Vai al contenuto

Omofobia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Omofoba)
Percentuale (al 2007) di persone secondo cui l'omosessualità andrebbe accettata:[1]

     1% - 10%

     11% - 20%

     21% - 30%

     31% - 40%

     41% - 50%

     51% - 60%

     61% - 70%

     71% - 80%

     81% - 90%

     Non disponibile

L'omofobia è la non accettazione e l'avversione nei confronti dell'omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali.[2] L'Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo, nonché basata sul pregiudizio.[3] Con il termine "omofobia" quindi si indica genericamente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali.[4]

L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare né nel DSM né nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della xenofobia, è utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.[5][6]

Tre possibili definizioni del termine "omofobia"

[modifica | modifica wikitesto]

Va comunque precisato che il termine è utilizzato con diversi significati. Le definizioni di omofobia esistenti possono essere sintetizzate in tre principali prospettive: accezione pregiudiziale, accezione discriminatoria e accezione psicopatologica:[7]

  • l'accezione pregiudiziale considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell'omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all'omosessualità come ad esempio: la convinzione che l'omosessualità sia patologica, immorale, contronatura, socialmente pericolosa, invalidante; la non condivisione dei comportamenti omosessuali e delle rivendicazioni sociali e giuridiche delle persone omosessuali. Non rientra in questa accezione la conversione in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali.[8]
  • l'accezione discriminatoria considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale. Rientrano in questa definizione le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura, gli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti, maltrattamenti). Questa definizione – che comprende anche l'acting out del sentimento discriminatorio – può essere considerata più pertinente al costrutto di omofobia in senso ristretto.[9]
  • l'accezione psicopatologica considera l'omofobia come una fobia, cioè una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. Tale valutazione diagnostica includerebbe quindi l'omofobia all'interno della categoria diagnostica dei disturbi d'ansia e rientrerebbe all'interno dell'etichetta di fobia specifica.[10] A differenza delle prime due accezioni, l'omofobia come fobia specifica non è frutto di un consapevole pregiudizio negativo nei confronti dell'omosessualità quanto piuttosto di una dinamica irrazionale legata ai vissuti personali del soggetto. Quest'ultima definizione, per quanto più attinente alla radice etimologica del termine, ad oggi non è sostenuta da una letteratura sufficiente da farla inserire nei principali manuali psicodiagnostici.[11]

Omofobia deriva dal greco ὁμός homòs (stesso, medesimo) e φόβος fòbos (paura). Letteralmente quindi significa "paura dello stesso", tuttavia il termine "omo" è qui usato come abbreviazione di "omosessuale", mentre il termine "fobia" perde il suo significato clinico, relativo ad un concetto di paura, indicando piuttosto una generica avversione. Il termine è un neologismo coniato dallo psicologo clinico George Weinberg nel suo libro Society and the Healthy Homosexual (La società e l'omosessuale sano), pubblicato nel 1971.

Un termine precursore è stato omoerotofobia, coniato dal dottor Wainwright Churchill nel libro "Homosexual behavior among males" (Il comportamento omosessuale tra maschi), pubblicato nel 1967.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]
Un manifesto - parzialmente leggibile- contro l'omofobia a Palermo

Intesa nel senso di "paura fobica e irrazionale", l'omofobia non è inserita in alcun manuale di diagnostica psicologica come patologia, è quindi errato pensare che sia medicalmente una fobia, come invece il nome potrebbe portare a credere. L'omofobia non è legata a una credenza politica o a un livello culturale, ma piuttosto al livello di equilibrio del singolo individuo. È stato infatti riscontrato dagli anni Sessanta il fatto che tendano all'omofobia le "personalità autoritarie",[12][13] rigide, insicure, che si sentono minacciate dal "diverso da sé" (ovviamente non solo omosessuale). Alti livelli di omofobia sono stati riscontrati anche in persone in lotta con una forte omosessualità latente o repressa.[14][15]

In questo secondo senso l'omofobia può trarre nutrimento e soprattutto legittimazione da condanne ideologiche, religiose o politiche.[16]

Per omofobia si può intendere anche la paura dell'omosessualità, ed in particolare la paura di venire considerati omosessuali, ed i conseguenti comportamenti volti ad evitare gli omosessuali e le situazioni considerate associate ad essi.

L'omofobia consiste nel giustificare, condonare o scusare atti di violenza o di discriminazione, di marginalizzazione e di persecuzione perpetrati contro una persona in ragione della sua reale o presunta omosessualità (si pensi ai soggetti bisessuali o anche semplicemente a persone che hanno un atteggiamento o un aspetto che non rientra nel comune stereotipo di genere sessuale, ad esempio le persone definite "effeminate").

Le ricerche psicosociali evidenziano come l'omofobia sia maggiormente legata a caratteristiche personali quali: anzianità, basso livello di istruzione, avere idee religiose fondamentaliste, non avere contatti personali con gay o lesbiche, essere autoritari, provare sensi di colpa nei confronti del sesso, avere atteggiamenti tradizionalisti rispetto ai ruoli di genere (mascolinità, ecc.).[17]

La paura di venire considerati omosessuali

[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente l'omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali. Questo timore, dice Erich Fromm, è più frequente negli uomini che nelle donne, perché dal punto di vista culturale il maschio omosessuale viene considerato una "femminuccia", e nel pensiero sessista dominante

«se un ragazzo viene definito "femminuccia", si sente bollato e umiliato dal gruppo. Se una ragazza è invece definita un "maschiaccio", a ciò non si accompagna uguale disapprovazione, anzi, spesso diventa motivo di orgoglio [...] Così la "femminuccia" è un codardo, un mammone, mentre la "maschiaccia" è una ragazza coraggiosa, capace di tener testa a un ragazzo. Probabilmente questi giudizi di valore vengono sussunti nell'atteggiamento che in seguito si sviluppa nei confronti dell'omosessualità nei due sessi.[18]»

Secondo il teorico Calvin Thomas

«il terrore di essere considerati omosessuali domina le menti dei "normali eterosessuali", perché proprio questo terrore costituisce la mente di un "normale eterosessuale". È esattamente questo orrore per le "abiette" passioni omosessuali, prodotto e rinforzato dalla società, che crea e fa perdurare le mentalità dei "normali eterosessuali" in quanto tali [...] e che governa l'istituzione della "normativa etero" [...]. L'omofobia comporta non solo la paura di coloro che sono spregevolmente identificati ma anche la paura di essere a propria volta spregevolmente riconosciuti: la paura, come dal significato letterale della parola, di essere "uguali a". Quest'ultima paura è una componente considerevolmente più forte nell'omofobia che nel sessismo o nel razzismo, perché il maschio sessista o il bianco razzista corrono molto meno il "pericolo" di essere scambiati per una donna o un non-bianco, rispetto a un "normale eterosessuale" di essere "scambiato" per un omosessuale...[19]»

L'omofobia interiorizzata

[modifica | modifica wikitesto]
Una protesta della Westboro Baptist Church, gruppo religioso identificato dall'ADL come "omofobo virulento".[20][21] Il cartello recita (in inglese): "Dio odia i froci".
Un caso di vandalismo omofobo a Milano

L'omofobia interiorizzata consiste nell'accettazione da parte di gay e lesbiche di pregiudizi, etichette negative e atteggiamenti discriminatori verso l'omosessualità. Questa interiorizzazione del pregiudizio è per lo più inconsapevole e può portare a vivere con difficoltà il proprio orientamento sessuale, a contrastarlo, a negarlo o addirittura a nutrire sentimenti discriminatori nei confronti degli omosessuali.[22]

Lo stesso argomento in dettaglio: Suicidio tra i giovani LGBT e Violenza contro le persone LGBT.

L'omofobia può diventare causa di episodi di bullismo, di violenza o di mobbing nei confronti delle persone LGBT.[23] Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell'Unione europea l'omofobia nel 2009 danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa.[23][24] L'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale.[25][26] Secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica i suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali;[27] stando alle statistiche pubblicate dal sito omofobia.org, vi sono più di 100 episodi di omofobia in Italia all'anno, ma il numero di persone colpite è maggiore (ogni episodio può avere anche più di una vittima).[28]

Da altri studi in merito è emerso con chiarezza che gli adolescenti LGBT sono maggiormente a rischio di ideazione suicidaria rispetto ai coetanei eterosessuali.[29][30][31][32] In aggiunta a ciò, una review di Haas e colleghi del 2011 sulla letteratura pubblicata in merito, suggerisce che i giovani LGBT siano dalle 2 alle 7 volte più a rischio, rispetto ai coetanei eterosessuali, di suicidio.[33]
Sono anche stati riportati dei contesti in cui studenti LGBT hanno lamentato: la presenza di atti di discriminazione, come la negazione di servizi finanziari e sanitari, l'affibiazione di etichette verbali ingiuriose, tentativi di conversione e timore di atti di violenza sessuale ai loro danni. Tale situazione ha determinato il nascondimento della loro identità, l'evitamento di alcuni corsi, la prematura cessazione degli studi ed anche la messa in pratica di tentativi di suicidio.[34]

A seguito dell'elevato rischio di ideazioni suicidarie e di tentativi di suicidio tra le cosiddette minoranze sessuali, i ricercatori hanno tentato di identificare i fattori che potessero spiegare tali marcate differenze. Le teorie sullo stress e lo stigma da minoranza hanno permesso di evidenziare il ruolo portante che i contesti sociali e strutturali, così come le pratiche e le politiche istituzionali, possono giocare nel contribuire a generare simili disparità nella salute mentale degli individui.[35][36] In accordo con queste teorie, infatti, gli adulti LGBT che risiedono in stati con poche politiche sociali di tipo protettivo hanno un maggior tasso di disordini psichiatrici e di abuso di sostanze rispetto a persone che vivono in stati con politiche protettive mirate.[37][38] In linea con questi risultati si pone anche un lavoro del 2014 di Hatzenbuehler e colleghi che ha indicato che giovani LGBT sono meno a rischio di sviluppare ideazioni suicidarie quando sono all'interno di strutture scolastiche che hanno adottato misure protettive verso le minoranze sessuali.[39] L'ambiente sociale, inoltre, può esercitare delle influenze anche in maniera meno diretta. Uno studio condotto su una popolazione di circa 4 098 maschi che hanno rapporti sessuali con altri maschi (MSM, Men who have sex with men) sieronegativi per HIV ha evidenziato, ad esempio, che un più basso livello di stigma sociale contro le persone LGBT è legato ad una diminuzione del rischio di rapporti anali non protetti (adjusted odds ratio, aOR=0,97, intervallo di confidenza al 95%, 95%CI 0,94-0,99), maggior consapevolezza riguardante la profilassi anti-HIV post esposizione (aOR=1,06, 95%CI 1,02-1,09) e di quella pre esposizione (aOR=1,06, 95%CI 1,02-1,10), maggior utilizzo della profilassi anti-HIV post esposizione (aOR=1,08, 95%CI 1,05-1,26) e di quella pre esposizione (aOR=1,21, 95%CI 1,01-1,44) ed un maggior livello di tranquillità nel discutere di sesso tra maschi con operatori sanitari (aOR=1,08, 95%CI 1,05-1,11).[40]
Va, tuttavia, segnalato che sussiste anche la possibilità che il grado d'influenza esercitato dallo stigma da minoranza e da eventuali interventi di tipo protettivo o di supporto vari anche a seconda dell'etnia delle persone prese in considerazione.[41][42]

L'importanza del contesto socioculturale che circonda le persone LGBT è stata evidenziata anche da un lavoro di Duncan e Hatzenbuehler del 2014 riguardante i cosiddetti crimini d'odio definiti come "condotte illegali, violente, distruttive o minacciose il perpetratore delle quali viene motivato dal pregiudizio contro il supposto gruppo sociale della vittima". Già altri studi in passato avevano evidenziato che le minoranze sessuali vengono colpiti da tali crimini[43] e, secondo l'FBI, il 17,4% degli 88 463 crimini d'odio registrati tra il 1995 ed il 2008 hanno coinvolto tali minoranze.[44]

Lo studio di Duncan e Hatzenbuehler, condotto su un campione di studenti delle scuole superiori pubbliche di Boston, ha cercato di valutare l'effetto sulle persone LGBT del grado di vicinanza geografica alle aree ove sono stati perpetrati crimini d'odio ai danni di altre persone LGBT. Dai dati raccolti è emerso che gli adolescenti LGBT che hanno riferito di aver avuto ideazioni suicidarie tendevano a vivere a meno di 800 metri da aree ad alto tasso di crimini d'odio contro persone LGBT (21,22 per 100 000 Vs 12,26 per 100 000, p value=0,013). Gli adolescenti LGBT che hanno tentato il suicidio, inoltre, avevano maggiori probabilità di vivere a meno di 400 metri da aree ad alto tasso di crimini d'odio contro persone LGBT (33,61 per 100 000 Vs 13,18 per 100 000, p value=0,006). Tali associazioni statistiche non sono state rintracciate per quanto riguarda gli adolescenti eterosessuali. Nessuna significatività statistica è stata, inoltre, rintracciata per quanto riguarda l'associazione di problematiche suicidarie e crimini d'odio non ai danni di persone LGBT, indicando così che le significatività precedentemente presentate sono specifiche per gli adolescenti LGBT. I risultati di tale lavoro, sebbene preliminari soprattutto in considerazione della scarsa presenza di pubblicazioni analoghe, sono in accordo con la letteratura che documenta l'importanza dei contesti socioculturali nella determinazione dello stato di salute mentale nelle minoranze sessuali.[44]

In termini generali, il sentimento religioso sembra essere associato ad un buon livello di salute mentale. Sebbene tale dato sia variabile a seconda degli aspetti presi in considerazione, si può affermare che la religiosità sembra determinare effetti positivi: minor depressione e stress psicologico e migliore soddisfazione, felicità e stato psicologico personali.[45][46][47][48][49][50][51] Per quanto riguarda le persone LGBT, al momento, sussistono pochi lavori che abbiano analizzato lo stato di salute mentale in rapporto con l'affiliazione religiosa. Sebbene, il sentimento religioso, come precedentemente accennato, sembri sortire effetti positivi, un ambiente sociale caratterizzato da stigma e rifiuto può produrre, in chi ne è vittima, effetti patologici.[42]

Come già accennato in precedenza, la teoria dello stress da minoranza suggerisce che il differente livello di salute mentale tra le persone LGBT ed eterosessuali sia dovuto al differente livello di stigma e pregiudizio cui si va incontro.[52]

Uno dei fattori presi in considerazione dalla teoria come fattore di stress è l'omofobia interiorizzata. Per omofobia interiorizzata s'intende l'internalizzazione, da parte delle persone LGBT, delle attitudini e delle credenze negative della società contro le persone LGBT stesse e poiché tale visione può essere appresa durante i normali processi di socializzazione, essa può costituire un fattore di stress particolarmente insidioso da individuare. Il suo superamento viene, inoltre, considerato un passo importante nel processo di coming out e viene considerato dai terapisti come necessario al fine di acquisire un buon livello di salute mentale. Di converso, l'omofobia interiorizzata è stata collegata ad una serie di sviluppi negativi: ansietà, depressione, ideazione suicidaria, condotta sessuale a rischio, problematiche nella vita intima ed uno stato generale di benessere più basso.[53][54][55][41][56]

Sotto questo punto di vista, nei contesti religiosi gli insegnamenti possono essere parte di una socializzazione che si basi sullo stigma ed il permanere in tale contesto può contribuire ad potenziare il fenomeno dell'omofobia interiorizzata.[42] Vistesi rifiutate da molte organizzazioni religiose, l'attendenza delle persone LGBT alle pratiche religiose istituzionali tende ad essere minore rispetto agli eterosessuali e vi è una maggior probabilità d'abbandono del loro credo.[57] Al di là di ciò, comunque, le persone LGBT che si affiliano a gruppi religiosi, tendono a partecipare per lo più a denominazioni religiose “non supportive”. Alcuni lavori hanno, infatti, evidenziato che le persone LGBT tendevano ad affiliarsi a correnti di maggioranza o con maggioranza di eterosessuali sebbene tali gruppi potessero presentare un clima sociale poco ospitale.[42] Tale dato, apparentemente contraddittorio, potrebbe trovare una spiegazione nel fatto che le persone LGBT possano avvertire un profondo significato personale nell'appertenere ad un contesto religioso cui loro sono abituati, spesso dall'infanzia. In effetti, è noto che l'abbandono di un gruppo religioso possa risultare spiacevole sotto l'aspetto sociale, culturale e spirituale.[58][59]

Tale situazione può diventare particolarmente pressante per persone appartenenti a minoranze etniche. Per le persone afro-americane, ad esempio, è noto come le chiese abbiano costituito un baluardo contro il razzismo sociale e siano state promotrici e sostenitrici di identità ed orgoglio etnico.[60][61] Hanno, inoltre, provveduto a fornire servizi sociali e culturali in vario modo.[47][48][60][62] Risulta, pertanto, chiaro come il processo di separazione, magari per confluire in contesti maggiormente supportivi per le persone LGBT, significhi anche perdere non solo i servizi ma anche tutto un contesto di profondo significato interiore.
Al fine di continuare la partecipazione in questi contesti, le persone LGBT tendono ad adottare svariate strategie per cercare di risolvere o di alleviare lo state di tensione che si può generare dalla partecipazioni in questi contesti non supportivi:

  • ritenere la Bibbia un documento che sarebbe stato ispirato da Dio ed in quanto tale contenente occasionalmente punti di vista umani ormai antiquati, quali quelli sull'omosessualità;[63]
  • separare le identità LGBT e religiosa così da sopprimere quella LGBT quando quella religiosa, in alcuni contesti, diviene preponderante;[64]
  • neutralizzare i messaggi contro l'omosessualità questionando la credibilità a vario grado del pastore, sacerdote o di chi promuove tale visione (ciò può includere, tra le altre, la conoscenza biblica, la moralità o l'eccessiva enfasi sulla percepita eccessiva tendenza al legalismo contro il messaggio d'amore incondizionato promosso dal Nuovo Testamento).[58][59]

Sebbene gli studi riguardanti la religiosità delle persone LGBT non abbiano preso molto in considerazione se il gruppo religioso fosse più o meno supportivo, un lavoro di Lease e colleghi ha mostrato che persone caucasiche LGBT coinvolte in attività religiose in contesti maggiormente supportivi erano collegate ad un minor livello di omofobia interiorizzata e che questa era legata ad un miglior livello dello stato di salute mentale.[65] Altri lavori, di converso, hanno rilevato che contesti religiosi non supportivi possono avere un significativo effetto nel promuovere l'omofobia internalizzata nelle persone LGBT.[66][67]

La problematica, tuttavia, può variare anche a seconda del gruppo etnico preso in considerazione dato che la religiosità tende a variare a seconda dell'etnia.[42] Sebbene alcuni lavori abbiano suggerito che le persone latino-americane ed afro-americane tendano a dimostrare un maggior sentimento religioso,[47] al momento non è stato rilevato che le persone LGBT appartenenti a questi gruppi siano maggiormente esposte a contesti non supportivi rispetto a quelle caucasiche.[42] Alcuni lavori hanno, infatti, suggerito che alcune denominazioni evangeliche frequentate da caucasici possano essere caratterizzate da contesti particolarmente omofobi.[63] Tuttavia, se l'affiliazione religiosa delle persone LGBT riflette quella della popolazione generale, c'è da aspettarsi che quelle latino-americane ed afro-americane siano esposte a contesti omofobi in misura maggiore rispetto a quelle caucasiche.[42]

Un lavoro di Barnes e Meyer del 2012 condotto su 355 partecipanti LGBT ha cercato di valutare l'effetto del contesto religioso nello stato di salute delle persone LGBT attendenti. In generale, è emerso che le persone caucasiche tendevano a non dichiararsi religiose (58%) mentre solo il 36% ed il 35% degli afro-americani e dei latino-americani si è dichiarato non religioso (p value<0,001). In termini di omofobia interiorizzata è emerso che, rispetto ai caucasici, gli afro-americani ed i latino-americani hanno maggiori livelli di essa sebbene il risultato sia statisticamente significativo solo per i latino-americani (p value=0,03); in generale gli affiliati a contesti non supportivi hanno maggiori livelli di omofobia generalizzata rispetto agli affiliati a contesti supportivi ed ai non praticanti (1,30 Vs 1,54, p value=0,00). La frequenza di pratica religiosa, in questo lavoro, non ha esercitato alcuna influenza sui livelli di omofobia interiorizzata dato che non è stata riscontrata nessuna differenza statisticamente significativa tra coloro che avevano un'elevata frequenza di pratica contro chi ne aveva una bassa (1,57 Vs 1,51, p value=0,09). Va segnalato, tuttavia, che sia i latino-americani che gli afro-americani sono risultati maggiormente esposti, rispetto ai caucasici, a contesti non supportivi e che l'affiliazione a tali contesti si è dimostrata essere un buon mediatore statistico dei livelli di omofobia interiorizzata. Va segnalato infatti che la variabile affiliazione a contesti non supportivi nel modello statistico finale ha reso non più significativa la differenza dei livelli di omofobia interiorizzata tra latino-americani e caucasici ma ha anche diminuito il valore del coefficiente standardizzato B del 50% e del 25% nei modelli testati. I livelli di omofobia interiorizzata, infine, sono risultati essere statisticamente associati alla presenza di sintomi depressivi (valore di B=0,27, p value=0,00) e ad un minore benessere psicologico (valore di B=-0,42, p value=0,00) rendendo, nei due modelli testati, la variabile affiliazione a contesti non supportivi un miglior predittore sebbene non statisticamente significativo.[42]

Gli autori di questo studio hanno quindi concluso che i dati presentati forniscono una base all'ipotesi che i contesti religiosi non supportivi determinino lo sviluppo di un ambiente sociale ostile alle persone LGBT il che può risultare in una maggior presenza di omofobia interiorizzata. I latino-americani, in particolare, hanno manifestato livelli significativamente maggiori, rispetto ai caucasici, di omofobia interiorizzata. La maggior affiliazione e pratica in contesti religiosi non supportivi sembra spiegare i maggiori livelli di omofobia interiorizzata. Per quanto riguarda gli afro-americani, i dati sembrano suggerire un quadro analogo sebbene non si sia raggiunta la significatività statistica.[42]

Tali conclusioni, basate su un campione limitato e non casuale, non sono ovviamente generalizzabili. Risulta interessante, tuttavia, notare che uno studio di Gibbs e Goldbach del 2015 sembra concludere che giovani adulti LGBT che crescono e maturano in contesti religiosi sono a più alto rischio, rispetto ad altre persone LGBT, di ideazione suicidaria, più specificatamente di ideazione suicidaria cronica, così come di tentativi di suicidio.[68]

Essere LGBT dovrebbe essere reato[69] % Favorevole% Contrario
Algeria 43 35
Egitto 44 35
Ghana 54 25
Kenya 46 37
Marocco 39 39
Nigeria 59 23
Sudafrica 22 61
Uganda 53 31
Zimbabwe 44 33
Malaysia 35 40
Kazakistan 41 45
Giappone 12 61
Giordania 47 31
Iraq 43 35
India 31 50
Israele 24 59
Emirati Arabi Uniti 45 32
Indonesia 38 37
Vietnam 17 61
Turchia 31 48
Arabia Saudita 49 32
Pakistan 54 28
Filippine 20 59
Cina 20 59
Messico 12 62
Ecuador 14 59
Repubblica Dominicana 18 56
Costa Rica 12 64
Colombia 13 60
Cile 13 65
Canada 13 69
Brasile 11 68
Argentina 13 67
Venezuela 13 60
Stati Uniti d'America 13 65
Perù 16 57
Nicaragua 14 56
Trinidad e Tobago 20 52
Giamaica 20 47
Bolivia 18 54
Ucraina 22 56
Croazia 9 72
Russia 28 55
Serbia 19 58
Portogallo 9 75
Polonia 23 53
Regno Unito 22 61
Francia 17 58
Spagna 13 72
Paesi Bassi 15 76
Italia 11 75
Irlanda 12 73
Australia 15 66
Nuova Zelanda 12 64

Aspetti legislativi

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Omosessualità e leggi antidiscriminatorie.

«Il Parlamento europeo [...] ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni;»

«[...] condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli»

In ambito legislativo, in molte nazioni, soprattutto europee sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell'omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull'orientamento sessuale.

Va evidenziato che le legislazioni esistenti in molti casi mantengono distinto l'aspetto della non discriminazione dalle norme mirate invece a sanzionare in modo specifico azioni e comportamenti esplicitamente omofobici, quali atti violenti o di incitamento anche solo verbale all'odio. Ci sono legislazioni che fanno rientrare questo secondo aspetto in un ambito legislativo non specifico, non considerando quindi la motivazione dell'omofobia per il reato o non prevedendo sanzioni specifiche per le espressioni di odio o di incitamento all'odio legate all'orientamento sessuale.

L'omofobia, intesa come atto violento e/o incitamento all'odio, è esplicitamente punita come reato[70] con sanzioni carcerarie e/o pecuniarie in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e a livello regionale in Tasmania (vietato l'incitamento all'odio). Con un emendamento allo Hate Crimes Bill approvato dal Congresso nell'ottobre 2009 e denominato Matthew Shepard Act, gli Stati Uniti d'America hanno stabilito che la violenza causata da odio basato sull'orientamento sessuale costituisce un reato federale.[71]

Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l'orientamento sessuale sono in vigore in Europa,[70] oltre che nei Paesi sopracitati, in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in quattro Länder della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro.

Al di fuori dell'Europa, leggi antidiscriminazione sull'orientamento sessuale sono in vigore[70] in Canada, in alcuni degli Stati Uniti, in Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji, in alcuni stati del Brasile, Nicaragua, Uruguay, Colombia, Ecuador, Israele e Sudafrica.

Anche il regime castrista ha adottato forme di persecuzione nei confronti degli omosessuali. Considerati "controrivoluzionari", dagli anni sessanta agli anni ottanta anche i gay sono stati perseguitati e molti di loro sono stati rinchiusi nei campi di lavoro forzati UMAP ("Unidades Militares de Ayuda a la Producción") a causa del loro orientamento sessuale.[72] Nell'ideologia castrista i maricones ("finocchi") erano infatti considerati espressione dei valori decadenti della società borghese:[73]

«Agli omosessuali non dovrebbe essere concesso di stare in posizioni dove potrebbero essere capaci di mal influenzare i giovani. Nelle condizioni in cui viviamo, a causa dei problemi che il nostro paese deve affrontare, dobbiamo inculcare nei giovani lo spirito della disciplina, della lotta, del lavoro... Noi non arriveremmo mai a credere che un omosessuale possa incarnare le condizioni e i requisiti di condotta che ci permetterebbero di considerarlo un vero Rivoluzionario, un vero Comunista aggressivo. Una deviazione di questa natura si scontra con il concetto che abbiamo di ciò che un militante comunista deve essere.[74]»

Nel marzo del 1965, Giangiacomo Feltrinelli riuscì ad ottenere da Fidel Castro una lunghissima intervista chiedendogli anche perché perseguitasse i gay, sul perché ce l'avesse tanto con gli omosessuali e cosa c'entrasse quel pogrom con la rivoluzione. Il líder máximo, dopo una risata per la domanda sfacciata, rispose alla domanda ed accennò alla paura di "mandare un figlio a scuola e vederselo tornare frocio".[75] Nel 2010 Castro ha ammesso pubblicamente di aver "commesso una grande ingiustizia" a perseguitare gli omosessuali.[76].

Ordinamento giuridico italiano

[modifica | modifica wikitesto]
Manifestazione di Palermo del 2009 contro l'omofobia

La legislazione di contrasto alla discriminazione tra cittadini trae principale fondamento dall'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana (principio di uguaglianza formale e sostanziale):

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

Pur non citando espressamente l'orientamento sessuale, esso può rientrare per via interpretativa sia nella nozione di "sesso", sia tra le "condizioni personali e sociali".

La Legge 25 giugno 1993, n. 205 intitolata Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa (cosiddetta Legge Mancino), integra il diritto penale italiano per quanto attiene ad alcune forme di discriminazione, tra cui non rientrano quelle basate sull'orientamento sessuale che, inserite nella sua prima formulazione, furono espunte dal testo nella stesura definitiva.

La menzione esplicita dell'orientamento sessuale è invece presente nel Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216, che tutela dalle discriminazioni sul luogo di lavoro. Le eccezioni inizialmente previste per il personale delle Forze Armate, delle Forze dell'ordine e di soccorso furono poi abolite a seguito della procedura d'infrazione aperta dalla Comunità Europea contro l'Italia.

Il 2 ottobre 2009, nel corso della XVI legislatura la commissione Giustizia della Camera licenziò un testo base, presentato dalla deputata Anna Paola Concia e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dall'articolo 61 del codice penale inseriva anche quella inerente all'orientamento sessuale.[77] Tale testo fu poi bocciato il 13 ottobre 2009 dalla maggioranza parlamentare per una pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall'Unione di Centro.[78] La bocciatura ha sollevato dure critiche verso l'Italia da parte di rappresentanti dell'Unione europea[79] e dell'ONU.[80] Alla bocciatura ha reagito invece positivamente il vescovo Domenico Mogavero, che ha definito la proposta di legge «solo un primo passo, in quanto il vero obiettivo di questa campagna sono le nozze gay».[81]

Mara Carfagna, Ministro per le pari opportunità del Governo Berlusconi IV, il 9 novembre 2009, ha presentato Nessuna differenza, la prima campagna istituzionale in Italia contro l'omofobia e le discriminazioni di genere.[82]

Il 17 maggio 2011, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito «inammissibile in società democraticamente adulte» l'irrisione degli omosessuali.[83] Il 18 maggio 2011 il testo base della deputata Anna Paola Concia, basato su una direttiva europea[senza fonte], è stato ripresentato alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, che l'ha bocciato con 24 voti contrari e 17 favorevoli.[84] Il ministro Carfagna ha commentato: «Il Popolo della libertà ha perso un'occasione». Il 26 luglio 2011 la Camera ha respinto per la seconda volta il ddl presentato dalla deputata Concia contro l'omotransfobia.[85]

Durante la XVII Legislatura è stato presentato dall'onorevole Ivan Scalfarotto un nuovo disegno di legge per l'estensione della legge Mancino ai casi di omofobia e transfobia, che prevede di estendere l'art. 604-bis del codice penale, relativo ai cosiddetti delitti contro l'eguaglianza, alla diffusione di idee discriminatorie rispetto all'orientamento sessuale e all'identità di genere.[86][87]

Durante la XVIII Legislatura è stato presentato dall'onorevole Alessandro Zan un nuovo disegno di legge per punire le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere. Il 4 novembre 2020 il ddl è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati.[88]

Omofobia nell'arte

[modifica | modifica wikitesto]
Insulto omofobo rivolto all'attivista LGBT Imma Battaglia sulla vetrina della Libreria gay "Babele" a Milano nel febbraio 2006
L'omofobia non è Kosher - giustizia ebraica. Berkeley, Stati Uniti

Il collettivo anarchico e gruppo musicale Chumbawamba ha composto un brano dal titolo Homophobia che parla specificatamente dell'argomento.[89]

In vari paesi (per esempio Canada, Regno Unito, USA, Italia) sono stati annullati molti concerti di famosi esponenti della "scena reggae", quali Sizzla, Beenie Man, Capleton, Bounty Killer, T.O.K., Buju Banton, Elephant Man per i contenuti omofobi e sessisti dei loro testi.[90][91]

  1. ^ (EN) Sharp Differences Over Homosexuality, su pewglobal.org, 4 ottobre 2007. URL consultato il 21 maggio 2021.
  2. ^ Omofobia, su treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2021.
  3. ^ Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa, su europarl.europa.eu. URL consultato il 21 maggio 2021.
  4. ^ "(...) l'omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all'obiezione di coscienza"; risoluzione Parlamento Europeo 18 gennaio 2006, già citato sopra, al punto "B"
  5. ^ Treichler, Paula A. (ottobre 1987). "AIDS, Homophobia, and Biomedical Discourse: An Epidemic of Signification". Pubblicato in "AIDS: Cultural Analysis/Cultural Activism 43" (Winter): 31–70. OCLC 17873405.
  6. ^ Omofobia, su Arcigay Pianeta Urano Verona. URL consultato l'8 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  7. ^ Questa sezione deriva dai lavori di V.Lingiardi:*Verso una diagnosi di omofobia?, in Rizzo D. (a cura di), Omosapiens. Studi e ricerche sull'orientamento sessuale, Carocci, 2006 e Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Il Saggiatore, Milano 2007
  8. ^ Polito S., Omofobia: un concetto ambiguo delle scienze sociali, articolo online su Culturagay; Olatunji, B. O., Cisler, J. M., Deacon, B, Connolly, K., & Lohr, J M., The Disgust Propensity and Sensitivity Scale-Revised: Psychometric properties and specificity in relation to anxiety disorder symptoms, in "Journal of Anxiety Disorders", XXI(2007), 7,918-930 T. Anatrella, voce Omosessualità e omofobia, in AA.VV., Lexicon, LEV, Città del Vaticano 2003, p. 686
  9. ^ "L'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo", Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa del 18-01-2006; sull'equivalenza sessismo-omofobia vedi anche Lingiardi V., Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Il Saggiatore, Milano 2007
  10. ^ Per i criteri diagnostici di disturbo d'ansia (tra i quali non è elencata l'omofobia) vedi American Psychiatric Association, DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali - Text Revision, Masson, 2002
  11. ^ Lingiardi V., Verso una diagnosi di omofobia?, in Rizzo D. (a cura di), Omosapiens. Studi e ricerche sull'orientamento sessuale, Carocci, 2006, pp. 69-72
  12. ^ (EN) Alan M. Klein, Little Big Men: Bodybuilding Subculture and Gender Construction, SUNY Press, 1993, p. 220, ISBN 978-1-4384-0925-2.
  13. ^ (EN) Janell L. Carroll, Sexuality Now: Embracing Diversity, Cengage Learning, 2011, p. 338, ISBN 978-1-111-83581-1.
  14. ^ AA. VV., Razzisti e solidali. L'immigrazione e le radici sociali dell'intolleranza, a cura di E. Pugliese, Ediesse Roma 1993
  15. ^ Political Conservatism as Motivated Social Cognition Archiviato l'11 maggio 2008 in Internet Archive.
  16. ^ In attesa che vengano pubblicati gli atti del convegno nazionale sull'omofobia, è possibile leggere on line la relazione del prof. Lingiardi "Dimensioni dell'omofobia e minority stress"
  17. ^ Gabriele Prati, Luca Pietrantoni, Elena Buccoliero, Marco Maggi, Il bullismo omofobico, Franco Angeli, ISBN 978-88-568-0738-7, pag 28
  18. ^ Fromm E. (1940), Mutamento nel concetto di omosessualitàin: Fromm E., Amore, sessualità e matriarcato, Mondadori, Milano 1997, p.194
  19. ^ Thomas, Calvin, ed. (2000). "Straight with a Twist", Straight with a Twist: Queer Theory and the Subject of Heterosexuality, p.27. University of Illinois Press. ISBN 0-252-06813-0.
  20. ^ Anti-Defamation League on the Westboro Baptist Church, su adl.org. URL consultato il 5 agosto 2007 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2007).
  21. ^ Anti-homosexual quotes from WBC on ADL's website., su adl.org. URL consultato il 5 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
  22. ^ "Omofobia - il pregiudizio, la discriminazione istituzionalizzata, l'omofobia interiorizzata". Atti della due giorni organizzata dal gruppo “La scala di Giacobbe”, 20-21 novembre 2004
  23. ^ a b European Union Agency for Fundamental Rights (FRA), Homophobia and Discrimination on Grounds of Sexual Orientation and Gender Identity in the EU Member States, Part II: The Social Situation, Summary Report (PDF), su fra.europa.eu, marzo 2009. URL consultato il 14 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2009).
  24. ^ Omofobia è emergenza nell'Unione Europea: rapporto dell'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) « Italian Spot e l'informazione sparita
  25. ^ Copia archiviata (PDF), su fra.europa.eu. URL consultato il 14 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).
  26. ^ Omofobia, la mappa dell'odio in Europa E l'Italia è il Paese che discrimina di più
  27. ^ Pietrantoni L. (1999), Il tentato suicidio negli adolescenti omosessuali
  28. ^ TREND ANNUALE DEL NUMERO DI VITTIME DELL'OMOFOBIA, su omofobia.org.
  29. ^ Stone DM, Luo F, Ouyang L, Lippy C, Hertz MF, Crosby AE., Sexual orientation and suicide ideation, plans, attempts, and medically serious attempts: evidence from local Youth Risk Behavior Surveys, 2001-2009, in Am J Public Health., vol. 104, n. 2, 2014, pp. 262-271, DOI:10.2105/AJPH.2013.301383, ISSN 0090-0036 (WC · ACNP), PMID 24328658.
  30. ^ R. Garofalo, R. C. Wolf, L. S. Wissow, E. R. Woods, E. Goodman, Sexual orientation and risk of suicide attempts among a representative sample of youth, in Archives of pediatrics & adolescent medicine, vol. 153, n. 5, May 1999, pp. 487–493, PMID 10323629.
  31. ^ S. T. Russell, K. Joyner, Adolescent sexual orientation and suicide risk: evidence from a national study, in American journal of public health, vol. 91, n. 8, August 2001, pp. 1276–1281, PMID 11499118.
  32. ^ Michael P. Marshal, Laura J. Dietz, Mark S. Friedman, Ron Stall, Helen A. Smith, James McGinley, Brian C. Thoma, Pamela J. Murray, Anthony R. D'Augelli, David A. Brent, Suicidality and depression disparities between sexual minority and heterosexual youth: a meta-analytic review, in The Journal of adolescent health : official publication of the Society for Adolescent Medicine, vol. 49, n. 2, August 2011, pp. 115–123, DOI:10.1016/j.jadohealth.2011.02.005, PMID 21783042.
  33. ^ Haas AP, Eliason M, Mays VM, Mathy RM, Cochran SD, D'Augelli AR et al., Suicide and suicide risk in lesbian, gay, bisexual, and transgender populations: review and recommendations., in J Homosex, vol. 58, n. 1, 2011, pp. 10-51, DOI:10.1080/00918369.2011.534038, PMC PMC3662085, PMID 21213174.
  34. ^ Mavhandu-Mudzusi AH, Sandy PT, Religion-related stigma and discrimination experienced by lesbian, gay, bisexual and transgender students at a South African rural-based university., in Cult Health Sex, 2015, pp. 1-8, DOI:10.1080/13691058.2015.1015614, PMID 25732232.
  35. ^ Meyer IH, Prejudice, social stress, and mental health in lesbian, gay, and bisexual populations: conceptual issues and research evidence., in Psychol Bull, vol. 129, n. 5, 2003, pp. 674-97, DOI:10.1037/0033-2909.129.5.674, PMC PMC2072932, PMID 12956539.
  36. ^ Lea T, de Wit J, Reynolds R, Minority stress in lesbian, gay, and bisexual young adults in Australia: associations with psychological distress, suicidality, and substance use., in Arch Sex Behav, vol. 43, n. 8, 2014, pp. 1571-8, DOI:10.1007/s10508-014-0266-6, PMID 24573397.
  37. ^ Hatzenbuehler ML, Keyes KM, Hasin DS, State-level policies and psychiatric morbidity in lesbian, gay, and bisexual populations., in Am J Public Health, vol. 99, n. 12, 2009, pp. 2275-81, DOI:10.2105/AJPH.2008.153510, PMC PMC2775762, PMID 19833997.
  38. ^ Hatzenbuehler ML, McLaughlin KA, Keyes KM, Hasin DS, The impact of institutional discrimination on psychiatric disorders in lesbian, gay, and bisexual populations: a prospective study., in Am J Public Health, vol. 100, n. 3, 2010, pp. 452-9, DOI:10.2105/AJPH.2009.168815, PMC PMC2820062, PMID 20075314.
  39. ^ Hatzenbuehler ML, Birkett M, Van Wagenen A, Meyer IH, Protective school climates and reduced risk for suicide ideation in sexual minority youths., in Am J Public Health, vol. 104, n. 2, 2014, pp. 279-86, DOI:10.2105/AJPH.2013.301508, PMC PMC3935661, PMID 24328634.
  40. ^ Oldenburg CE, Perez-Brumer AG, Hatzenbuehler ML, Krakower D, Novak DS, Mimiaga MJ et al., State-level structural sexual stigma and HIV prevention in a national online sample of HIV-uninfected MSM in the United States., in AIDS, 2015, DOI:10.1097/QAD.0000000000000622, PMID 25730508.
  41. ^ a b Mansergh G, Spikes P, Flores SA, Koblin BA, McKirnan D, Hudson SM et al., Internalised homophobia is differentially associated with sexual risk behaviour by race/ethnicity and HIV serostatus among substance-using men who have sex with men in the United States., in Sex Transm Infect, 2014, DOI:10.1136/sextrans-2014-051827, PMID 25512667.
  42. ^ a b c d e f g h i Barnes DM, Meyer IH, Religious Affiliation, Internalized Homophobia, and Mental Health in Lesbians, Gay Men, and Bisexuals., in The American journal of orthopsychiatry, vol. 82, n. 4, 2012, pp. 505-515, DOI:10.1111/j.1939-0025.2012.01185.x, PMID 23039348.
  43. ^ Herek GM., Hate crimes and stigma-related experiences among sexual minority adults in the United States: prevalence estimates from a national probability sample., in J Interpers Violence., vol. 24, n. 1, 2009, pp. 54-74, DOI:10.1177/0886260508316477, PMID 18391058.
  44. ^ a b Duncan DT, Hatzenbuehler ML., Lesbian, gay, bisexual, and transgender hate crimes and suicidality among a population-based sample of sexual-minority adolescents in Boston., in Am J Public Health., vol. 104, n. 2, 2014, pp. 272-278, DOI:10.2105/AJPH.2013.301424, PMID 24328619.
  45. ^ Ellison CG, Boardman JD, Williams DR, Jackson JS, Religious involvement, stress, and mental health: Findings from the 1995 Detroit Area Study, in Social Forces, vol. 80, 2001, pp. 215-249.
  46. ^ Chatters LM1, Bullard KM, Taylor RJ, Woodward AT, Neighbors HW, Jackson JS., Religious participation and DSM-IV disorders among older African Americans: findings from the National Survey of American Life., in Am J Geriatr Psychiatry., vol. 16, n. 12, 2008, pp. 957-965, DOI:10.1097/JGP.0b013e3181898081, PMID 19038894.
  47. ^ a b c Ellison CG, Race, religious involvement and depressive symptomatology in a southeastern U.S. community., in Soc Sci Med, vol. 40, n. 11, 1995, pp. 1561-72, PMID 7667660.
  48. ^ a b Ellison CG, Flannelly KJ, Religious involvement and risk of major depression in a prospective nationwide study of African American adults., in J Nerv Ment Dis, vol. 197, n. 8, 2009, pp. 568-73, DOI:10.1097/NMD.0b013e3181b08f45, PMID 19684492.
  49. ^ van Olphen J, Schulz A, Israel B, Chatters L, Klem L, Parker E et al., Religious involvement, social support, and health among African-American women on the east side of Detroit., in J Gen Intern Med, vol. 18, n. 7, 2003, pp. 549-57, PMC PMC1494889, PMID 12848838.
  50. ^ Krause N, Common facets of religion, unique facets of religion, and life satisfaction among older African Americans., in J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci., vol. 59, n. 2, 2004, pp. 109-117, PMID 15014098.
  51. ^ Ellison CG, Religious involvement and subjective well-being., in J Health Soc Behav, vol. 32, n. 1, 1991, pp. 80-99, PMID 2007763.
  52. ^ Meyer IH, Prejudice, social stress, and mental health in lesbian, gay, and bisexual populations: conceptual issues and research evidence., in Psychol Bull., vol. 129, n. 5, 2003, pp. 674-697, PMID 12956539.
  53. ^ Frost DM1, Meyer IH, Internalized Homophobia and Relationship Quality among Lesbians, Gay Men, and Bisexuals., in J Couns Psychol., vol. 56, n. 1, 2009, pp. 97-109, PMID 20047016.
  54. ^ Meyer IH, Minority stress and mental health in gay men., in J Health Soc Behav, vol. 36, n. 1, 1995, pp. 38-56, PMID 7738327.
  55. ^ Rowen CJ, Malcolm JP, Correlates of internalized homophobia and homosexual identity formation in a sample of gay men., in J Homosex, vol. 43, n. 2, 2002, pp. 77-92, PMID 12739699.
  56. ^ Williamson IR, Internalized homophobia and health issues affecting lesbians and gay men., in Health Educ Res, vol. 15, n. 1, 2000, pp. 97-107, PMID 10788206.
  57. ^ Herek GM, Norton AT, Allen TJ, Sims CL, Demographic, Psychological, and Social Characteristics of Self-Identified Lesbian, Gay, and Bisexual Adults in a US Probability Sample., in Sex Res Social Policy, vol. 7, n. 3, 2010, pp. 176-200, DOI:10.1007/s13178-010-0017-y, PMC PMC2927737, PMID 20835383.
  58. ^ a b Haldeman DC, When sexual and religious orientations collide: Considerations in working with same-sex attracted male clients., in The Counseling Psychologist., vol. 32, 2004, pp. 691-715.
  59. ^ a b Pitt RN, “Killing the messenger”: Religious Black gay men's neutralization of anti-gay religious messages., in Journal for the Scientific Study of Religion, vol. 49, 2010, pp. 56-72.
  60. ^ a b Krause N, Common facets of religion, unique facets of religion, and life satisfaction among older African Americans., in J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci, vol. 59, n. 2, 2004, pp. S109-17, PMID 15014098.
  61. ^ Taylor RJ, Thornton MC, Chatters LM, Black Americans' perceptions of the sociohistorical role of the church., in Journal of Black Studies, vol. 18, 1987, pp. 123-138.
  62. ^ Ward EG, Homophobia, hypermasculinity and the US black church., in Cult Health Sex, vol. 7, n. 5, 2005, pp. 493-504, DOI:10.1080/13691050500151248, PMID 16864218.
  63. ^ a b Kubicek K, McDavitt B, Carpineto J, Weiss G, Iverson E, Kipke MD, "God Made me Gay for a Reason": Young Men who have Sex with Men's Resiliency in Resolving Internalized Homophobia from Religious Sources., in J Adolesc Res, vol. 24, n. 5, 2009, pp. 601-633, DOI:10.1177/0743558409341078, PMC PMC2756693, PMID 20160996.
  64. ^ Rodriguez E, Ouellette SC, Gay and lesbian Christians: Homosexual and religious identity integration in the members and participants of a gay-positive church., in Journal for the Scientific Study of Religion, vol. 39, 2000, pp. 333-347.
  65. ^ Lease SH, Horne SG, Noffsinger-Frazier N., Affirming faith experiences and psychological health for Caucasian lesbian, gay, and bisexual individuals., in Journal of Counseling Psychology, vol. 52, 2005, pp. 378-388.
  66. ^ Wagner G, Serafini J, Rabkin J, Remien R, Williams J, Integration of one's religion and homosexuality: a weapon against internalized homophobia?, in J Homosex, vol. 26, n. 4, 1994, pp. 91-110, DOI:10.1300/J082v26n04_06, PMID 8006423.
  67. ^ Harris JI, Cook SW, Kashubeck-West S., Religious attitudes, internalized homophobia, and identity in gay and lesbian adults., in Journal of Gay and Lesbian Mental Health., vol. 12, 2008, pp. 205-225.
  68. ^ Gibbs JJ, Goldbach J, Religious Conflict, Sexual Identity, and Suicidal Behaviors among LGBT Young Adults., in Arch Suicide Res, 2015, DOI:10.1080/13811118.2015.1004476, PMID 25763926.
  69. ^ The ILGA-RIWI 2016 global attitudes survey on LGBTI people (PDF), pp. 5-7.
  70. ^ a b c (EN) Leggi internazionali che proibiscono la discriminazione degli omosessuali Archiviato il 9 giugno 2007 in Internet Archive. sul sito dell'Ilga
  71. ^ (EN) Hate Crimes Bill Approved Archiviato il 25 ottobre 2009 in Internet Archive. Articolo da The Huffington Post, 22 ottobre 2009
  72. ^ Intervista ad Alina Castro Archiviato il 16 maggio 2010 in Internet Archive.
  73. ^ Llovio-Menéndez, José Luis. Insider: My Hidden Life as a Revolutionary in Cuba, (New York: Bantam Books, 1988), p. 156-158, 172-174.
  74. ^ Lockwood, Lee (1967), Castro's Cuba, Cuba's Fidel. p. 124. Revised edition (October 1990) ISBN 0-8133-1086-5
  75. ^ Gian Antonio Stella, Negri Froci Giudei & Co., Rizzoli, 2009, p. 274.
  76. ^ Jacopo Iacoboni, Il mea culpa di Castro sui gay e i ricordi dei "pellegrini all'Avana" [collegamento interrotto], in La stampa.it, 2 settembre 2010. URL consultato il 25 gennaio 2012.
  77. ^ Corriere.it del 2 ottobre 2009
  78. ^ Repubblica.it del 13 ottobre 2009
  79. ^ Omofobia, per l'Europa l'Italia ha fatto un passo indietro
  80. ^ Dall'omofobia all'Onufobia, su ilmessaggero.it. URL consultato il 15 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2009).
  81. ^ La Stampa del 15 ottobre 2009, pag. 8
  82. ^ Campagna di comunicazione "Nessuna differenza", su palazzochigi.it. URL consultato il 10 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2010).
  83. ^ Affossata la legge contro l'omofobia, su ilsecoloxix.it, Il Secolo XIX, 18 maggio 2011. URL consultato il 25 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).
  84. ^ Omofobia: ecco cosa dice la legge [collegamento interrotto], su vivereinarmonia.it. URL consultato il 25 gennaio 2012.
  85. ^ Gay, stop a legge contro omofobia "Incostituzionale la norma sui gay", su repubblica.it, la Repubblica, 26 luglio 2011. URL consultato il 27 luglio 2011.
  86. ^ Luciana Goisis, Crimini d’odio, omotransfobia e discriminazioni di genere: una proposta de lege ferenda (PDF), su camera.it, p. 15. URL consultato il 4 marzo 2020 (archiviato il 4 marzo 2020).
  87. ^ Art. 604-bis c.p., su brocardi.it.
  88. ^ Omofobia, via libera della Camera alla legge Zan contro violenza e discriminazione, su Fanpage. URL consultato il 21 novembre 2020.
  89. ^ Video Chumbawamba: 'Homophobia' Live in Warwick 2008
  90. ^ appello contro il Reggae omofobico, su nonsoloreggae.noblogs.org.
  91. ^ Capleton, Sizzla, Elephant, Beenie Man Roma vi rifiuta!

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 36993 · LCCN (ENsh88006552 · BNE (ESXX548662 (data) · BNF (FRcb13570660d (data) · J9U (ENHE987007536884305171
  Portale LGBT: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di LGBT