | Anno di costruzione | Costruttore | Quantità | Rodiggio | Note |
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1 ÷ 10 | 1880 | Métallurgique | 10 | 0-2-1 | |
33 | 1881 | Henschel & Sohn | 1 | 0-2-0 | Parte della serie 30 ÷ 35, utilizzata usualmente sulle linee novaresi della SFT |
81 ÷ 82 | 1909 | St. Léonard | 2 | 0-2-0 | 82 passata alla MMC nel 1936 |
100 ÷ 107 | 1882 | Couillet | 7 | 0-2-0 | |
108 ÷ 110 | 1908 | St. Léonard | 3 | 0-2-0 | 108 e 110 passate alla MMC nel 1936 |
111 | 1912 | Tubize | 1 | 0-2-0 | Passata alla MMC nel 1936 |
Note
modifica- ^ a b G. Cornolò, Fuori porta in tram, op. cit., p. 36.
- ^ Francesco Tedesco, Elenco delle tranvie a vapore in esercizio, in Le tranvie, note di giurisprudenza coordinate e spiegate principalmente con atti parlamentari e governativi, Firenze, Stamperia editrice C. Ademollo e C., 1883, p. 209, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
- ^ * Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani vol. 8 e 9. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968.
- Francesco Ogliari, Francesco Abate, Il tram a vapore tra l'Appennino e il Po. Piacenza, Voghera e Tortona, Arcipelago, Milano, 2011. ISBN 978-88-7695-398-9.
- Armando Bergaglio, In tram da Tortona a Sale, a Monleale e a Castelnuovo : dal 1882 al 1934 con la popolare principessa Camilla, in Iulia Dertona : bollettino della Società storica tortonese per gli studi di storia, d'economia e d'arte , n. 1/2004, pp. 105–139.
- ^ Cornolò (1980), p. 341.
- ^ Cornolò (1980), p. 36.
- ^ a b Ogliari-Sapi (1964), p. 111.
- ^ a b Pucci, p. 157.
- ^ Ogliari-Sapi (1964), p. 309.
- ^ Ogliari-Sapi (1964), p. 316.
- ^ Giuliano Ascorbi, Pietro Ferrari e Claudio Guastoni, Quando a Pavia si aspettava il tram, Pime editrice, Pavia, 2013, p. 69. ISBN 978-88-7963-296-6.
- ^ Cornolò (1980), pp. 50-51.
- ^ Sérafon, p. 230.
- ^ Cornolò (1980), pp. 122-123.
- ^ Sérafon, p. 202.
Bibliografia
modifica- Ing. Tommaso Lavezzari, I tramways nella provincia di Milano: Milano-Pavia, in Il Politecnico - Giornale dell'ingegnere architetto civile ed industriale, Vol. 14, fasc, 1, 2, Febbraio 1882, Milano, Tipog. e Litog. degli Ingegneri, pp. 37, 49.
- (FR) F. Sérafon, Les tramways et les chemins de fer sur routes, Parigi, E. Bernard, 1882, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
- Francesco Ogliari e Franco Sapi, Stiffelius e berretto rosso. Storia dei trasporti italiani vol. 4, Milano, a cura degli autori, 1964. ISBN non esistente
- Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980. ISBN non esistente
- Sergio Zaninelli, Le ferrovie in Lombardia tra Ottocento e Novecento, Milano, Edizioni Il Polifilo, 1995.. ISBN 88-7050-195-7.
- Paola Pucci, Il processo di trasformazione delle reti infrastrutturali e della struttura insediativa tra Milano e Pavia nel XIX secolo (PDF), in Annali di storia pavese, n. 28, Pavia, a cura della Provincia di Pavia, dicembre 2000, pp. 147-159. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
Voci correlate
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