Mercurio nei pesci

Il mercurio nei pesci e in alcuni molluschi tende, nella forma del metilmercurio, altamente tossica, ad accumularsi e magnificare.[1] Per questo, le specie di pesci più longeve e in cima alla catena alimentare come es. marlin, tonni, squali, pesce spada, sgombro reale, tilefish e luccio contengono concentrazioni più elevate di mercurio rispetto ad altre.[2]

Fonti di inquinamento antropico quali combustione di carbone e estrazione di ferro possono contaminare sorgenti d'acqua con il metilmercurio, che è facilmente assorbito nell'organismo dei pesci. Attraverso il processo di biomagnificazione, i livelli di mercurio aumentano ad ogni successiva fase predatoria.

Molti prodotti ittici hanno dimostrato di contenere quantità variabili di metalli pesanti, in particolare mercurio e sostanze inquinanti liposolubili da inquinamento delle acque. Il mercurio è noto per la sua facilità di bioaccumulazione anche negli esseri umani, in conseguenza del bioaccumulo nei pesci e frutti di mare di cui si nutrono le popolazioni umane, cagionando avvelenamento da mercurio. Il mercurio è pericoloso sia per ecosistemi naturali che umani, perché è un metallo noto per essere altamente tossico, in particolare a causa della sua capacità di danneggiare il sistema nervoso centrale.[3] Negli ecosistemi marini controllati dall'uomo, costruiti solitamente per la produzione commerciale delle diverse specie di pesce, il mercurio sale sensibilmente attraverso la catena alimentare attraverso i pesci che consumano piccoli plancton, così come attraverso fonti non alimentari come i sedimenti dei fondali marini. La concentrazione di questo mercurio aumenta nei corpi dei pesci più grandi, e può essere misurata nei tessuti delle specie selezionate.[4]

La presenza di mercurio nel pesce può essere una particolare preoccupazione per la salute per le donne che sono o saranno incinte o che allattano, oltre che per i bambini[5].

Biomagnificazione

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Biomagnificazione.

Il consumo di pesce è di gran lunga la principale fonte di esposizione al mercurio connessa all'ingestione negli esseri umani e negli animali.[6] Il mercurio e il metilmercurio sono presenti solo in piccole concentrazioni nell'acqua di mare. Tuttavia all'inizio della catena alimentare essi sono assorbiti, di solito come metilmercurio, dalle alghe. Questa alga viene poi mangiata da pesci e altri organismi superiori nella catena alimentare. Il pesce assorbe efficientemente il metilmercurio, ma lo espelle molto lentamente.[7] Il metilmercurio è insolubile, e dunque non suscettibile ad essere escreto. Si accumula invece soprattutto nei visceri, ma anche nel tessuto muscolare.[8]

 
Nel processo di biomagnificazione la concentrazione delle tossine più persistenti (a forma di croce) aumenta mano a mano che si sale nella catena alimentare.

Ciò comporta un bioaccumulo di mercurio, cioè un accumulo nel tessuto adiposo dei successivi livelli trofici: zooplancton, piccoli nekton, pesci più grandi, e così via. Più vecchi tali pesci diventano, più mercurio potrebbe essere assorbito. Qualunque animale si nutra di questi pesci all'interno della catena alimentare consuma anche il più elevato livello di mercurio che i pesci hanno già accumulato. Questo processo spiega perché i pesci predatori come pesce spada o squalo o gli uccelli come il falco pescatore e le aquile hanno più alte concentrazioni di mercurio nel loro tessuto, rispetto a quelle che potrebbero risultare dalla semplice esposizione diretta. Le specie all'interno della catena alimentare possono accumulare concentrazioni di mercurio fino a dieci volte superiori rispetto alle specie che consumano. Questo processo è chiamato biomagnificazione. Ad esempio, l'aringa contiene livelli di mercurio in circa 0,1 parti per milione, mentre lo squalo contiene livelli di mercurio superiori a 1 parte per milione.[9]

Legislazione

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Le specie più contaminate

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Livelli di mercurio nei pesci e nei molluschi presenti in commercio[10]
Specie Media
(ppm)[2]
Std dev
(ppm)[2]
Mediana
(ppm)[2]
Commento Livello
trofico[11]
Età massima
(in anni)[11]
Tilefish (Golfo del Messico) 1.450 n/a n/a Il Tilefish del medio Atlantico ha livelli di mercurio più alti.[2] 3.6 35
Pesce spada 0.995 0.539 0.870 4.5 15
Squali 0.979 0.626 0.811
Maccarello reale 0.730 n/a n/a 4.5 14
Tonno obeso 0.689 0.341 0.560 Fresco/surgelato 4.5 11
Pesce specchio atlantico 0.571 0.183 0.562 4.3 149
Marlin * 0.485 0.237 0.390 4.5
Maccarello reale maculato 0.454 n/a n/a Golfo del Messico 4.5 5
Cernie 0.448 0.278 0.399 Tutte le specie 4.2
Tonno 0.391 0.266 0.340 Tutte le specie, Fresco/surgelato
Pesce serra 0.368 0.221 0.305 4.5 9
Carbonaro dell'Alaska 0.361 0.241 0.265 3.8 114
Tonno albacore 0.358 0.138 0.360 Fresco/surgelato 4.3 9
Nototenide della Patagonia 0.354 0.299 0.303 4.0 50+[12]
Tonno pinna gialla 0.354 0.231 0.311 Fresco/surgelato 4.3 9
Alalunga 0.350 0.128 0.338 4.3 9
White croaker 0.287 0.069 0.280 Pacifico 3.4
Halibut 0.241 0.225 0.188 4.3
Weakfish 0.235 0.216 0.157 Trota marina 3.8 17[13]
Scorfani 0.233 0.139 0.181
King mackerel 0.182 n/a n/a Sud dell'Oceano Atlantico 4.5
Lophius 0.181 0.075 0.139 4.5 25
Red snapper 0.166 0.244 0.113
Spigola 0.152 0.201 0.084 Persico spigola, Persico trota e black sea 3.9
Perca 0.150 0.112 0.146 D'acqua dolce 4.0
Malacanthidae 0.144 0.122 0.099 3.6 35
Tonnetto striato 0.144 0.119 0.150 Fresco/surgelato 3.8 12
Buffalofish 0.137 0.094 0.120
Skate 0.137 n/a n/a
Tonno 0.128 0.135 0.078 Tutte le specie, in scatola, piccole
Ocean perch * 0.121 0.125 0.102
Merluzzo 0.111 0.152 0.066 3.9 22
Carpe 0.110 0.099 0.134
Astice americano 0.107 0.076 0.086
California sheephead 0.093 0.059 0.088
Aragoste 0.093 0.097 0.062
Whitefish 0.089 0.084 0.067
Sgombro occhione 0.088 n/a n/a Pacifico 3.1
Aringa 0.084 0.128 0.048 3.2 21
Atherinidae 0.081 0.103 0.050 3.1
Hake 0.079 0.064 0.067 4.0
Trota 0.071 0.141 0.025 D'acqua dolce
Granchio 0.065 0.096 0.050 Granchio reale, King crab e Snow crab
Stromateidae 0.058 n/a n/a 3.5
Pesci piatti * 0.056 0.045 0.050 Flounder, Plaice e sogliola
Haddock 0.055 0.033 0.049 Atlantico
Whiting 0.051 0.030 0.052
Sgombro 0.050 n/a n/a
Atlantic croaker 0.065 0.050 0.061
Cefali 0.050 0.078 0.014
American shad 0.039 0.045 0.045
Gambero 0.035 0.033 0.012
Merluzzo giallo 0.031 0.089 0.003
Pesce gatto 0.025 0.057 0.005 3.9 24
Calamari 0.023 0.022 0.016
Salmone * 0.022 0.034 0.015 Fresco/surgelato
Acciughe 0.017 0.015 0.014 3.1
Sardine 0.013 0.015 0.010 2.7
Tilapia * 0.013 0.023 0.004
Ostriche 0.012 0.035 n/d
Vongole * 0.009 0.011 0.002
Salmone * 0.008 0.017 n/d In scatola
Capasanta 0.003 0.007 n/d
Gamberetti * 0.001 0.013 0.009 6.5[14]
* indica che solo il metilmercurio è stato analizzato (tutti gli altri risultati sono per il mercurio complessivo)
n / a - dato non disponibile
n / d - sotto il livello di rilevamento (0,01 ppm)
  1. ^ Esso è il solo metallo pesante capace di biomagnificazione.
  2. ^ a b c d e Mercury Levels in Commercial Fish and Shellfish (1990-2010). United States Food and Drug Administration. Consultato il 1º luglio 2011.
  3. ^ K. S. Park, Y.-C. Seo, S.J. Lee e J.H. Lee, Emission and Speciation of Mercury from various Combustion Sources, in Powder Technology, vol. 180, 2008, pp. 151–156, DOI:10.1016/j.powtec.2007.03.006. URL consultato il 17 aprile 2014.
  4. ^ Zhang Cheng, Mercury Biomagnification in the Aquaculture Pond Ecosystem in the Pearl River Delta, in Archives of Environmental Contamination and Toxicology, 2011, pp. 491–499. URL consultato il 1º maggio 2014.
  5. ^ Nicolò Carnimeo, Come è profondo il mare,Dal nostro inviato nella più grande discarica del pianeta, la plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo, Chiarelettere, Milano, 2014 - ISBN 978-88-6190-178-0
  6. ^ United States Environmental Protection Agency, Mercury Study Report to Congress (PDF), vol. 3, Washington, D.C., United States Environmental Protection Agency, dicembre 1997.
  7. ^ Croteau, M., S. N. Luoma, and A. R Stewart. 2005. Trophic transfer of metals along freshwater food webs: Evidence of cadmium biomagnification in nature. Limnol. Oceanogr. 50 (5): 1511-1519.
  8. ^ Glenn Cocoros, Phyllis H. Cahn e William Siler, Mercury concentrations in fish, plankton and water from three Western Atlantic estuaries, in Journal of Fish Biology, vol. 5, n. 6, novembre 1973, DOI:10.1111/j.1095-8649.1973.tb04500.x.
  9. ^ EPA (U.S. Environmental Protection Agency). 1997. Mercury Study Report to Congress. Vol. IV: An Assessment of Exposure to Mercury in the United States . EPA-452/R-97-006. U.S. Environmental Protection Agency, Office of Air Quality Planning and Standards and Office of Research and Development.
  10. ^ Il riferimento è specialmente al mercato Nordamericano, ma contempla specie provenienti da ogni parte del mondo.
  11. ^ a b I livelli trofici e le età massime, salvo diversa indicazione, saranno tratti dalle pagine di specie rilevanti sul Rainer Froese and Daniel Pauly (Eds) (2012) FishBase versione del gennaio 2012. Quando un gruppo ha più di una specie, viene utilizzata la media delle principali specie commerciali
  12. ^ Collins MA, Brickle P, Brown J and Belchier M (2010) "The Patagonian toothfish: biology, ecology and fishery" In: M Lesser (Ed.) Advances in Marine Biology, Volume 58, pp. 229–289, Academic Press. ISBN 978-0-12-381015-1.
  13. ^ Lowerre-Barbieri SK, Chittenden ME and Barbieri LR (1995) "Age and growth of weakfish, Cynoscion regalis, in the Chesapeake Bay region with a discussion of historical changes in maximum size" Archiviato il 17 giugno 2012 in Internet Archive. Fishery Bulletin, 93 (4): 643–656.
  14. ^ A bouillabaisse of fascinating facts about fish, su nefsc.noaa.gov, NOAA: National Marine Fisheries Service. URL consultato il 22 ottobre 2009.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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