L'amor mio non muore!
L'amor mio non muore! è un film del 1938 diretto da Giuseppe Amato, al debutto come regista.
L'amor mio non muore! | |
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Eduardo De Filippo e Alida Valli in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1938 |
Durata | 73 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Giuseppe Amato |
Soggetto | Titina De Filippo |
Sceneggiatura | Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Raffaello Matarazzo |
Produttore | Giuseppe Amato |
Casa di produzione | Amato Film |
Distribuzione in italiano | Generalcine |
Fotografia | Carlo Montuori |
Montaggio | Eraldo Da Roma |
Musiche | Cesare A. Bixio |
Scenografia | Athos Rogero Natali |
Interpreti e personaggi | |
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La trama
modificaStoria di un giovane, Lorenzo, che innamoratosi della figlia di un ricco uomo d'affari, viene da questo respinto nella sua richiesta di sposare la ragazza.
Per Lorenzo non rimane altro che trasferirsi in America, per dimenticare la delusione, tornato in Italia, dopo essersi arricchito, va alla ricerca dell'antico amore.
Incontra una sera una signora sfiorita e tormentata dal dolore e dagli stenti e dal fallito matrimonio, riconosce la sua fidanzata di un tempo, deluso dalla realtà, Lorenzo partirà per sempre, portando con sé gli antichi ricordi della gioventù.
Produzione
modificaProdotto e diretto da Giuseppe Amato, venne girato a Cinecittà nella primavera del 1938
Distribuzione
modificaIl film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel dicembre del 1938.
La critica
modificaSandro De Feo sul Messaggero del 15 novembre 1938 "L'amor mio non muore, appartiene a quel genere ironico crepuscolare con una vena grottescamente intimista che i De Filippo e specialmente Eduardo sembrano prodiligere.."
Gherardo Gherardi nelle pagine di Film del 19 novembre 1938 «I punti positivi di questo film sono la presenza di tre grandi attori i fratelli De Filippo e una giovane di grande talento Alida Valli, una buona fotografia e qualche sequenza intelligente. Non alludiamo a qualche sequenza surrealistica, simbolica, teosofica che alla conclusione nel secondo tempo minaccia di portare il film verso una astrazione che non si sostiene nemmeno con l'impiego di inquadrature storte..»
Bibliografia
modifica- Francesco Savio, Ma l'amore no, Sonzogno, Milano 1975
- Gino Visentini, recensione in Cinema 25 novembre 1938
- Dino Falconi, recensione nel Il Popolo d'Italia del 27 ottobre 1938
Collegamenti esterni
modifica- L'amor mio non muore..., su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- L'amor mio non muore!, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) L'amor mio non muore!, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'amor mio non muore!, su Box Office Mojo, IMDb.com.