I Galadhrim erano una stirpe elfica che abitava i boschi di Lothlórien nata dall'unione tra Nandor e Sindar tra la fine della Prima Era e l'inizio della Seconda Era.
Loro sovrani furono Amdír, Amroth e infine Celeborn e Galadriel. Gradualmente abbandonarono la Terra di Mezzo per raggiungere Aman o si unirono a Thranduil, ultimo degli Elfi a rimanere ad Est del mare col suo popolo.
Etimologia[]
Galadhrim è un termine Sindarin che significa letteralmente "Popolo degli Alberi". In lingua Nandorin essi erano noti con la variante di Galadrim.
Descrizione[]
Aspetto e abilità[]
Fisicamente i Galadhrim non si discostavano dalla maggior parte degli Elfi della stirpe dei Teleri: erano alti, con occhi grigi e capelli il cui colore variava dal biondo pallido al nero corvino. Erano ottimi arcieri e i loro archi in legno erano rinomati tra tutti gli Elfi come armi temibilissime se nelle mani di un arciere esperto.
Vivevano nei cosiddetti Flet, delle piattaforme di legno costruite tra i rami degli alberi, spostandosi di volta in volta per sorvegliare i confini di Lothlórien. Durante la signoria di Celeborn e Galadriel impararono molto della cultura Sindar compresa la preparazione del Lembas e la fabbricazione di Corda elfica e Mantelli elfici.
Lingua e cultura[]
I Galadhrim parlavano una lingua nota come Elfico Silvano. Essa era nata dall'unione del Sindarin, più precisamente del Doriathrin il dialetto parlato nel Doriath, e il Nandorin parlato dagli Elfi Silvani.
Storia[]
Origini e Seconda Era[]
Il popolo dei Galadhrim nacque all'inizio della Seconda Era dall'unione dei Nandor che abitavano nelle foreste tra il fiume Anduin e le Montagne Nebbiose e alcuni Sindar superstiti del Doriath che, guidati da Amdír, dopo la Guerra d'Ira si stabilirono in quegli stessi territori mescolandosi con i Nandor autoctoni e dando vita ad un nuovo popolo.