Il Tengwar, conosciuto anche come Caratteri Fëanoriani, è un raffinato sistema di scrittura elaborato da Fëanor, il più grande tra i Noldor, nell'anno 1250 AA.
Inizialmente creato per trascrivere il Valarin (la lingua angelica parlata da Valar e Maiar) e le lingue degli elfi che vivevano a Valinor (Quenya e Telerin), con il ritorno dei Noldor nella Terra di Mezzo fu adottato anche dagli Elfi Silvani per trascrivere la propria lingua (il Sindarin) e dagli altri popoli della Terra di Mezzo.
Storia[]
Inizialmente i Noldor per scrivere il proprio linguaggio utilizzavano un antico metodo di scrittura detto Sarati, inventato dal Noldor Rúmil di Tirion. Tuttavia Fëanor, spinto dal fuoco della creatività che lo consumava dentro, oltre alla fabbricazione di armi e gioielli decise di dedicare le proprie energie alla creazione di un nuovo linguaggio che, al pari di tutte le sue altre opere, avrebbe dovuto essere elegante e magnifico. Ragion per cui ci avrò alacremente arrivando a creare quello che fu poi conosciuto come Tengwar.
Era una scrittura talmente bella ed elegante che i Valar e i Noldor la adottarono quasi immediatamente per trascrivere i propri linguaggi. Quando Fëanor e i suoi seguaci lasciarono Valinor per inseguire Morgoth e recuperare i Silmaril, essi oltre alla propria arte portarono con sé il proprio metodo di scrittura che venne adottato anche dalle altre popolazioni di Elfi del Beleriand e gli stessi Nani adattarono il proprio alfabeto ad esso, anche se mantennero le rune.
In seguito il Tengwar venne adottato anche dagli Uomini amici degli Elfi, tanto che tutti i documenti ufficiali di Númenor erano redatti in questo alfabeto.
Caratteristiche[]
L'alfabeto Tengwar prevede 24 lettere principali più un certo numero di lettere aggiuntive. Vi sono inoltre segni diacritici posti sopra o sotto le lettere per rappresentare le vocali o per abbreviare la scrittura.
Le lettere si chiamano tengwar (tengwa al singolare), mentre i segni diacritici si chiamano tehtar (tehta al singolare); in particolare, le vocali sono le òmatehtar. Le 24 lettere principali sono formate tutte da un telco (gambo) e da un lùva (arco). Il gambo può essere lungo o corto e rivolto verso l'alto o verso il basso, mentre l'arco può essere aperto o chiuso.