Il sansimonismo è stato un movimento socialista francese della prima metà del XIX secolo.

Il movimento prende il nome dal suo ideatore il conte Henri de Saint-Simon, il centro di questo movimento fu l'École polytechnique.

Nel 1825 dopo la morte di Saint-Simon i suoi discepoli Saint-Amand Bazard, Barthélemy Prosper Enfantin, Pierre Leroux e Louis Auguste Blanqui, svilupparono e diffusero le idee del "Maestro" in alcuni casi anche rielaborando alcuni temi. I sansimonisti si servirono della stampa attraverso giornali come Le Globe, Le Producteur e Le Crédit e riunioni pubbliche che si tennero tra il 1828 ed il 1832 al numero 12 della rue Taranne a Parigi. L'opera di proselitismo fece diventare il sansimonismo un fenomeno rilevante che coinvolgeva 40 000 aderenti nel mondo. I sansimoniani riuscirono ad avere legami con molti intellettuali dell'epoca: Heine e Goethe in Germania, il liberale Mill e il conservatore Carlyle in Inghilterra e il giurista von Liszt. Intorno al 1830, ci fu una scissione promossa da Enfantin che accentuò le dottrine mistico-religiose. I sansimoniani, mal visti dal governo francese perché contestavano l'assetto della società borghese e la proprietà privata, vennero incriminati in numerosi processi.

Enfantin fu condannato ad un anno di carcere. Dopo essere stato liberato, fu allontanato dal paese insieme ai suoi seguaci e si recò in esilio nell'Impero ottomano tentando di realizzare un progetto d'industrializzazione a Costantinopoli e in Egitto con l'idea del Canale di Suez. Ma l'impresa fallì e con tale fallimento il movimento si disgregò (1832).

Ideologia

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La società sarebbe stata gestita da scienziati e industriali che grazie alle scoperte scientifiche e allo sviluppo industriale avrebbero dato vita ad una società che garantisse migliori condizioni di vita ai proletari.

La storia

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Classificavano la storia in epoche organiche, in cui una teoria generale domina la società, ed epoche critiche quando la società è un coacervo d'individui isolati in lotta tra loro. Secondo la loro concezione vi erano state due epoche organiche: quella del paganesimo sino ai tempi di Socrate e quella del cristianesimo sino ai tempi di Lutero. I sansimoniani erano convinti di vivere in un'epoca critica, dove mancava nella società uno scopo comune che si esplicava nel disordine, nel caos, nelle inefficienze e nella povertà che caratterizzavano la società dell'epoca. La dottrina sansimoniana avrebbe dato inizio ad una nuova epoca organica.

La fede nel progresso e il ruolo della donna

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Professavano la fede indiscriminata nel progresso, nella scienza e in una visione mistica del cammino dei popoli verso l'unità futura (cosmopolitismo).

I membri del gruppo consideravano l'emancipazione femminile uno degli obiettivi più importanti. Tuttavia, la visione dei due «che si contendevano il pontificato»[1] nell'organizzazione, Bazard e Enfantin, differiva notevolmente circa il valore del matrimonio. Per il primo, l'emancipazione della donna non coincideva con una negazione del vincolo coniugale: doveva mutare il ruolo della sposa, fin lì subordinato a quello del marito; ora, invece, si richiedevano per la moglie gli stessi diritti riconosciuti all'uomo.

Secondo Enfantin, invece, per liberarsi dalla propria condizione la donna era chiamata a sciogliersi dalle catene del matrimonio e a praticare un amore svincolato da ogni costrizione.[2] Vicina a questa posizione fu la scrittrice George Sand, che assegnava a Saint-Simon e Enfantin, nella storia morale, il medesimo ruolo occupato da La Fayette in quella politica.[3]

Critica marxista

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Karl Marx incluse il sansimonismo tra i socialismi utopici nel Manifesto del Partito Comunista (1848).

Il filosofo tedesco dice che il sansimonismo, pur avendo il merito di scorgere l'antagonismo tra le classi sociali e gli elementi di contraddizione presenti al mondo, ha il limite di non riconoscere al proletariato una funzione storica e rivoluzionaria. Ma fa appello a tutti i membri della società, compresi i ceti dominanti, per una pacifica azione di riforme. A ciò Marx contrappone il suo socialismo scientifico.

Sansimoniani

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Curiosità

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  • Un gruppo di sansimoniani nel 1832 fondò una comune celibataria a Ménilmontant, dove vennero applicate le nuove norme della "società dell'avvenire". Introdussero l'usanza di portare vesti abbottonate sulla schiena per aumentare la dipendenza del singolo dai suoi compagni.
  • Le dottrine sansimoniane influenzarono il giovane Giuseppe Garibaldi, che alla fine del 1832 ne venne in contatto quando trasportò come passeggeri un gruppo di tredici esuli francesi guidati da Emile Barrault a Costantinopoli.[4]
  1. ^ M. Minghetti, Miei ricordi, Torino, Roux, 1888, vol. I, p. 32
  2. ^ Per le posizioni di Bazard e Enfantin cfr. L. Incisa, A. Trivulzio, Cristina Belgioioso, Milano, Rusconi, 1984, pp. 119-123
  3. ^ G. Sand, Correspondance, Paris, Garnier, 1967, vol. III, p. 71
  4. ^ G. Guerzoni, Garibaldi, Firenze, 1882, pp. 31-32

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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