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Anni Baobei

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Li Jie[3] (caratteri cinesi: 励婕; pinyin: Lì Jié), nota anche con lo pseudonimo di Anni Baobei (安妮宝贝) (Ningbo, 11 luglio 1974), è una scrittrice, editrice e saggista cinese[1], i cui romanzi sono stati inizialmente pubblicati online[2]. La sua prima novella pubblicata in formato cartaceo è stata Goodbye Vivian (2000)[1].

Soprannominata dai lettori e dai fan "Flower in the Dark" (fiore nell'oscurità) a causa dei temi di solitudine e isolamento dei suoi romanzi[4][5], nel 2014 ha cambiato il suo pseudonimo in Qingshan (庆山)[6].

Le sue opere sono state pubblicate anche in riviste letterarie cinesi quali Harvest, Writers ed Elle.

Diplomatasi alla scuola superiore di Ningbo nel 1992, l'allora Li Jie è entrata nel mondo del lavoro nel 1995 come impiegata nella filiale di Ningbo della Bank of China. Dopo essersi trasferita a Pechino, ha iniziato a lavorare nel campo dell'editoria prima di diventare scrittrice.

È nell'ottobre del 1998 che ha adottato lo pseudonimo Anni Baobei (Annie Baby), pubblicando la prima novella Goodbye Vivian su internet[7].

Nel gennaio del 2000 è invece avvenuto il passo verso la pubblicazione cartacea, quando la scrittrice ha pubblicato Goodbye Vivian come raccolta di novelle. La raccolta include racconti brevi come Qiyue e Anshen (dalla quale sono stati tratti diversi adattamenti cinematografici e televisivi), Nuan Nuan e Sette anni, i cui temi comuni sono la solitudine, l'isolamento e la predestinazione. Le storie esplorano l'interiorità delle protagoniste, per lo più ragazze.

Nel 2005 i temi delle opere di Anni Baobei hanno compiuto una svolta verso la maturità[8], marcata dalla pubblicazione del romanzo Lotus nel 2006, e la scrittrice è stata indetta nell'Associazione degli Scrittori Cinesi.

Dal marzo del 2011, Anni Baobei è stata scelta come caporedattrice della rivista di arte e letteratura Dafang, che tuttavia ha cessato le pubblicazioni a novembre dello stesso anno. Ad aprile dell'anno successivo, è stata scelta come parte della delegazione di scrittori cinesi che hanno partecipato alla Fiera del Libro di Londra[9], insieme al vincitore del Premio Nobel per la letteratura Mo Yan[10].

La scrittrice vive a Pechino[11] e ha una figlia, nata il 1º ottobre 2007[12].

Raccolte di novelle e saggi

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  • Goodbye Vivian (2000)
  • August Never Ends (八月未央, 2001)
  • 瞬間空白 (Temporarily blank, non accreditata, 2001)
  • 薔薇島嶼 (Rose Island, 2002)
  • 清醒紀 (Sober time, 2004)
  • 素年錦時 (2007)
  • 眠空 (Sleepless, 2013)
  • 且以永日 (2013)
  • 得未曾有 (Never have, pubblicata con il nome di Qingshan, 2014)
  • The Flower across the Bank (2001)
  • Two and Three Matters (2004)
  • Lotus (2006)
  • Padma[13] (2008)
  • Spring Banquet (2011)
  • Shamo Valley (2019)

Altre pubblicazioni

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  • Rose di Cina. Racconti di scrittrici cinesi (a cura di Maria Gottardo e Monica Morzenti, Edizioni E/O): raccolta di novelle di Bing Xin, Zhang Ailing, Wang Anyi, Tie Ning, Chi Zijian, Lin Bai, Zhang Jie, Chi Lie e Anni Baobei (2003)[14]
  • La via della scelta (選擇之道, raccolta in collaborazione con Feng Tang, Zhang Yueran, Chun Shu, Cai Jun et al) (2009)
  • Month (rivista 月, edizione speciale in collaborazione con Hansey e Run Yue) (2009)
  • Dafang (rivista letteraria cinese, editrice, dal 2011)

Adattamenti televisivi e cinematografici

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  1. ^ a b Junmian Zhang, I 15 scrittori cinesi più ricchi — #5 Annie Baby, in China Internet Information Center, 6 dicembre 2011. URL consultato l'11 aprile 2012.
  2. ^ SINOLOGIE - Letterature online: Bao Jingjing, in China Files, 24 marzo 2014. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  3. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Li" è il cognome.
  4. ^ Andrea Berrini, Pechino. Giovani lettori, in Doppiozero, 29 ottobre 2014. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  5. ^ Nicoletta Pesaro, PAGINE cinesi - Una galassia di mondi paralleli e incomunicanti, in Sottoosservazione, 22 ottobre 2009. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  6. ^ Agenzia letteraria Peony - Chi siamo, su peonyliteraryagency.com, Peony Literary Agency. URL consultato il 12 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
  7. ^ (EN) Giulia Tavoni, Grown-up Dolls: An Analysis of Professional Critics’ and Readers’ Reviews of Three Beauty Writers (Bambole cresciute: un'analisi di recensioni di critici e lettori di tre "beauty writer" cinesi), Leiden, Leiden University, giugno 2016, p. 40. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  8. ^ Chitralekha Basu e Li Sun, Dell'altro mondo, su chinadaily.com.cn, China Daily, 20 aprile 2012. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  9. ^ Bertrand Mialaret, Anni Baobei: un fiore nell'oscurità, in My Chinese Books, 30 luglio 2012. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  10. ^ Wei Sun, La Cina è al centro dei riflettori internazionali alla London Book Fair 2012, in Global Times, 17 aprile 2012. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  11. ^ Annie Baby, su creative-work.com, Creative Work.
  12. ^ (ZH) Haozhe Lin, (Intervista) Anni Baobei: sposarsi è abbastanza, in Shenzhen Qingnian (Gioventù di Shenzhen), 2008. URL consultato il 12 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2019).
  13. ^ Anni Baobei 安妮宝贝 庆山 Qingshan, in Paper Republic. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  14. ^ Cristina Carpinelli, Scrittrici contemporanee in un nuovo clima, in Noi Donne, 15 novembre 2010. URL consultato il 12 ottobre 2020.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN71710563 · ISNI (EN0000 0000 7779 9544 · LCCN (ENnr2002042299 · GND (DE1154627381 · BNF (FRcb15569850w (data) · J9U (ENHE987007317790205171