Il punto di Fermat ha diverse proprietà. Dato un triangolo si deve costruire su ogni lato un triangolo equilatero in modo da formare tre triangoli chiamati , , . Congiungendo , , queste tre rette si incontrano in un punto . Si dimostra che . Infatti i triangoli e sono congruenti perché , e sono uguali gli angoli perché ottenuti entrambi aggiungendo un angolo di 60° a . Ne segue che e analogamente si prova che . Si costruiscano tre circonferenze , , tali che sia circoscritta ad , sia circoscritta ad , sia circoscritta ad . Le tre circonferenze avranno tutte in comune il punto . Poiché i quadrilateri , sono inscritti in una circonferenza, l'angolo e l'angolo .
Ne segue che:
l'angolo : quindi il punto appartiene a .
Il punto appartiene a perché:
l'angolo
l'angolo .
Allo stesso modo si dimostra che appartiene ad e anche a .
Il punto è detto "punto di Fermat" del triangolo .
- Lemma 1
- Per ogni vettore
-
- è equivalente al fatto che
-
- formano tutti tra di loro un angolo di 120°.
- Dimostrazione del lemma 1
- Siano per i versori seguenti
-
- Sia l'angolo tra due vettori unitari e Si ha quindi che e i valori del prodotto scalare sono
-
- Così si ottiene per
- Viceversa, se i versori per formano un angolo di 120° tra di loro, si ottiene
-
- Quindi si ha
-
- Pertanto si ottiene
-
- Lemma 2
- Per ogni vettore si ha
-
- Dimostrazione del lemma 2
- Per ogni vettore è noto che
- Ponendo e si ha la tesi del lemma 2.
Se il triangolo è un triangolo in cui tutti gli angoli sono inferiori a 120°, si può costruire il punto all'interno del triangolo Ora impostando il punto come origine dei vettori, per ogni punto dello spazio euclideo , si ha
Se è il punto di Fermat, allora Quindi, si ottiene l'uguaglianza del lemma 1.
Dal lemma 2, si ottiene
-
-
-
Da queste tre disuguaglianze e dal lemma 1, segue che
-
Esso vale per ogni punto dello spazio euclideo quindi se allora il valore di è minimo.
Questo quesito fu posto da Fermat a Evangelista Torricelli. Egli risolse il problema in modo simile a Fermat, usando l'intersezione delle circonferenze dei tre triangoli regolari. Il suo allievo, Vincenzo Viviani, pubblicò la soluzione nel 1659.[1]