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La Battaglia dell'Ithilien fu uno scontro combattuto nei primi giorni di Marzo del 3019 TE, durante la Guerra dell'Anello tra le forze di Gondor guidate da Faramir, e una numerosa truppa di guerrieri Haradrim che marciavano verso nord per raggiungere Mordor e unirsi all'esercito di Sauron. L'imboscata ebbe come spettatori involontari gli hobbit Sam e Frodo.

Antefatti[]

Dopo la partenza del fratello Boromir per Imladris, toccò a Faramir assumere il comando dell'Esercito di Gondor e guidare le operazioni contro le forze dell'Oscuro Signore. Ai primi di marzo del 3019 TE, avuto notizia che una cospicua forza di Haradrim si apprestava a marciare verso nord, il giovane Capitano si addentrò nella regione dell'Ithilien con al seguito 500 Raminghi dell'Ithilien con l'intenzione di tendere un'imboscata ai nemici. Poco prima che lo scontro avesse luogo i suoi uomini catturarono Frodo e Sam, che per caso si trovavano a passare di lì in quel momento. Non avendo tempo per interrogarli, Faramir affidò i prigionieri a Mablung e Damrod, due Raminghi ai suoi ordini, affinché li sorvegliassero.

Forze in campo[]

Gondor[]

Non si sa con precisione quanti uomini portò con sé per tendere l'imboscata alle forze di Sauron, tuttavia dai riferimenti del libro si può supporre che le forze di Gondor potessero stimarsi in un numero tra i 300 e i 500 guerrieri. Questi facevano parte del corpo dei Raminghi dell'Ithilien, formato dai discendenti di quei Dúnedain che abitavano l'Ithilien ma furono scacciati da Sauron quando le sue forze occuparono la regione; essi erano degli ottimi combattenti, esperti nell'arte della guerriglia e che conoscevano la regione come le proprie tasche.

Haradrim[]

Neanche della truppa di Haradrim si conoscono i numeri esatti, tuttavia da quello che si può ricavare da romanzo si può supporre che fossero almeno più mille guerrieri e che fossero accompagnati da almeno due Olifanti.

La battaglia[]

Lo scontro si svolse esattamente come Faramir aveva previsto: gli Haradrim, disorientati dalla pioggia di frecce che i Raminghi facevano piovere loro addosso dai propri rifugi, non ebbe tempo di reagire e morirono quasi tutti. Alcuni cercarono di fuggire ma vennero inseguiti ed uccisi dai soldati di Gondor guidati dal loro Capitano. Uno degli Olifanti degli Haradrim, imbizzarrito dalle frecce, fuggì travolgendo qualunque cosa gli si parasse davanti nella stessa direzione in cui si trovavano Frodo e Sam ma fortunatamente passò oltre senza gravi danni e si allontanò nella sua folle corsa, perdendosi per le terre dell'Ithilien.

Conseguenze[]

La battaglia fu un completo successo per le forze di Gondor, le quali riuscirono ad annientare l'intera truppa di Mordor con pochissime perdite; tuttavia, sebbene coronato da successo, questa vittoria non ebbe altro effetto che quello di indebolire leggermente l'enorme esercito di Sauron e di ritardare di solo pochi giorni l'offensiva contro Gondor. Dopo lo scontro Frodo e Sam furono interrogati da Faramir, che venne a conoscenza di molte cose e li mise a parte della morte di Boromir. Dopo l'interrogatorio i due hobbit vennero scortati al rifugio dell'Henneth Annun, dove trascorsero la notte per poi essere rilasciati da Faramir la mattina dopo; tuttavia il giovane Capitano di Gondor si raccomandò con Frodo di non fidarsi ciecamente di Gollum e lo avvertì che la strada che stava percorrendo era molto pericolosa.

Adattamenti[]

Il Signore degli Anelli: le Due Torri (2002)[]

Nel secondo film della trilogia di Peter Jackson dedicata al Signore degli Anelli, l'episodio della Battaglia dell'Ithilien pur con alcune vistose modifiche, si presenta abbastanza fedele rispetto allo scontro descritto nel romanzo. Mentre nel libro i due hobbit Frodo e Sam vengono catturati prima dell'inizio dello scontro e affidati alla sorveglianza dei raminghi Mablung e Damrod, nel film Le Due Torri assistono a tutto lo scontro e vengono catturati dagli uomini di Faramir solo al termine dell'imboscata, per poi essere portati direttamente al nascondiglio di Hennêth Annun e interrogati piuttosto bruscamente.

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