Titolo originale | O Brother, Where Art Thou? |
Anno | 2000 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Joel Coen, Ethan Coen |
Attori | George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson, John Goodman, Holly Hunter, Charles Durning Chris Thomas King, Del Pentecost, Michael Badalucco, J.R. Horne, Brian Reddy, Wayne Duvall, Ed Gale, Ray McKinnon, Daniel Von Bargen, Frank Collison. |
Tag | Da vedere 2000 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,49 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 agosto 2020
Tre galeotti evadono dal carcere per mettersi alla ricerca della refurtiva di un colpo compiuto tanti anni prima. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Fratello, dove sei? ha incassato 2,5 milioni di euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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È un evento, anzi, l'evento. Infatti attribuisco a questo film cinque stelle, la massima valutazione. Non lo facevo da ventun anni, da Apocalypse Now. Non ci credevo più. "Fratello" contiene tutto ciò che fa il capolavoro: storia, regia importante e non visibile, attori, discrezione e leggerezza, il supporto, anche furbo, della musica (country), e finalmente non violenza, ottimismo ragionevole, e il sospetto che si possa ancora star bene. E poi la scrittura, l'intelligenza e l'ironia, e la misura migliore di tutto, e tutto esposto semplicemente, così come i grandi temi, desunti da piccole storie. E dunque si esce dalla sala e si ha la sensazione che in giro ci sia del buono e puoi trovarlo se cerchi e ti comporti bene. Nei titoli viene spiegato che l'ispirazione è l' Odissea. Tre galeotti (ma erano dentro per piccole cose) evadono. Sono Ulisse Everett (Clooney), Delmar (Nelson) e Pete (Turturro), incontrano un vecchio cieco che prevede che la loro ricerca (un bottino nascosto) finirà quando vedranno una mucca su un tetto. Incontrano un gruppo di fedeli che si battezzano in un fiume; un nero che ha venduto l'anima al diavolo per suonare la chitarra; poi incidono una canzone - cantano benissimo - su un disco rudimentale. Partecipano a una rapina col gangster pazzo Faccia d'angelo, si fanno derubare da un venditore di bibbie. Sconvolgono una manifestazione del Ku Klux Klan. Cedono alla seduzione di tre sirene canterine. Sono coinvolti nella campagna elettorale del solito disonesto politicante. Alla fine Ulisse ritrova l'ex moglie, Penelope (e le sei figlie), che si stava sposando con un altro... uno dei Proci. Vengono ripresi dalle guardie che li hanno sempre inseguiti, stanno per essere impiccati, ma si salvano perchè la valle viene sommersa dal fiume, per via di una centrale elettrica che tutto trasformerà. Ed ecco la famosa mucca sul tetto. Nel frattempo erano all'oscuro dell'enorme successo del loro disco: I'm A Man of Constant Sorrow. Sì, va tutto a posto. E così il chiacchierone Ulisse-Clooney ha spiegato l'America della depressione, la vita, la speranza, la stupidità, e anche l'essenza, che forse è semplicemente una bella famiglia, magari con qualche amico sincero. Metafore precise, chiare e pulite, legate al passato e anche al presente di quel Paese. E mille citazioni: da Furore a Nick Manofredda a Gangster's story a Nascita di una nazione. I tre protagonisti sono di una bravura impressionante, e dunque i Coen sono anche direttori d'attori. Ribadisco: le cinque stelle risalgono al 1979. Da tanto tempo davvero non si faceva un film così.
Ennesimo, fantastico film di culto diretto da Joel ed Ethan Coen. La pellicola è ambientata nell’arido Mississippi ed ha come protagonisti tre detenuti che fuggono dal carcere e si imbattono lungo il cammino in una serie di personaggi folli ed avventure di ogni tipo. Una straordinaria fotografia color seppia rende il film ancora più interessante.
Davvero un bel film!! Regia impeccabile e grandi attori danno vita ad un epopea decisamente sopra le righe che mischia sorrisi e malinconie della vecchia America in una trama non innovativa ma di certo mai banale. Il tema del viaggio (tanto caro ai Coen) ci regala un film che cerca di prendersi sul serio ma che ha il pregio di farti ridere più di molti film comici attraverso uno genuinità rara.
FRATELLO, DOVE SEI? (USA, 2000) diretto da JOEL & ETHAN COEN. Interpretato da GEORGE CLOONEY, TIM BLAKE NELSON, JOHN TURTURRO, JOHN GOODMAN, HOLLY HUNTER, CHRIS THOMAS KING, CHARLES DURNING, DEL PENTECOST, MICHAEL BADALUCCO, WAYNE DUVALL, ED GALE, RAY MCKINNON In un campo di pietre del Mississippi lavorano tre detenuti bianchi, unici in un vasto carcere popolato interamente da neri: Everett [...] Vai alla recensione »
- Lui è il governatore Menelao "Passami i biscotti Pappy" O'Daniel, e sarebbe molto contento se voi usaste la sua farina. E anche se lo votaste al ballottaggio. - L'opera satirica dei fratelli Coen è una ripresa dell'"Odissea" del grande Omero e racconta le bizzare vicende che hanno colpito i tre personaggi Ulysses, Pete e Delmar.
Tre fuggiaschi in una avventura divertente e spettacolare. Al ritmo di musica country si susseguono storie al limite dell'incredibile e del surreale. Come al solito,in alcune parti,i fratelli Coen eccedono, tuttavia credo che questo sia il loro prodotto migliore. Famiglie e tesori nascosti,gruppi musicali,confraternite di razzisti,ladri di banche,ciechi premonitori,politici e tante altre situazioni [...] Vai alla recensione »
Non mi perdo un film "On the road" perchè trovo che sia una maniera intelligente di conoscere (mutatis mutandis) la vita degli americani marginali, quasi sempre emarginati, e c'è sempre qualcosa di nuovo e di sorprendente se considerato nella nostra ottica. Il film inizia con una citazione dell'Odissea e si svolge fra campagne desolate, acutamente rese ancora più [...] Vai alla recensione »
Assolutamente geniale. Ho rivisto ieri questo film e ogni volta mi svela nuove facce e dettagli che nelle precedenti visioni mi erano sfuggite. Questo accade solo per i capolavori, categoria di cui quest'opera fa parte di diritto. È un piacere per gli occhi la mente la storia il sogno. Non esiste una battuta, una scena un fotogramma fuori posto.
Dopo la consacrazione con il Premio Oscar alla sceneggiatura per Fargo, i fratelli Coen si cimentano nella realizzazione di un film ironicamente ispirato all’Odissea di Omero: apparentemente una futile parodia del celebre poema epico, Fratello, dove sei? è in realtà una gigantesca metafora che prende spunto dalla letteratura del passato per rispecchiarla nell’epoca contemporanea [...] Vai alla recensione »
Il cinema dei Coen, raffinato, colto, intelligente, ironico, come quello di Woody Allen e di pochi altri cineasti a stelle e strisce, ha il potere di riconciliare l’anima europea con l’America, altrimenti destinata, dall’immagine che offre di sé stessa, ad essere considerata grezza, volgare, materialista, edonista, consumista e fondamentalmente ignorante e violenta.
"O Brother, Where art You?"(Ethan e Noel Coen, 2000), vede tre avasii da una colonia penale girare gli States poco dopo la "grande Depressione"del 1929, alla riocerca di un tesoro che non c'è. Vagamente ispirato dall'"Odissea", attribuita ad Omero(che però i due Brothers affermano di non aver mai letto integralmente, avendone solo sentito [...] Vai alla recensione »
L’Odissea in stile country dei fratelli Coen ha fatto centro: è una pellicola tutta da scoprire, da guardare e riguardare all’infinto per scovare ogni citazione e messaggio nascosti tra le righe. Il cast è straordinario: se dietro ad un grande uomo c’è una grande donna, allo stesso modo possiamo affermare che dietro ai grandi attori ci sono grandi registi. [...] Vai alla recensione »
Mississippi, anni della Grande Depressione. Tre galeotti fuggono dai lavori forzati a rischio della pena capitale, ingolositi dalla prospettiva di godere del tesoro promesso dal loro leader, Ulysses (George Clooney). Durante il loro viaggio incroceranno la fauna dell'America di quegli anni, trasposta sotto la lente della caricatura: politici integerrimi ma cattivi, politici buoni ma corrotti, rapinatori [...] Vai alla recensione »
Tre galeotti, Everett Ulysses, Pete e delmar, riescono ad evadere dai lavori forzati ai quali erano condannati dandosi alal fuga per cercare di recuperare un fantomatico tesoro. Inizia così un viaggio tragicomico che gli farà sfiorare più volte la forca e che un'incisione di "I'm a man of constant sorrow" permetterà loro di salvarsi.
Sarò una voce fuori dal coro ma...questo film davvero mi ha poco coinvolto. Sì buona interpretazione, buona scenografia però davvero ci ho capito poco finchè per trovare un pò di senso appena il film è finito ho navigato tra i vari siti di cinema per capire e ricercare una qualche metafora celata, un significato che non sono riuscita ad estrapolare.
Ci sono dei film che uno può vedere quasi all'infinito. Naturalmente non tutti saranno daccordo su quali film, ma O Brother, Where Art Thou? (assieme, per dirne uno, ad Arancia meccanica) rientra nella mia lista personale (*). Sarà la musica, l'interpretazione dei tre (a dire il vero più di tarturro e blake nelson che di Clooney), il virato seppia delle immagini, che trasformano anche un insipido campo [...] Vai alla recensione »
I fratelli Cohen il cinema lo sanno fare, e come. Ma questo film va oltre il buon cinema, entra nella magia dell’arte, un’odissea lunga due ore per un viaggio incredibile negli Stati Uniti degli anni venti. Insomma, si tratta di un vero e proprio capolavoro del cinema di sempre, ci sta tutto, ma davvero tutto, buoni sentimenti, ottima musica e l’interpretazione stratosferica [...] Vai alla recensione »
Storia surreale su tre galeotti un pò imbranati. Buono lo stile, ma non così raffinato come si pensa. I dialoghi sono molto intriganti e bene interpretati, ma a volte un pò pesanti e inseriti a forza nella storia. Si ride poco e la tendenza alla demensialita è irritante. Vale la pena vederlo.
Non finisce mai di stupirmi, farmi ridere, riconoscere personaggi omerici, incantarmi con la bravura degli attori: incredibili! Oggi l'ho rivisto per la terza volta (abbiamo acquistato il DVD proprio per rivederlo) e ho notato cose nuove (ma come avevano fatto a sfuggirmi?) come il busto di Omero al ristorante, lo sguardo del cane verso la fine, le molle che reggevano il paleomicrofono dell'incisione [...] Vai alla recensione »
L’originalità è indubbiamente il punto forte di questa pellicola realizzata dai fratelli Coen. Narra le innumerevoli peripezie di tre detenuti – Everett, Delmar e Pete – che fuggono dai lavori forzati ai quali sono costretti alla ricerca di un grande tesoro sepolto. Ma il film non focalizza l’attenzione sull’obiettivo finale (esiste veramente il bottino?), bensì sul viaggio.
Mississipi, inizio 900, tre galeotti fuggono dai lavori forzati e si mettono alla ricerca di un tesoro nascosto frutta di una rapina fatta da uno dei tre. Si troveranno a fronteggiare diverse avventure, sempre col rischio di essere riacciuffati e finalmente emergerà il vero motivo di questa fuga proposta da uno dei tre I fratelli Coen, su una solida base di musica country, costruiscono una [...] Vai alla recensione »
Everett, Delmar e Pete sono tre galeotti che fuggono dai lavori forzati in cerca dell'agognata libertà. Nel loro percorso incontreranno però tanti guai, situazioni assurde e personaggi bislacchi. Ma dalla loro hanno anche molta fortuna, che li aiuta sempre a farla franca. I fratelli Coen ci raccontano una storia divertente, folle.
io credo che i coen o si amano o si odiano...e io li"odio"....qst film pero anche se per me nn è un capolavoro come descritto...lo riteng un buon film...cn un ottima regia..ottima fotografia...buona interpretazione.....certo è meglio di Fargo o di A prova di spia....nnn mi ha annoiato quasi mai...ma forse visto che nn è il mio genere di film...nn mi da quelle sensazioni tali da dire che è un ottimo [...] Vai alla recensione »
E' l'unica volta in cui il demente creatore di questo sito che si spaccia per critico ci ha davvero preso. Capolavoro.
Sei stelle.I fratelli coen hanno fatto il loro miglior film,nonchè uno dei migliori film degli anni passati.La trama esprime subito un senso di libertà che già per sè vale la visione,poi ottime battute,citazioni e personaggi strepitosi recitati da bravissimi attori,che rendono il film coinvolgente,alcune scene sono geniali.L'originalità fà ovviamente la sua parte,rendendo il film imprevedibile e mai [...] Vai alla recensione »
Ci metterei anche " The blues brothers"....perchè no?
Tipico filmetto tra il serio e il faceto dei Coen, ampiamente sopravvalutato da certa critica italica in età da pensione. Più che un'odissea nel periodo della grande depressione, la definirei un'odissea deprimente. Fosse stato girato in italia l'avrebbero definita per quello che è: "un'inutile carineria".
Assolutamente da guardare!!! bellissimo, musiche STUPENDE e bravissimi gli attori!
Lo capisco Farinotti, succede che a volte un film ti sembri un capolavoro solo perchè lo vedi in stato di grazia, nelle migliori condizioni, e ognuno ha il suo pantheon personalissimo di "capolavori". Il cinema è questo, titilla i nostri neuroni e massaggia le vie linfatiche come poche altre cose al mondo. A me per disilludermi è bastato il personaggio assolutamente improponibile di Ulisse-Clooney, [...] Vai alla recensione »
Le canzoni sono carine e anche la fotografia; allo stesso modo, gli attori sono stati bravi nell'interpretazione. Quello che però manca proprio è la storia: non c'è una trama, nè un filo conduttore. Vi sono solo piccoli sketch uno dietro l'altro,a volte senza apparenti legami tra di loro. Mi avevano parlato molto bene di questo film, e anche le recensioni che avevo letto erano per la maggior parte [...] Vai alla recensione »
perchè non drliene 6 di stelle a questo punto?! capisco la difficoltà nel capire i "generi" cinematografici, ma data l'ormai appurata discutibilità di gusti dei vostri critici, potreste anche assumere me ...
Tre galeotti (George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson) evadono e fuggono alla ricerca di un ipotetico tesoro sepolto: rubano automobili e soldi, marciano a piedi, procedChe bravi, i fratelli Joel e Ethan Coen. Come sono divertenti, intelligenti, spiritosi, commoventi. O Brother, Where Are Thou? (Fratello, dove sei?) è un verso di Shakespeare ma loro dicono di non saperlo, d'aver ricavato il [...] Vai alla recensione »
È stato forse un miracolo a salvare il collo di Everett Ulysses (George Clooney), Pete (John Turturro) e Delmar (Tim Blake Nelson)? Prima che un’ondata li trascinasse via dal capestro, Everett questo ha invocato dal cielo: un miracolo. È la macchina da presa e sembrata prestargli ascolto. Partendo dal suo sguardo impaurito, ha compiuto un quarto di giro sul proprio asse orizzontale, e intanto - dio [...] Vai alla recensione »
Si divertono tutti, a vedere Fratello, dove sei? di Joel ed Ethan Coen (il primo firma come sempre la regia, il secondo produce e da il suo fondamentale apporto alla sceneggiatura). Passano due ore di quieta, rilassante, tonificante sospensione dalle angosce della vita quotidiana gli spettatori comuni, quelli che, com’è loro sacrosanto diritto, chiedono al cinema soprattutto prelibate "fette di torta"; [...] Vai alla recensione »