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Warionia saharae

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Warionia saharae
Immagine di Warionia saharae mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
SottotribùWarioniinae
Gemeinholzer e N.Kilian, 2009
GenereWarionia
Benth. & Coss., 1873
SpecieW. saharae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
GenereWarionia
Specie'W. saharae'
Nomenclatura binomiale
Warionia saharae
Benth. & Coss., 1873

Warionia saharae Benth. & Coss., 1873 è una piante angiosperme dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. È l'unica specie del genere Warionia Benth. & Coss., 1873 (nonché della sottotribù Warioniinae Gemeinholzer e N.Kilian, 2009) appartenente alla tribù delle Cichorieae.[1][2][3][4][5]

Il nome del genere (Warionia) è stato dato in onore del medico militare e botanico francese (JeanPierre) Adrien Warion (1837-1880), che raccolse una vasta collezione di piante mentre era di stanza in Nord Africa. L'epiteto specifico (saharae) si riferisce all'areale di distribuzione di questa pianta, nel deserto del Sahara africano.[6]

Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dai botanici George Bentham (1800-1884) e Ernest Saint-Charles Cosson (1819-1889) nella pubblicazione " Bulletin de la Société Botanique de France. Paris" ( Bull. Soc. Bot. France 19: 166) del 1873.[7] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta nella stessa pubblicazione. Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dai botanici Birgit Gemeinholzer e Norbert Kilian (1957-) nella pubblicazione " Systematics, evolution and biogeography of Compositae" ( Syst. Evol. Biogeogr. Compositae 380) del 2009.[4][8]

Habitus. L'habitus di questa specie è fruticoso (forma arbusti o piccoli alberi alti da 0,15 a 3 metri) con presenza di latice bianco nelle radici. La radice è fittonante. È una pianta aromatica. Negli steli è presente del sughero.[4][6][9][10][11][12]

Foglie. Le foglie somigliano a quelle di un cardo (ma senza spine) e sono carnose. Lungo il caule sono disposte in modo alternato. La forma varia da oblunga a oblanceolata con un contorno di tipo pennato-partito (i bordi sono grossolanamente dentato-lobati) con apice acuto e base attenuata. Dimensione delle foglie: larghezza 1 – 3 cm; lunghezza 2 – 13 cm.

Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da 2 - 3 capolini terminali e solitari. I capolini, largamente discoidi e omogami, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi. Le squame sono disposte su 4 - 5 serie in modo embricato; hanno delle forme lanceolate con apici acuti e basi libere (non sono connate). Il ricettacolo è piatto, alveolato e glabro.

I fiori. I fiori (da 25 a 40 per capolino) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (possono essere zigomorfi in quanto la corolla tubolare è divisa nella metà superiore, quindi non è radialmente simmetrica).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[13]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • corolle: le corolle sono gialle, hanno una forma campanulata e terminano con 5 profondi lobi apicali; la parte tubolare è snella. Sono presenti dei peli doppi e ghiandolosi. Lunghezza della corolla: 22 – 25 cm.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sagittate sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[14] Le antere hanno una corta coda e basalmente sono leggermente frangiate; le appendici apicali sono piuttosto allungate e adassialmente talvolta sono grezze. Il polline ha delle forme variabili da sferoidali a suboblate, è grande, ed è del tipo tricolporato, echinato e con il tectum molto perforato. Lunghezza delle antere: 11 – 12 mm.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con stilopodio basale (leggermente gonfio) nettarifero, mentre gli stigmi dello stilo sono due divergenti e ricurvi. La parte dorsale dello stilo è ricoperta da stretti peli irti che si estendono fin sotto la biforcazione. Gli stigmi sono filiformi, allungati, acuti e con superficie stigmatica interna. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[15]

I frutti. I frutti sono acheni con pappo. La forma dell'achenio è obovoide, densamente peloso per doppi lunghi peli. Il pappo è formato da lunghe, scabre, sericee setole bianco-giallastre disposte su due serie. Lunghezza dell'achenio: 4,5 – 5 mm.

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

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La Warionia saharae si trova nell'Africa del nord ovest (Marocco e Algeria) e predilige climi tipicamente desertici.[2][4]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][4][12]

Questo genere appartiene alla tribù Cichorieae e quindi alla sottofamiglia Cichorioideae. In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1]

La tribù Cichorieae è individuata dai seguenti principali caratteri:[12]

  • in tutte le parti vegetative è presente del lattice;
  • le foglie sono disposte in modo alternato;
  • i capolini sono omogami;
  • il ricettacolo in maggioranza è privo di pagliette;
  • la maggior parte dei fiori ha le corolle ligulate con 5 lob.

Secondo gli ultimi studi filogenetici il genere Warionia (e quindi la specie di questa voce) forma con tutto il resto della tribù delle Cichorieae un “gruppo fratello” e forma un clade monofiletico ben supportato (fa parte del primo clade che si è separato dalla tribù). In effetti questo genere da un punto di vista morfologico e molecolare è più vicino alla tribù delle Cichorieae che a qualsiasi altro gruppo delle Asteraceae.[4].

Inizialmente Warionia era stato collocato nel gruppo delle Cardueae; anche se le caratteristiche del polline lo avvicina a quest'ultimo gruppo, in realtà il latice nelle foglie e negli steli e altre caratteristiche come quelle del floema dimostrano l'appartenenza alle Cichorieae. In questo gruppo in un primo momento Warionia è stato inserito all'interno della tribù Gundelieae DC. ex Lecoq & Juillet, 1831 (insieme al genere Gundelia L.)[12], ma in seguito è stato descritto separatamente. In base al conteggio dei cromosomi e altri dati si può ipotizzare che Warionia e quindi Warionia saharae sia a tutti gli effetti una specie relitta.[6]

Questo genere è individuato dai seguenti caratteri:[12]

  • il portamento è fatto da arbusti o piccoli alberi;
  • le foglie non sono spinose;
  • i capolini sono larghi e per lo più solitari.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 34.[6]

  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 28 novembre 2021.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 28 novembre 2021.
  4. ^ a b c d e f Funk & Susanna 2009, pag. 346.
  5. ^ Susanna et al. 2020.
  6. ^ a b c d Katinas et al. 2008.
  7. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 28 novembre 2021.
  8. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 28 novembre 2021.
  9. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  11. ^ Judd 2007, pag.517.
  12. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 200.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  15. ^ Judd 2007, pag. 523.
  16. ^ Judd 2007, pag. 520.
  17. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  18. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.

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